cestelli, puleggie, biglie rotanti, biglie a percussione, pendoli, yo-yo,
la colpa è mia, che mi sono alzato presto e collegato subito al forum
adesso mi devo prendere subito una bustina di Aulin per il mal di testa e ritorno a letto!
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5 o 20% è ancora davvero poco...o no?
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Il problema del rendimento e' puramente economico (intendo proprio di denaro) perche' un impianto che non si ripaga in un tempo ragionevole non e' certamente di interesse per nessuno per quanto possa recuperare energia altrimenti dispersa, in questo caso un impianto del genere sarebbe ad oggi piuttosto costoso e con una produzione bassa, bisogna attendere ancora un po' a meno di non volerselo fare per puro (costoso) sfizio.
La soluzione abbordabile ad oggi e' il generatore a trascinamento in qualunque sua forma delle quali le piu' idonee mi sembrano quella del sistema indicato da PinoFrigo o quella del generatore sull'asse del motore, rinunciando pero' ad un po' di velocita' e qui ricordo che montiamo eliche a pale abbattibili per non frenare e non penso sia opportuno aggiungere un'altra elica che frenera'.
Concordo con chi lo ha detto piu' sopra : decente parco batterie e pannelli solari (o eolico dove il vento e' piu' costantemente sostenuto che in gran parte del Mediterraneo).
Albero alare (piu' prolungato tipo catamarano) con una fila di pannelli solari stretti per tutta la lunghezza dell' albero.
Non saranno orientati sempre nel migliore dei modi ma fra tanti un certo numero di pannelli per un certo periodo di ore dara' il suo contributo.
Per la navigazione il motore elettrico potrebbe dare una spinta in piu' (vela + motore elettrico), se no ricarica le batterie.
Fra le cz..te che ho sparato e' quella migliore.
Personalmente sono affascinato dalla semplicità delle celle a combustibile...
pannelli solari + acqua= idrogeno...!!! Il sole e l'acqua in barca non mancano mai.... qual'è il problema che ne frena la diffusione...???
Perche' devo perdere energia per ritrasformare l'idrogeno in corrente ? uso i pannelli solari direttamente !!
Inoltre, nonostante il fascino, avere a bordo una bella bomba non mi piacerebbe : ricordo il botto del famoso Shuttle che avvenne proprio per una perdita di idrogeno (e ossigeno, ma l'aria ne fornisce abbastanza).
Le celle a combustibile non sono comunque cosi' 'semplici' come sembra e si racconta, richiedono un complesso sistema di sicurezza per gestirle senza problemi, devono ancora maturare anche loro e costano uno sproposito.
Citazione:PinoFrigo ha scritto:
Questa secondo me una soluzione degna di nota, alte rese e bassi attriti (stando a quanto leggo), solo non ho ancora trovato quanto diamine costi!!! Mumble mumble!!! http://www.wattandsea.com/en
Nel sito a dx c'è il prezzo consigliato... oltre 4.000 euro + circa 2.000 di accessori se ho capito giusto...
A me sembra una pazzia...!!!
In fin dei conti l'idea è quella del generatore a trascinamento fissato su un gambo girevole x 180° in verticale...!!!
Anche volendo supporre la costruzione con il meglio del meglio dei materiali... tutto l'insieme non supera i 500 euro di costi...!!!
Quasi quasi, comincio a raccogliere qualche idea per autocostruircelo e poi magari anche commercializzarlo a prezzi un po' più cristiani...
Voi che ne dite...???
Citazione:andros ha scritto:
Proviamo ad immaginare il rollio e prendiamoimmaginiamo un ritmo.
immaginiamo una biglia di metallo in un tubo.
ai lati del tubo un pizolelettrico ipotetico.
la sfera ha un'inerzia.(un corpo tende a rimanere dov'è -achimede-)
più è grossa la sfera e più è lenta a partire.
più piccola e più veloce è la partenza.
la potenza dell'urto sul pizoelettrico è direttamente proporzionale
al peso della sfera e la velocità acquistata.
ritorniamo al rollio ,immaginate un ritmo e immaginate la sfera che và (dovrebbe)
a dx e a sx cerso i pizo.
nei rollii violenti probabilmente la sfera non arrivarà mai ai pizo
in quelli lenti forse ma con una massa tale che non produrrà quasi niente.
sarebbe interessante un esperimento.
ma poi un pizo quanta 'scossa' produce?
oppure un piano fulcrato su una dinamoalternatoreproduttore di corrente alternativo.
sopra il piano scorre la famosa biglia.
il piano si muove mosso dal peso.
a differenza del pizo non è necessario che arrivi a fine corsa.
traformare il moto alternativo orizzontale in alternativo verticale e
o rotatorio che possa eccitare un campo magnetico e produrre corrente.(ma quanta?)
Già fatto.
C'era una volta un vicino di pontile rompiballe, villano e irragionevole: la disperazione del marina.
In occasione di una sua sosta in cantiere per la carena, ricevette una misteriosa visita a bordo nottetempo, nel corso della quale, ignote mani guidate dalla dea Nemesi, scostando leggermente il rivestimento del controstampo della tuga, all'altezza delle lande, introdussero due biglie di vetro (quelle comunissime dei bambini), rimettendo poi tutto a posto com'era.
Nessuno seppe mai più recuperare le due biglie, perché nessuno (tranne i pochi esoterici, muti per giuramento) seppe mai la causa del rumore, non forte, ma continuo e snervante.
Pare fosse stato fatto intervenire anche un esorcista, ma non saprei dire, la favola si sovrappose presto alla leggenda.
Notizie di terza mano riferiscono che il simpatico signore impazzisca ancora oggi, non essendosi abituato a quel fruuum, friccc, bum, tin, che animano la sua barca e la fanno vibrare di musiche psichedeliche ad ogni fremere di onda.
Ecco perché credo si possano chiedere al tipo lumi sull'utilizzo delle sfere per la produzione di energia....nervosa di sicuro, elettrica non saprei.
Citazione:Hazmat ha scritto:
Citazione:AlessandroKirie ha scritto:
se andiamo ad analizzare, forze in gioco ce ne sono davvero tante.
Ma in particolare, penso al moto ondoso quando la barca è ferma all'ancora.
Ipotizzo: zavorra sul fondo, contenente una specie di dinamo azionata da una sagola con molla di ritorno, collegata alla barca, nel punto di maggiore oscillazione.
probabilmente, il gioco non vale la candela... giusto per speculare..
esatto, pura speculazione...ma molto interessante! la tensione della linea d'ancoraggio per esempio...
O un generatore che crea corrente dallo scorrere dell'acqua sullo scafo, a mo di piccola turbina...!
C'è già.
Si tratta di un generatore a elica trascinata.
La questione è se basti la forza della corrente (quella dell'acqua che scorre) all'ancora, a produrre un'apprezzabile quantità di corrente (elettrica), tale da giustificare l'applicazione: certo potrebbe sembrare tutto grasso che cola, ma l'oggetto costa parecchio.
Citazione:Hazmat ha scritto:
Citazione:IanSolo ha scritto:
Il problema ha due facce : il costo e la fattibilita'.
Nel costo va incluso anche quanto perdiamo nella funzionalita' del sistema su cui applichiamo il generatore, tanto per fare un esempio per la nautica esistono da tanto tempo generatori elettrici a 'trascinamento' (in pratica degli alternatori che vengono azionati da un'elica immersa nell'acqua, si tratta di un'opzione offerta anche assieme ad alcuni generatori eolici) ma come conciliamo la perdita di velocita' che questi inducono (l'energia non si crea, da qualche parte deve provenire e li verra' a mancare) con il fatto che montiamo addirittura eliche a pale abbattibili per non frenare ?
Fattibilita' e' un altro grosso problema, le energie alternative non sono solitamente 'concentrate' (ovvero ad alta 'forza') e richiedono sistemi piuttosto ingombranti aggravati dal fatto che (ad oggi) i rendimenti di trasformazione sono ancora troppo bassi.
Molta gente ci sta gia' studiando ma e' piuttosto difficile trovare una soluzione soddisfacente (c'e' pure qualcuno che non vuole impianti eolici o solari perche' 'sono brutti' !).
se ho capito quindi il problema è attualmente una questione di scarso rendimento a fronte di inconvenienti quali costo, ingombro e perdita di velocità... ma c'è comunque la potenzialità per uno sviluppo futuro..
Ma mi pongo una domanda... no è possibile sfruttare la pressione esercitata dall'albero sulla coperta per azionare una sorta di 'bilancia' che produca energia? è chiaro che non penso ad una barca da regata..
Presupporrebbe che l'albero avesse dei movimenti verticali, che se pur minimi, subito lo tirerebbero giù.
Forse una piastra piezoelettrica, ma se il padiglione è correttamente tensionato, credo che sia sempre schiacciata, quindi 'ferma'.
Gourmet, la fattibilita' e' dimostrata dai prodotti commerciali, si tratta quindi proprio di trovare le risorse (non economiche perche' per la sperimentazione sono minime) operative necessarie dove vedo che la maggiore criticita' sia per le parti meccaniche.
Propongo anche (una volta trovato qualche partecipante in piu') di avviare un'altra discussione per non limitare l'apertura degli argomenti di questa spingendola a trattare prevalentemente un solo progetto.
E tre ! Chi fa il 'capocommessa' ? (io non ne avrei il tempo).
Un'ipotesi e' che spetti a chi ha lanciato l'idea ...
io offro il mio Piviere per sperimentazioni...
Hazmat, la criticita' e' sulle parti meccaniche intendendo che servono un attrezzista e un'officina : la barca si trova... ;-)
(va bene anche la tua se ti impegni a rilevare i dati con puntualita')
mi piacerebbe, ma temo di esser troppo lontano, e non penso sia conveniente per il fine ultimo
@gourmet:
Ero poi riuscito a trovare il prezzo...in effetti bastava guardare come dicevi tu! Ovvio..il prezzo è una pazzia..e la tua idea di costruirselo mi intrippa assai, anche perchè, di fatto, loro hanno ridotto gli attriti puntando molto sullo snodo che tiene su l'accrocchio!! Bisogna però tenere conto delle analisi fluidodinamiche che han fatto per partorire sta roba!
@ Hazmat:
L'idea di partire da un motore elettrico e invertirne il processo è mitica e semplice! Io in quel posto ai francesi glielo vorrei proprio mettere! E che diamine! Sarà mica impossibile?