06-02-2012, 02:11
06-02-2012, 07:35
Citazione:Rurik ha scritto:
Infatti, quello che non si riesce a far capire, a chi non lavora su di una barca in legno, è che la Guzzi del 29, oggi viene riverniciata anche con la Poliuretanica e questo non costituisce reato. In primo luogo la resina epossidica è stata scoperta nel 1936: oggi ha quindi superato la settantina. NON VIENE USATA PER I COMENTI. Si utilizza per impregnare il legno e la poliuretanica per proteggerlo. La sua formulazione è stata migliorata negli anni. A detta dei Mastri d'ascia in vita, la pece non è più quella di una volta. Comunque Minio e Gelcoat hanno la stessa funzione; isolare dall'acqua. L'antivegetativa non c'era nel 1929: con quella come la mettiamo?
Giorgio è già dura prendere la decisione di salvare una barca in legno dal macero con tutte spinte al moderno alle quali la società ci condiziona. Se poi si critica inutilmente un armatore che stà cominciando o magari non ha ancora deciso di armare un legno, perché non andare in giro col fiammifero!
Al momento so di tre barche in legno delle quali è probabile la demolizione; esempi di carpenteria che non rientrano nei canoni della nostra fottuta società del omologazione che ha dimenticato il bello della diversità. Non diamo ragione a Moretti che sentenzia alla risposta non conosco la Sachertorte: Facciamoci del male!
Grazie Rurik, non sapevo alcune cose che hai scritto. Condivido la tua difesa appassionata di un restauro senza prevenzioni verso i materiali ' moderni' che poi tanto moderni non sono.
06-02-2012, 12:44
la tengo in un piazzale vicino a Firenze, in modo che mi torni pratico lavorarci
06-02-2012, 15:24
Credo che se i maestri d'ascia che costruivano le prime barche che andavano a prendere il the nelle indie avessero avuto a disposizione i prodotti oggi in commercio, avrebbero avuto vita molto più facile nel costruire clipper o cutter di 30 metri...uno dei tanti esempi?
Questo è mica un cantiere da niente http://www.montisolabarche.it/la_nostra_azienda.htm, e guarda caso usa Westsystem e simili per incollare e proteggere il fasciame.
Cos'è Giorgio forse al cantiere Montisola non capiscono un pifferino??
Con simpatia alla tua grande conoscenza...
Bob.
Questo è mica un cantiere da niente http://www.montisolabarche.it/la_nostra_azienda.htm, e guarda caso usa Westsystem e simili per incollare e proteggere il fasciame.
Cos'è Giorgio forse al cantiere Montisola non capiscono un pifferino??
Con simpatia alla tua grande conoscenza...
Bob.
06-02-2012, 20:36
Citazione:Rurik ha scritto:
Infatti, quello che non si riesce a far capire, a chi non lavora su di una barca in legno, è che la Guzzi del 29, oggi viene riverniciata anche con la Poliuretanica e questo non costituisce reato. In primo luogo la resina epossidica è stata scoperta nel 1936: oggi ha quindi superato la settantina. NON VIENE USATA PER I COMENTI. Si utilizza per impregnare il legno e la poliuretanica per proteggerlo. La sua formulazione è stata migliorata negli anni. A detta dei Mastri d'ascia in vita, la pece non è più quella di una volta. Comunque Minio e Gelcoat hanno la stessa funzione; isolare dall'acqua. L'antivegetativa non c'era nel 1929: con quella come la mettiamo?
Giorgio è già dura prendere la decisione di salvare una barca in legno dal macero con tutte spinte al moderno alle quali la società ci condiziona. Se poi si critica inutilmente un armatore che stà cominciando o magari non ha ancora deciso di armare un legno, perché non andare in giro col fiammifero!
Al momento so di tre barche in legno delle quali è probabile la demolizione; esempi di carpenteria che non rientrano nei canoni della nostra fottuta società del omologazione che ha dimenticato il bello della diversità. Non diamo ragione a Moretti che sentenzia alla risposta non conosco la Sachertorte: Facciamoci del male!
Sono anni che cerco di far capire quanto sopra ai miei interlocutori.
Finalmente e meno male vedo che ci sono altre persone che la pensano come me!!!
06-02-2012, 20:39
Per quanto riguarda le alberature, io al tuo posto (ovviamente se hai la necessaria manualità) le rifarei ex novo.
06-02-2012, 21:14
Stefano, complimenti vivissimi per gli splendidi capolavori che hai fatto e che ho visto sul tuo blog....per caso li vendi?
06-02-2012, 23:14
Citazione:velista77 ha scritto:Ottima scelta; è il problema maggiore se si lavora in proprio sulla barca. La distanza! Il cantiere del Sicumera, la barca che sto costruendo, è a soli 70km da Milano ma se fosse stato a 10 minuti sarebbe in acqua da un paio d'anni. Invidio pure un amico che i lavori li ha fatti vivendo sulla barca: occupandosi solo di lei!
la tengo in un piazzale vicino a Firenze, in modo che mi torni pratico lavorarci
Rammento spesso l'andante: I will not live waiting to be retired!
... ma mi sa che mi toccherà
07-02-2012, 01:25
guarda, sono felice non solo del fatto che l'ho vicino a casa, ma anche che è un 'rimessaggio' dotato di gru e gestito da personale qualificato e competente sulle ristrutturazioni delle barche ( li tempesterò di domande! ahahahahahah)
se a qualcuno interessa si chiama CENTER MARINE
e valutando un pò tutti i servizi devo dire che mi trattano bene per il rimessaggio
se a qualcuno interessa si chiama CENTER MARINE
e valutando un pò tutti i servizi devo dire che mi trattano bene per il rimessaggio
08-02-2012, 05:38
Citazione:Rurik ha scritto:Dunque non vorrei esere frainteso eh....vedo di chiarie:
Infatti, quello che non si riesce a far capire, a chi non lavora su di una barca in legno, è che la Guzzi del 29, oggi viene riverniciata anche con la Poliuretanica e questo non costituisce reato. In primo luogo la resina epossidica è stata scoperta nel 1936: oggi ha quindi superato la settantina. NON VIENE USATA PER I COMENTI. Si utilizza per impregnare il legno e la poliuretanica per proteggerlo. La sua formulazione è stata migliorata negli anni. A detta dei Mastri d'ascia in vita, la pece non è più quella di una volta. Comunque Minio e Gelcoat hanno la stessa funzione; isolare dall'acqua. L'antivegetativa non c'era nel 1929: con quella come la mettiamo?
Giorgio è già dura prendere la decisione di salvare una barca in legno dal macero con tutte spinte al moderno alle quali la società ci condiziona. Se poi si critica inutilmente un armatore che stà cominciando o magari non ha ancora deciso di armare un legno, perché non andare in giro col fiammifero!
Al momento so di tre barche in legno delle quali è probabile la demolizione; esempi di carpenteria che non rientrano nei canoni della nostra fottuta società del omologazione che ha dimenticato il bello della diversità. Non diamo ragione a Moretti che sentenzia alla risposta non conosco la Sachertorte: Facciamoci del male!
prova a chiedere una targa ASI per una Guzzi 14 del 29 verniciata a poliuretanica poi ne parliamo....quelle verdi eh dico....dove il colore era quello delle macchine utensili....si si vacci verniciato a poliuretanica.
detto cio io non voglio mica impedire a nessuno di fare certe cose....se uno ha denaro....tempo....voglia....tutto si puo' fare.
Ho semlicemente espresso un mio parere.Nulla di piu'.
09-02-2012, 15:31
Giorgio,
sicuramente tu hai esperienza da vendere mentre io sono qui proprio perchè sono cosciente di non avere le vostre conoscienze, ma mi sento anche in dovere di far notare che dove leggo i tuoi commenti, qualsiasi sia l'argomento, hai sempre una vena polemica che, se in linea di massima deve essere accettata, raramente è costruttiva ( la tua!).
Gentilmente metti a disposizione la tua conoscenza e professionalità con chi, come me, ci capisce poco, anzichè optare per la gogna pubblica, che svilisce e mette in dubbio la tua professionalità.
in fondo, se siamo qui a parlarne, vuol dire che quantomeno abbiamo una passione in comune, e sempre quantomeno ci poniamo delle domande...o no?
BV
velista77
sicuramente tu hai esperienza da vendere mentre io sono qui proprio perchè sono cosciente di non avere le vostre conoscienze, ma mi sento anche in dovere di far notare che dove leggo i tuoi commenti, qualsiasi sia l'argomento, hai sempre una vena polemica che, se in linea di massima deve essere accettata, raramente è costruttiva ( la tua!).
Gentilmente metti a disposizione la tua conoscenza e professionalità con chi, come me, ci capisce poco, anzichè optare per la gogna pubblica, che svilisce e mette in dubbio la tua professionalità.
in fondo, se siamo qui a parlarne, vuol dire che quantomeno abbiamo una passione in comune, e sempre quantomeno ci poniamo delle domande...o no?
BV
velista77
09-02-2012, 22:06
Vedi hai usato un termine corretto che e'Passione....le passioni sono costose....io sono un tipo molto pratico.....costano le giovani fanciulle....costano i motori....costano le auto...ma sopratutto costano e tanto.... se.. ci si butta in una passione RESTAURO....bhe tale deve essere.
E invece no...la passione restauro non e' una passione....ma un modo di dire.Uno prende una barca abbandonata da qualche parte dove qualcuno preso dalla passione si e' accorto che restaurare e' un'operazione difficilissima e costosissima e quindi passa la mano.
poi arriva qalcun'altro e ci cade dentro....in questo caso tu.
Ora se parliamo di dare una mano di vernice...bhe va bene qualunque cosa anche lo smalto delle finestre.....ma....se parliamo di restauro allora la prima cosa da fare e':
studiare il progettista
conoscere le tecniche progettuale
conoscere le tecniche costruttive
che non e' detto collimino...Fife faceva barche con ordinate in metallo e fasciame in legno...come sul Bonafide per esempio...ma non tutti costruttori accettavano questa sua conoscenza e facevano le ordinate in legno...e' solo un esempio.
Capire i materiali usati....cercarli
ossia il restauro e' la ricostruzione secondo gli schemi progettuali e nel loro rispetto
non esiste che uno rifaccia la tuga secondo il desiderio di avere una migliore vivibilita'...questo e' stravolgimento di quel progetto....non restauro
se fai la tuga e la copri di vetro impreganto epoxi non e' restauro...e' stravolgimento....devi farla coperta con i teli di cotone e poi sopra per impermeabilizzare minio e smalti
la famosa Copale...non sara' poliuretanica ma....si va da un restauratore di mobili d'epoca.....uno serio non uno che li rovina e si discute di come si fa la copale
Se un pezzo e' di ottone si fa rifare di ottone non si mette in inox.
Ora quando sento parlare di restauro personalmente mi vengono in mente Orion da Valdettaro....oppure un classe J.....mi vengono in mente Beconcini....
Ecco perche' posso sembrare polemico....voi parlate di restauro perche' avete trovato un ...passami il termine eh non fraintendere....'cadavere'....abbandonato da qualche parte che per qualche strano motivo ha sollecitato i tuoi interessi.
Come vedi nessuna polemica semplicemente chiarezza sul termine RESTAURO.
Il RESTAURO E'UNA PASSIONE NON COSTOSA MA ....COSTOSISSIMA.
Senti spero di avere chiarito....noi non ci conosciamo ma credo che se chiedi a chi mi conosce di sicuro di suggerire qualche kazzata....mai tirato indietro.
Poi son polemico??????Ebbene si.....me lo dice anche mia moglie...ahhahahhahah
E invece no...la passione restauro non e' una passione....ma un modo di dire.Uno prende una barca abbandonata da qualche parte dove qualcuno preso dalla passione si e' accorto che restaurare e' un'operazione difficilissima e costosissima e quindi passa la mano.
poi arriva qalcun'altro e ci cade dentro....in questo caso tu.
Ora se parliamo di dare una mano di vernice...bhe va bene qualunque cosa anche lo smalto delle finestre.....ma....se parliamo di restauro allora la prima cosa da fare e':
studiare il progettista
conoscere le tecniche progettuale
conoscere le tecniche costruttive
che non e' detto collimino...Fife faceva barche con ordinate in metallo e fasciame in legno...come sul Bonafide per esempio...ma non tutti costruttori accettavano questa sua conoscenza e facevano le ordinate in legno...e' solo un esempio.
Capire i materiali usati....cercarli
ossia il restauro e' la ricostruzione secondo gli schemi progettuali e nel loro rispetto
non esiste che uno rifaccia la tuga secondo il desiderio di avere una migliore vivibilita'...questo e' stravolgimento di quel progetto....non restauro
se fai la tuga e la copri di vetro impreganto epoxi non e' restauro...e' stravolgimento....devi farla coperta con i teli di cotone e poi sopra per impermeabilizzare minio e smalti
la famosa Copale...non sara' poliuretanica ma....si va da un restauratore di mobili d'epoca.....uno serio non uno che li rovina e si discute di come si fa la copale
Se un pezzo e' di ottone si fa rifare di ottone non si mette in inox.
Ora quando sento parlare di restauro personalmente mi vengono in mente Orion da Valdettaro....oppure un classe J.....mi vengono in mente Beconcini....
Ecco perche' posso sembrare polemico....voi parlate di restauro perche' avete trovato un ...passami il termine eh non fraintendere....'cadavere'....abbandonato da qualche parte che per qualche strano motivo ha sollecitato i tuoi interessi.
Come vedi nessuna polemica semplicemente chiarezza sul termine RESTAURO.
Il RESTAURO E'UNA PASSIONE NON COSTOSA MA ....COSTOSISSIMA.
Senti spero di avere chiarito....noi non ci conosciamo ma credo che se chiedi a chi mi conosce di sicuro di suggerire qualche kazzata....mai tirato indietro.
Poi son polemico??????Ebbene si.....me lo dice anche mia moglie...ahhahahhahah
09-02-2012, 22:12
Giorgio ....sei forte!
09-02-2012, 22:17
Anche se in questo caso non si tratta di restauro ma per quello che ho capito si tratta di completare una barca mai finita....
In effetti anche nella edilizia esistono 2 tipi di recupero.....quello filologico che si attiene rigorosamente ai criteri di Giorgio ed è giusto farlo quando ci si appresta a restaurare un manufatto di valore storico o progettuale.....poi esiste il restauro personalizzato che tende a miscelare, in genere , due epoche, quella di costruzione e quella di restauro, questo secondo restauro dà ovviamente + vantaggi a chi poi deve usufruire del bene perchè introduce in un oggetto di vecchio stampo, le tecnologie dell'epoca attuale.....in genere si fa volentieri su oggetti belli ma di scarso valore intrinseco.
In effetti anche nella edilizia esistono 2 tipi di recupero.....quello filologico che si attiene rigorosamente ai criteri di Giorgio ed è giusto farlo quando ci si appresta a restaurare un manufatto di valore storico o progettuale.....poi esiste il restauro personalizzato che tende a miscelare, in genere , due epoche, quella di costruzione e quella di restauro, questo secondo restauro dà ovviamente + vantaggi a chi poi deve usufruire del bene perchè introduce in un oggetto di vecchio stampo, le tecnologie dell'epoca attuale.....in genere si fa volentieri su oggetti belli ma di scarso valore intrinseco.
09-02-2012, 22:23
Ciò nonostante non esiste una regola alla quale attenersi ma esistono solo le scuole di pensiero.....ed esiste il buon gusto che può essere riconosciuto da chi è sensibile....
A Urbino L'architetto De Carlo (uno dei massimi esponenti) restaurò una rampa elicoidale del palazzo Ducale e dal momento che questa rampa era scomparsa nei secoli anzichè ricostruirla con i materiali dell'epoca, la rifece con gradoni di cemento armato.....seguento il disegno originale ma con tutt'altro materiale.....questo modo di fare.....in molti restauri è applicato e approvato perchè ha il significato di rendere evidenti 'le ricostruzioni postume'
A Urbino L'architetto De Carlo (uno dei massimi esponenti) restaurò una rampa elicoidale del palazzo Ducale e dal momento che questa rampa era scomparsa nei secoli anzichè ricostruirla con i materiali dell'epoca, la rifece con gradoni di cemento armato.....seguento il disegno originale ma con tutt'altro materiale.....questo modo di fare.....in molti restauri è applicato e approvato perchè ha il significato di rendere evidenti 'le ricostruzioni postume'
09-02-2012, 22:30
Quindi dal momento che non stiamo parlando di una barca di nobili origini ma di una bello scafo d'epoca da completare......secondo me dovresti completarlo nel modo estetico + vicno all'originale ma con materiali + pratici e duraturi come quelli che esistono oggi....è la soluzione vincente anche perchè poi alla fine la barca è bella se te la godi.....ma se devi passare tutte le estati a fare manutenzioni e, se devi avere attrezzature d'epoca che ti fanno affaticare,... .è facile che ti passi presto la voglia di usarla.
09-02-2012, 23:54
io non sono molto daccordo nel caso di questa barca, se ho per le mani un Fife originale, ha senso sia dal punto di vista storico, che dal punto di vista economico (valore del manufatto), fare un restauro come dice giorgio, cercando di riprodurre tutto ciò che è andato perso, salvare il salvabile.... ma questa barca è una riproduzione, a mio avviso senza alcun valore aggiunto dato dal progettista e dal cantiere (correggetemi se ho frainteso ciò che era scritto nella descrizione) ma mi sembra, dalle poche foto ben fatta e soprattutto sana, non è uno scafo marcio...
quindi io ti consiglio di fare le cose secondo il tuo senso estetico, le tue necessità, e le tue possibilità economiche...
quindi io ti consiglio di fare le cose secondo il tuo senso estetico, le tue necessità, e le tue possibilità economiche...
10-02-2012, 00:01
Citazione:Giorgio ha scritto:Non sono assolutamente daccordo con te! Il restauro è laborioso e per quelli che ho fatto PERSONALMENTE per nulla costoso.
...Il RESTAURO E'UNA PASSIONE NON COSTOSA MA .....COSTOSISSIMA.
Daltronde il motto che campeggia sul Amerigo Vespucci è:
'Non chi comincia, ma quel che persevera'
10-02-2012, 00:08
poi se seguamo la teoria giorgio: qualcuno inizia a ristrutturare poi si stanca e regala via, poi arriva un altro che fa lo stesso e regala via..... l'ultimo che arriva deve fare veramente poco ed ha finito, per cui velista quando ti stanchi chiamami che ti 'sgombero tutto a gratisss
10-02-2012, 00:42
ahahahahahaah! non credo che mi stancherò a breve Federico, ma ti terrò in considerazione!
Io personalmente, da tecnico edile quale sono, mi sono mosso su due percorsi ben precisi per cominciare questo cammino:
Il primo è stato la ricerca delle tecniche marinaresche relative ai lavori che mi sono saltati all'occhio.
Il secondo è stato la ricerca dei materiali necessari NON nel settore nautico, ma con identiche caratteristiche tecnico-meccaniche.
Il risultato è stato che, per chiudere la tuga, allestire gli interni, e fare la predisposizione degli impianti idrici e idraulici, ho stimato mediante computo metrico una spesa ridotta del 70% rispetto che se usassi prodotti specifici per la nautica.
Tengo soprattutto a ribadire che le schede tecniche sono pressochè identiche. Voglio semplificarmi la vita ma non 'tirare via'.
per quanto riguarda il 'sistema' di ristrutturazione che intendo adottare bè, anche se il mio lato romantico vede nelle parole di Giorgio un non so che di corretto e di classe, ho intenzione di adottare e utilizzare tutti quei prodotti che la rendano LA MIA BARCA, nessuna copia, nessuna similitudine, ma solo la stessa base di partenza dell'Islander di Harry Pidgeon.
Sul fatto che sono l'allocco che è cascato nella favola del restauro facile rispondo, probabile; ma ho ristrutturato moto d'epoca ricostruendo al tornio pezzi non più reperibili in commercio, ho costruito dal niente una baita su due piani, e credetemi, in tutti questi lavori ci sono stati intoppi, dubbi, problemi, ma è stata proprio la passione sempre a portarmi a compimento dell'opera, e conto che mi ci porti anche stavolta
ps: le mogli dicono a tutti i mariti che son polemici, non ti badar di loro, ma di chi te lo dice e nemmeno ti conosce!ahahaha
Io personalmente, da tecnico edile quale sono, mi sono mosso su due percorsi ben precisi per cominciare questo cammino:
Il primo è stato la ricerca delle tecniche marinaresche relative ai lavori che mi sono saltati all'occhio.
Il secondo è stato la ricerca dei materiali necessari NON nel settore nautico, ma con identiche caratteristiche tecnico-meccaniche.
Il risultato è stato che, per chiudere la tuga, allestire gli interni, e fare la predisposizione degli impianti idrici e idraulici, ho stimato mediante computo metrico una spesa ridotta del 70% rispetto che se usassi prodotti specifici per la nautica.
Tengo soprattutto a ribadire che le schede tecniche sono pressochè identiche. Voglio semplificarmi la vita ma non 'tirare via'.
per quanto riguarda il 'sistema' di ristrutturazione che intendo adottare bè, anche se il mio lato romantico vede nelle parole di Giorgio un non so che di corretto e di classe, ho intenzione di adottare e utilizzare tutti quei prodotti che la rendano LA MIA BARCA, nessuna copia, nessuna similitudine, ma solo la stessa base di partenza dell'Islander di Harry Pidgeon.
Sul fatto che sono l'allocco che è cascato nella favola del restauro facile rispondo, probabile; ma ho ristrutturato moto d'epoca ricostruendo al tornio pezzi non più reperibili in commercio, ho costruito dal niente una baita su due piani, e credetemi, in tutti questi lavori ci sono stati intoppi, dubbi, problemi, ma è stata proprio la passione sempre a portarmi a compimento dell'opera, e conto che mi ci porti anche stavolta
ps: le mogli dicono a tutti i mariti che son polemici, non ti badar di loro, ma di chi te lo dice e nemmeno ti conosce!ahahaha