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Versione completa: ristrutturare islander 34
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Citazione:Rurik ha scritto:
Citazione:Giorgio ha scritto:
...Il RESTAURO E'UNA PASSIONE NON COSTOSA MA .....COSTOSISSIMA.
Non sono assolutamente daccordo con te! Il restauro è laborioso e per quelli che ho fatto PERSONALMENTE per nulla costoso.
Daltronde il motto che campeggia sul Amerigo Vespucci è:
'Non chi comincia, ma quel che persevera'
Ma dipende....certo se lo fai personalmente.....certo che quelle migliaia di ore perse in barca....invece che in mare....certo.Per nulla costoso???????Non e' un restauro e' un aggiustaggio.
Forse il problema sta nel termine di Restauro....il restauro e' una cosa...scartavetrare del legno macio un'altra.Ma forse abbiamo delle idee troppo diverse sul termine.Big Grin
Citazione:federico_lisa ha scritto:
poi se seguamo la teoria giorgio: qualcuno inizia a ristrutturare poi si stanca e regala via, poi arriva un altro che fa lo stesso e regala via..... l'ultimo che arriva deve fare veramente poco ed ha finito, WinkWink per cui velista quando ti stanchi chiamami che ti 'sgombero tutto a gratisss
Questa mi pare una buona idea...hai tirato su il succo della cosaBig GrinBig Grin
Citazione:Messaggio di velista77
buongiorno a tutti. Mi sto addentrando nella ristrutturazione e per alcune parti di costruzione, di un islander 34, quello con cui Harry Pidgeon fece due giri del mondo nel 1936.

SEI UN GRANDE !!!

avevo proposto di prenderla in 'cordata' e portarla nel piazzale dove ho rifatto la mia, ma poi il progetto e' andato sfumando..
bellissima barca, davvero !!

se hai bisogno di qualche suggerimento ti consiglio di contattare il Cantiere Checchi a Massarosa,li conosco benissimo e sono specializzati nel ripristino di gioielli in legno,garantisco per loro.
Citazione:Giorgio ha scritto:
Citazione:Rurik ha scritto:
Citazione:Giorgio ha scritto:
...Il RESTAURO E'UNA PASSIONE NON COSTOSA MA .....COSTOSISSIMA.
Non sono assolutamente daccordo con te! Il restauro è laborioso e per quelli che ho fatto PERSONALMENTE per nulla costoso.
Daltronde il motto che campeggia sul Amerigo Vespucci è:
'Non chi comincia, ma quel che persevera'
Ma dipende....certo se lo fai personalmente.....certo che quelle migliaia di ore perse in barca....invece che in mare....certo.Per nulla costoso???????Non e' un restauro e' un aggiustaggio.
Forse il problema sta nel termine di Restauro....il restauro e' una cosa...scartavetrare del legno macio un'altra.Ma forse abbiamo delle idee troppo diverse sul termine.Big Grin
Forse Giorgio, e con questa chiudo il discorso, dipende dal poco rispetto che hai tu degli altri. Hai continuato a dire che 'gli altri' non sanno cos'è un RESTAURO, aggiustano e carteggiano tavole marcie mentre sei depositario del sapere! Le idee sono soggettive, i risultati sono riscontri.

Citazione:velista77 ha scritto: ... Tengo soprattutto a ribadire che le schede tecniche sono pressochè identiche.

Chiedo scusa ad Alessio se abbiamo stravolto la sua discussione e spero si riesca ad dare quel contributo che ti spetta per il lavoro che ti appresti a fare.
Ho parlato con diversi Mastri d'ascia che hanno provato prodotti con schede tecniche 'simili': se scegli prodotti o materiali simili cerca riscontri da chi li ha usati sulle barche. E' solo perché, fatti lavori massacranti o terminati ripristini perniciosi, spiace vederlo deteriorarsi. Ho visto barche trattate a Giugno dal cantiere che a Novembre devono rifare carena. Coperte trattate con prodotti simili che si sono sollevate alla prima pioggia. Comunque fatti sentire che qualcuno proporrà esperienze e riscontri.
rieccomi. Adesso sto entrando nel vivo dei lavori, e come priorità mi sono dato la 'CHIUSURA DELLA TUGA'.

ecco alcune foto



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accetto volentierissimamente consigli sul materiale da utilizzare. Io personalmente avevo pensato al compensato marino di 4mm per la tuga e al massello per i gavoni e passauomo che ho già iniziato a costruire.

BV a tutti
ecco le foto di un passauomo e di un gavone del pozzetto in costruzione con il legno massello:



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NOTARE LA NEVE SULLO SFONDO! era -2,5°C e avevo perso la sensibilità ai piedi e alle mani Big Grin
La tecnica costruttiva è un po inusuale: nella carpentera si tende a non lasciare esposta la testa della tavola bordando con listelli. Dalla testa il legno è predisposto ad assorbire la linfa e fa la stessa cosa con l'acqua. Puoi anche 'giocare' con le essenze bordando con un legno scuro che fa da cornice. Mi sembra di vedere un po di nodi; l'ideale sare rimuovere i più grossi e sostituirli con tasselli di legno. Il nodo è un altro punto debole: nel tempo tende a muoversi ed a creare fessure. Se sostituito prima di impregnare non comporta + inconvegnenti.

Per il coperchio del gavone devi prevedere rinforzi dove applicherai le cerniere. Non vedo bene se è previsto un gocciolatoio in alto nella struttura della coperta per deviare l'acqua evitando che entri nel gavone. Valuta la necessità di fare una battuta tra coperchio del gavone e cornice per fare in modo che l'acqua possa scorre di fianco. E' meglio dare 'una via' al acqua invece di puntare alla tenuta perché nel tempo qualsiasi guarnizione tende a indebolirsi.

Cosa intendi per 4mm sulla tuga? Tre strati da 4mm o uno solo? Oppure potresti dogare la tuga come la coperta, almeno a me piace molto. Anche sulla tuga, che tu dovessi usare compensato o doghe, va prevista una 'cornice' in massello. In genere per i legni a vista si usa il mogano. Sulla tuga dovrai montare un tienti bene! Comincia a tenerne conto prevedendo dei rinforzi della struttura. Io ne ho uno esterno ed uno speculare interno. Alle volte ci si dimentica; anche nel quadrato serve avere dei punti dove tenersi durante la navigazione.

Per il freddo, ci tocca: ho dovuto attrezzare una stanza di casa per trattare i boccaporti, la scaletta e le paratie che avevano bisogno di essere riprese. Comunque tutto fatica ad asciugare. Sto cercando un posto dove alare il RURIK per trattare tutti i legni: mi e ti auguro che il clima sia clemente a Marzo.

PS: non hai niente di meglio da fare alle 6 del mattino Big Grin
Rurik apprezzo tantissimo i tuoi validi consigli e mi metto subito all'opera per metterli in atto.

ps: io mi alzo sempre tutte le mattine alle 5420...oramai è un abitudine Smile

pps: ho visto il video del rurik su youtube.....complimenti davvero: è belissimo!

Buon vento

Alessio
ciao velista ho visto le foto del lavoro che stai facendo.... complimenti,
anche io ho acquistato una barca in legno e ci sto lavorando, e dura ma piacevole, complimenti ancora, se posti altre foto prendo qualche spunto Big Grin
ciao alla prossima.
Tornando al discorso del legno ricoperto di vetroresina, anche se Giorgio è un bastian contrario per scelta religiosa, devo dire che non ha tutti i torti.
A volte si sceglie questa via, perchè sarebbe oneroso affrontare un restauro a doc, sia perchè richiede anche una certa dose di abilità, sia perchè richiede tante ore di lavoro, e allora pur di recuperare la barca si sceglie di impataccarla di vetroresina, ci puo stare...
ma che sia la salute del legno, questo no, mi dispiace!
Il legno è legno, è un matreiale vivo, deve muoversi e respirare, e quando marcisce deve poter essere sostituito facilmente...provate a sostituire una tavola marcita sotto mezzo centimetro di vetroresina!
Inoltre, si è visto e appurato che l'acqua trova comunque il modo di infiltrarsi anche sotto la resina, percui alla lunga i danni sono peggiori dei vantaggi.
Osserviamo per esempio i peschercci, i pescatori ci lavorano con le barche di legno a fasciame calafatato, vi pare che se potessero risolvere il problema del legno ricoprendolo di vetroresina e risparmiarsi cosi tutta la manutenzione non lo farebbero?
Non lo fanno perchè sanno che poi buterebbero via la barca dopo 10 anni, mentre mantenendola a legno e intervenendo di volta in volta per sostituire eventuali tavole marcite la barca dura in eterno.
Lo so che molti maestri d'ascia la pensano diversamente, ma io li definirei piu precisamente maestri vetrai, perchè la parola maestro d'ascia almeno un tempo, indicava chi aveva maestria nel lavorare il legno!
Detto questo, non denigro i materiali moderni come la vetroresina, anche perchè con questi ci lavoro, ma è bene sapere che ci sono pro e contro anche nell'uso della vetroresina, che spesso è usata per risparmiarsi la fatica di fare il lavoro corretto che andrebbe fatto....non a caso qualcuno dice che 'l'invenzione della resina epossidica ha fatto di ogni uomo un buon maestro d'ascia'
Buona domenica a tutti!
mi scuso se non avevo più postato niente per mesi, ma tra il lavoro e la ristrutturazione sono stato un pò preso.
La ristrutturazione dell'Islander sta procedendo a grandi passi, considerato il tempo che gli posso dedicare.
La tuga è chiusa e pronta per essere stuccata e resinata.
Lo scafo è in fase di ultimazione di scartatura
Uno dei due alberi è stato completamente ristrutturato
e è definitivo il progetto degli interni.

Quanto prima posterò un pò di foto per aprire un dibattito con tutti voi sui metodi e i procedimenti da seguire

Buona domenica a tutti e BV
[/quote]

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questo è come si presenta adesso la tuga



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questa è la situazione scafo con parziale carteggiatura



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e infine il progetto degli interni....apporterò cmq un'ultima modifica a questo progetto, ovvero nella dinette anzichè due letti posizionerò un divano letto per ottenere un matrimoniale e un mobile sull'altro lato che fa sempre comodo!

Ecco adesso sono pronto per tutti i vostri consigli
il nome ristrutturato....


e questo è l'albero di mezzana ristrutturato a cui manca solo di rimontare le sartie



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Dalla foto del tuo scafo si intravedono i bellissimi effetti della resinatura!
Citazione:Estrovelico ha scritto:
Dalla foto del tuo scafo si intravedono i bellissimi effetti della resinatura!
Complimenti per la vista: io, per la periodicità della traccia, avrei detto che sono i chiodi o la ferramenta delle ordinate 42Blush
ahahahahahah!
dovreste vedere dal vivo i poggi e le buche che ha lo scafo....ma non demordo!
a parte tutto, sulla tuga ho fatto due strati di compensato marino da 4mm. pensavo adesso di dare una mano di stucco epossidico per poi un'altro strato di 'materiale'....cosa mi consigliate?

BV a tutti
Citazione:velista77 ha scritto:
a parte tutto, sulla tuga ho fatto due strati di compensato marino da 4mm. pensavo adesso di dare una mano di stucco epossidico per poi un'altro strato di 'materiale'....cosa mi consigliate?

BV a tutti
Non capisco perchè vuoi interporre uno strato di stucco se dopo vuoi ancora mettere compensato. La stuccatura si fa quando passi alla fase della verniciatura, a quel punto li si stucca o si incamicia, e poi primer e verniceSmile
Bob.
ok.....allora che materiale mi consiglieresti per ultimare la tuga? o ritieni che 2 strati di compensato marino da 4mm siano sufficienti?
Citazione:Rurik ha scritto:
Citazione:Estrovelico ha scritto:
Dalla foto del tuo scafo si intravedono i bellissimi effetti della resinatura!
Complimenti per la vista: io, per la periodicità della traccia, avrei detto che sono i chiodi o la ferramenta delle ordinate 42Blush

Infatti sicuramente lo sono.....e se per te è una cosa bella che siano affiorati i segni della ruggine attraverso la strato di vetroresina, complimenti anche a te!
ma a parte le varie polemiche su chi è più bravo (poi casomai quando si fa a chi ce l'ha più lungo chiamatemi!), nessuno è in grado di consigliarmi come fare e SE fare un ulteriore strato sulla tuga?

possibilmente senza polemiche inutili, grazie
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