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Versione completa: I 3 gradi di libertà del boma
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Prendo spunto da una interessante discussione su Bolina di questo mese dove un lettore descrive una situazione abbastanza 'comune' che ha causato un grave incidente: una strambata involontaria con il suo X-55 con 20 nodi, provoca la rottura della trozza e gravi crepe strutturali al boma tesso.

Bolina analizza la situazione: 'Lo snodo di collegamento presenta due gradi di libertà e non tre, come sarebbe auspicabile: il primo adiacente all'albero, è rappresentato dal perno vertivale che permette al boma di ruotare orizzontalment, il secondo rapresentato dal perno orizzontale, che permette al boma di ruotare in un piano vertivale, ovvero sollevando e abbassado l'estremità poppiera del boma stesso rispetto alla coperta..... E' intuitivo notare che la soluzione progettuale adottata dal costruttore non prevee l terzo grado di libertà, rappresentato dalla possibilità per il boma stesso di ruotare intorno al proprio asse longitudinale. SArebbe la rotazione del boma su se stesso per arrotolare al randa secondo i vecchi sistemi di terzaroli, adottati40 anni fa.
Pertatno ogni sollecitazione dolce o violenta che possa indurre il boma a ruotaare su se stesso non trova nessuna possiilità di rotazione.
Quindi lo snodo così come realizzato (privo del TERZO GRADO DI LIBERTà) deve subire una fortussima sollecitazione aggiunta in presenza di ogni violento carico occasionale come quello presumibilmente sofferto nel corso della strambata.'

Bolina attribuisce il 33% di colpe della rottura della trozza a 3 cause: la mancanza del terzo grado di libertà, uno scadente rinforzo localizzato limitato a 2 piastrine rivettate, e infine una manovra molto arrischiata.

Domanda a voi: ma quante barche in produzione di serie hanno il terzo grado di libertà? Io non he ho mai vista una... a parte i 470 ma nonson barche ma derive.

... aggiungo una mia precisazione: andare in fil di ruota con un X-55 che ha una randa di 100mq con 20 nodi è da pazzi. Una rollata su un'onda e la randa può passare pericolosamente in qualsiasi istante.
e manco tutti i 470 perchè ormai hanno per lo più la trozza quadrata...
Mi immagino l'armatore dell'x55 che sta facendo impazzire quelli della nordic mast con l'articolo di bolina Smiley39....questi lo accontentano mettendogli uno snodo per il terzo grado di libertà....monta il boma, e questo, grazie al vang rigido che dovrà pure avere uno snodo per consentire la rotazione, gli scodella tutto il contenuto del lazy bag in coperta.....e forse gli piega anche lo stelo.

La soluzione è molto banale, e oltre a mettere la ritenuta che nessuno usa più perché con le crocette di oggi in poppa a filo non si va più, è sufficiente fissare il/i bozzello/i della scotta e la bugna di scotta della velacon delle fasce che possano ruotare, e così non ci sarà più nulla che induce torsione nel boma.

Ciao
Non lo so come è fatta la trozza del vostro boma ma qualla della zspars della mia barca ha un minimo di grado di libertà sulla rotazione.
All'inizione pensavo fosse un difetto e stavo per metterci delle rondelle oqualcosa per fermarlo ma poi mi sono reso conto che era una cosa da progetto e l'ho lasciato cosi ed è sempre andato bene
Citazione:albert ha scritto:
Mi immagino l'armatore dell'x55 che sta facendo impazzire quelli della nordic mast con l'articolo di bolina Smiley39....questi lo accontentano mettendogli uno snodo per il terzo grado di libertà....monta il boma, e questo, grazie al vang rigido che dovrà pure avere uno snodo per consentire la rotazione, gli scodella tutto il contenuto del lazy bag in coperta.....e forse gli piega anche lo stelo.

La soluzione è molto banale, e oltre a mettere la ritenuta che nessuno usa più perché con le crocette di oggi in poppa a filo non si va più, è sufficiente fissare il/i bozzello/i della scotta e la bugna di scotta della velacon delle fasce che possano ruotare, e così non ci sarà più nulla che induce torsione nel boma.

Ciao
E' interesante quello che dici, però comunque resterebbe una rotazione indotta dal tesabase in quanto normalmente la bugna della randa lavora molto vicino alla puleggia di varea del boma. O sbaglio?
Citazione:tiger86 ha scritto:


E' interesante quello che dici, però comunque resterebbe una rotazione indotta dal tesabase in quanto normalmente la bugna della randa lavora molto vicino alla puleggia di varea del boma. O sbaglio?

In linea di principio è corretto ciò che dici ma in poppa il tiro del tesabase non è così importante e la bugna della vela dovrebbe essere più distante dall'uscita.

In bolina, quando gli sforzi sono massimi, in ogni caso il tiro della scotta è grosso modo allineato con quello della balumina, quindi non c'è problema.

Ciao
Gli alberai mi sembrano dei facilitoni. Io,fino alla prima crocetta farei l'albero, l'estruso, doppio infilandoci dentro un altro pezzo. Gli attacchi delle trozze sugli alberi, due fascette con un pò di rivetti, mi fanno venire il mal di cuore a guardarli. Ci metterei una bella cravatta molto ampia, che lo sforzo possa distribuirsi su uns superficie maggiore. Gli alberi sono un'opppppinione.-
Oh, il preventer. Stavo per scriverlo, grazie Albert di avermi anticipato. E' che ho sempre timore di scrivere corbellerie, ma io fossi stato in quelli di Bolina avrei scritto 'signor mio, ha imparato che a volte va male e per questo si dice che le strambate sono pericolose'. Terzo grado di liberta' con tutti i problemi ben descritti da Albert? Tutt' al piu si poteva osservare che e' simpatico che il sistema abbia un fusibile e che magari questo sia la trozza stessa e non tutto l' estruso...
Non ho capito come far andare d'accordo il vang rigido col terzo snodo del boma. Se quest'ultimo accenna la rotazione, l'unica cosa che lo trattiene è proprio il vang. Il risultato dovrebbe essere 'crack'.

Oppure si metta la cara vecchia ritenuta, che per la crociera va benone!
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