a me capita di aver capito che se i baffi d'acqua partono da metà scafo e non più da prua e se detti baffi si richiudono una decina di metri lontano dalla poppa....stai provando la gioia della planata.
padrone di non crederci ma io la provai.
Citazione:Mr. Cinghia ha scritto:
Citazione:tiger86 ha scritto:
http://www.assometeor.it/public/upload/C...lanare.pdf
riassuntino leandro.. Grazie.
...un meteor sul lago di Como a 10/11 kn con tutti i corollari della planata, lunga con i due baffi e le due scie a poppa che si riuniscono 7/8 mt più dietro...
(si scrive anche che nonostante sia poco adatto, in talune condizioni meteo e sotto spi tale meraviglia della fisica bacia anche il buon vecchio Meteor).
...ah...hanno anche rischiato di affondare...
Si è pubblicato sul sito assometeor, un racconto di Cesare Caddeo su una giornata con vento forte e la barca che va in planata, ma condivido che col meteor è difficile planare, meglio parlare di lunghe surfate consecutive... Sbaglio?
Tutta questa trattazione di spazzamare, vele capovolte, reggiseni e topless mi ha lascaito sconcertato...
Il ragionamento di Einstein mi pare comprensibile, certo che con vento forte probabilmente abbiamo mare formato e solitamente abbassiamo le bugne al solo scopo di dare stabilità alla vela, magari con lo spi leggermente strallato per ridurre il rollio.
Mhhh tio che sul lago con il vento in poppa hai ondina corta e salti da una all'altra senza mai scendere dalla china?
Citazione:Mr. Cinghia ha scritto:
Mhhh tio che sul lago con il vento in poppa hai ondina corta e salti da una all'altra senza mai scendere dalla china?
e, dimmi Pierino cosa fa tua madre?
batte
imbarazzo
e le tue due sorelle??
una l'aiuta
e l'altra??
sarta
ah, un lavoro onesto
none!! sarta de ca770 in ca770
Citazione:tiger86 ha scritto:
http://www.assometeor.it/public/upload/C...lanare.pdf
che bel racconto. me lo sono letto con attenzione, soprattutto la parte relativa al dimensionamento delle attrezzature. non bastano mai.
anch'io sui mini cabinati miei e di altri ho sempre chiuso la parte bassa della ghigliottina.
...dopo che lo lessi, appena vedo che la situazione può diventare poco piacevole, chiudo ben bene il tambuccio con la sua bella ghigliottina...
Citazione:einstein ha scritto:
Citazione:mckewoy ha scritto:
lo spi va portato con il tangone alto e tiene alta la prua, il genny con tangone basso o peggio murato al bompresso spinge la prua in basso.
Ho una mia teoria in proposito, che potrebbe anche essere una cavolata.
Se consideriamo i punti di vincolo di ambedue le vele, mi viene da pensare che una barca con gen sia meno penalizzata, poiché la sua vela, murata sulla prua e fatta volare, tende a tirarla su per il naso.
Detto questo, il problema della coppia di stabilità longitudinale, come dice tiger, esiste; ma se con venti deboli la tendenza di abbassare la prua può essere vantaggioso, all'aumentare del vento può diventare doppiamente critica, sia per la quantità di acqua spostata, che per l'instabilità di rotta.Per ovviare a questo inconveniente, se spostare il peso dell'equipaggio risulta insufficiente, non rimangono che le regolazioni:
1) Se possibile, inclinare l'albero verso poppa.
2) Ridurre lo svergolamento della parte alta della randa.
3) Cercare di far sviluppare allo spi (o gen) una forza velica ascendente (vedi figura), con punto di mura alto con rinvii avanti e lascati per permettere alla vela di salire, senza esagerare, ovviamente, per non perdere il controllo della vela e innescare il rollio.
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ciao
Provo ad esprimere una oppppppinione, se mi sbaglio mi corriiigerete.
Forse per completare bene il ragionamento bisognerebbe anche mettere in ballo l'andatura.
Infatti lo spi non lavora allo stesso modo al traverso o al gran lasco. Se un S1(vmg) al traverso si comporta similmente ad un gennaker, con il suo bel flusso laminare da ghinda a balumina, diversamente in un S4(runner) al gran lasco i flussi cambiano direzione con una prevalenza verticale, dall'alto al basso, e turbolenze abbondano in una vela che opera in regime di resistenza.
Ecco che in questa fattispecie esiste coppia longitudinale che abbassa la prua, mitigata da una risultante proiettata in su come si capisce benissimo dal bellissimo disegno postato da Einstein.
Per cui tutti a schiacciare a poppa e la barca vola
bah ...
l'idea frulla in testa va bene ...
al posto dello spi .. ancora ancora
ma installare pure un frullone e bompresso fisso non mi sembra una genialata ..
spendere per lavorare meno ? ... a quel punto penso ti convenga pensare ad un genoa particolare per le andature che prediligi e uno spi fatto bene pittosto che un genny vero e proprio
se non hai problema di stazza , chiedi ad un velaio di 'esagerare' dove possibile
--il commento viene dal fatto che non avevo letto la seconda pagina del 3ad (il borwser non mi aveva 'detto che c'era') --
Citazione:tiger86 ha scritto:
Citazione:einstein ha scritto:
Citazione:mckewoy ha scritto:
lo spi va portato con il tangone alto e tiene alta la prua, il genny con tangone basso o peggio murato al bompresso spinge la prua in basso.
Ho una mia teoria in proposito, che potrebbe anche essere una cavolata.
Se consideriamo i punti di vincolo di ambedue le vele, mi viene da pensare che una barca con gen sia meno penalizzata, poiché la sua vela, murata sulla prua e fatta volare, tende a tirarla su per il naso.
Detto questo, il problema della coppia di stabilità longitudinale, come dice tiger, esiste; ma se con venti deboli la tendenza di abbassare la prua può essere vantaggioso, all'aumentare del vento può diventare doppiamente critica, sia per la quantità di acqua spostata, che per l'instabilità di rotta.Per ovviare a questo inconveniente, se spostare il peso dell'equipaggio risulta insufficiente, non rimangono che le regolazioni:
1) Se possibile, inclinare l'albero verso poppa.
2) Ridurre lo svergolamento della parte alta della randa.
3) Cercare di far sviluppare allo spi (o gen) una forza velica ascendente (vedi figura), con punto di mura alto con rinvii avanti e lascati per permettere alla vela di salire, senza esagerare, ovviamente, per non perdere il controllo della vela e innescare il rollio.
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ciao
Provo ad esprimere una oppppppinione, se mi sbaglio mi corriiigerete.
Forse per completare bene il ragionamento bisognerebbe anche mettere in ballo l'andatura.
Infatti lo spi non lavora allo stesso modo al traverso o al gran lasco. Se un S1(vmg) al traverso si comporta similmente ad un gennaker, con il suo bel flusso laminare da ghinda a balumina, diversamente in un S4(runner) al gran lasco i flussi cambiano direzione con una prevalenza verticale, dall'alto al basso, e turbolenze abbondano in una vela che opera in regime di resistenza.
Ecco che in questa fattispecie esiste coppia longitudinale che abbassa la prua, mitigata da una risultante proiettata in su come si capisce benissimo dal bellissimo disegno postato da Einstein.
Per cui tutti a schiacciare a poppa e la barca vola
Quindi, al limite , più che andare a fare un accrocco, meglio un S1?
ixaco se non sai come spenderli dalli pure a me
perchè non ti attrezzi con delle vele di stazza e così ogni tanto partecipi a qualche regatina?
Citazione:tiger86 ha scritto:
ixaco se non sai come spenderli dalli pure a me
perchè non ti attrezzi con delle vele di stazza e così ogni tanto partecipi a qualche regatina?
Tiger, l'ho messo tra le premesse che sto speculando...insomma, sogno ad occhi aperti che non costa nulla!
Per l'altra cosa, mi piacerebbe un sacco, ma ho bisogno di un socio...da solo la vedo dura, anche se si tratta solo di un Meteorino...
Comunque ci sto ragionando con un amico...e Chioggia non è lontanissima...
Tu ci fai ancora le regate con il Meteor?