Citazione:RMV2605D ha scritto:
Caro Yanny,
vedi le cose nel contesto, si è parlato di 'batterie economiche da supermercato' che banalmente ho riassunto con 'batterie normali' e che evidentemente non possono che essere le comuni batterie da avviamento, certamente poco adatte come batterie per i servizi a bordo, ma che moltissimi continuano ad usare.
ti chiedo scusa: nella veloce letta che ho dato al thread mi era sfuggito il carattere 'economico' delle batterie di cui sparlava.
in questo caso hai totalmente ragione.
costano poco: se uno che le compra capisce che paga un prezzo proporzionato a quel che compra, allora è già a posto. per una barca che passa il 98% del tempo attaccata al caricabatterie in banchina ed esce 4 ore la domenica per una spaghettata alla fonda mezzo miglio fuori dal marina va più che bene anche quello.
Citazione:Anche tu però sei impreciso quando assimili le più comuni batterie al gel per usi generali alle Batterie al Gel da trazione per usi ciclici che possono avere cicli di scarica profondi (e che hanno la minima autoscarica) e che sono quelle indicate per i servizi di bordo).
temo che ci sia un qui pro quo: cosa intendi per batterie al gel per usi generici?
io mi riferivo alle batterie al gel 'da trazione', cioè quelle studiate per essere caricate e scaricate molte volte.
le batterie al gel da trazione hanno una vita stimata intorno ai 1000 cicli, ma per tale numero di cicli richiedono di usare una quantità non superiore al 60% dell'energia immagazzinata. questo lo dichiara qualsiasi produttore nel libretto allegato alla batteria e lo conferma l'ufficio tecnico di qualsiasi produttore con cui uno possa mettersi in contatto.
credo che le famose optima gialle siano al gel (?) e potremmo chiamarle per usi generici (mi pare siano dichiarate come semi-trazione: faranno tipo 50/100 cicli di carica/scarica e poi sono morte: molto più di una batteria da avviamento tradizionale, ma molti meno di quelli di una batteria trazione). pero' anche le optima gialle se le porti 'a zero' 5 volte sono comunque da buttare. nel settore del car hi-fi le optima gialle sono in uso in moltissime installazioni fin dai tardi anni 90 per la bassissima resistenza interna, tuttavia portate veramente a zero (vuol dire, tipo, a 10-10,2v) dopo 4 o 5 volte non ti mettono più in moto la macchina.
le mie tennero botta quasi una decina di scariche 'alla morte' perché erano 2 sulla stessa auto ed avevo un impianto piuttosto particolare per farle lavorare insieme.
Citazione:Se leggi bene nel brano che hai evidenziato non davo una ricetta puntuale ma semplicemente invitavo ad esplorare anche soluzioni alternative.
Comunque la tua affermazione che 'le batterie al gel *non devono MAI* essere scaricate al di sotto del 40% di carica residua, pena il deterioramento immediato della batteria.' è falsa e fuorviante, tali batterie soffrono sopratutto nella carica che deve essere fatta rispettando i parametri perchè la sovraccarica distrugge irrecuperabilmente il Gel mentre su quelle ad acido libero consuma solo l'acqua, che può essere rabboccata, e sviluppa idrogeno ed ossigeno.
concordo sull'effetto collaterale sulla batteria piombo-acido, che è sostanzialmente il motivo per cui, potendo, la gente evita batterie di quel tipo in barca (far uscire l'idrogeno è un problema).
tuttavia, per quelle al gel evidentemente parliamo di batterie differenti.
io parlo di batterie al gel da trazione, cioè batterie nate per essere caricate e scaricate molte volte (cosa che tu sai benissimo: la ribadivo solo per chi ci legge e non è tanto pratico).
ne vendo poche (il meno possibile) perché hanno una lunga serie di controindicazioni (tra cui la necessità di avere caricabatterie particolari, come giustamente osservi) ma la prima delle quali è proprio che non possono essere scaricate a fondo.
per un utilizzatore comune è fatica parlare con l'ufficio tecnico di fiamm o enersys o hawker, ma da costruttore di macchine industriali elettriche io sono in contatto diretto con persone in uffici che il cliente finale abitualmente non può contattare.
e garantisco che se parliamo di batterie al gel da trazione, cioè quelle che *dovrebbero* essere le batterie al gel più robuste disponibili, nessuno vi vende una batteria senza mettervi in guardia sul fatto che non potete scaricarla molto sotto il 50%, pena la morte immediata della batteria.
immediata significa che la prima volta che la porti a zero perde efficienza (si può arrivare a oltre il 15% di capacità reale persa). la seconda ne perde ancora un po', la terza pure. dopo 5 volte la capacita' residua della batteria se e' del 60% e' già tanto.
tu probabilmente ti riferisci ad altre batterie al gel, che a questo punto mi interessa conoscere perché potrei avere un beneficio anche io dal valutare prodotti di altro genere, perché oggi quando *devo* vendere una batteria al gel su una delle mie macchine (perché il cliente la vuole assolutamente --e io spendo molte parole per spingerlo a portare a casa una batteria piombo-acido) so che corro dei rischi perché la gente non riesce a mettersi nell'ottica giusta per usarle con profitto.
poi e' altrettanto importante anche la curva di carica, è verissimo, ma se di una batteria al gel (da trazione) da 100 ah tu usi 90ah non c'e' curva di carica che tenga: la batteria l'hai rovinata già la prima volta che la porti così in basso. oggi sempre più spesso, infatti, le batterie al gel hanno a bordo un 'patacchino' che registra se la carica residua passa sotto una certa soglia. se la memoria dell'attrezzino si attiva almeno una volta, la garanzia sulla batteria decade (storie di vita vissuta --e che il cliente non ha gradito, ma ha dovuto prendere atto delle proprie colpe).
poche settimane fa ho consegnato 2 macchine con batterie al gel da 310ah 24v.
tensione a vuoto a batteria fredda dopo la ricarica: 25.6v. il cliente ha lavorato quanto ha ritenuto di dover lavorare prima di scaricarla (cioè molto più di quanto avessi indicato io). misurata la batteria a vuoto prima della carica: 23.8v. stima della carica residua da parte del costruttore sulle tabelle di riferimento: poco sopra il 20%. ovvero: energia utilizzata, quasi l'80%.
la batteria e' stata caricata e verificata: dopo *UNA* volta, la capacità effettiva non arriva a 290ah.
avvisato, il cliente ha di nuovo scaricato così tanto la batteria 'perché il nostro ciclo di lavoro non ci consente di caricarla con la frequenza che dite voi'.
caricata di nuovo (partivamo da un 15% residuo): misurata la capacità effettiva residua attuale (abbiamo fornito un caricabatteria molto sofisticato che integra la corrente di carica per verificare periodicamente lo stato della batteria --la cosa si può forzare e lo abbiamo fatto 2 volte in fila): poco sopra i 260ah.
una batteria del genere costa *2400 euro + iva*.
Citazione:Non vorrei scendere in eccessivi tecnicismi, ormai sono da qualche anno in pensione, ma 46 anni fà mi sono laureato in Ingegneria chimica, specializzazione in elettrochimica, ed ho coordinato i principali impianti elettrochimici d'Italia ed ancora un pò me ne intendo.
non metto in dubbio che tu te ne intenda ed infatti ho sempre un grande rispetto per i tuoi scritti, tuttavia evidentemente parliamo di prodotti diversi oppure le tue esperienze sono su usi molto diversi dai miei.
io dico che le batterie agm sono delle bidonate, perché sui miei prodotti non andrebbero bene e hanno caratteristiche dichiarate (di capacità e curve di scarica) che a parer mio sono una presa in giro. l'installatore del mio antifurto dice che le agm sono una meraviglia perché hanno una capacità altissima in rapporto al volume occupato e poi 'non si rompono mai'. lo dico solo per dire che le opinioni sono sempre legate ad esperienze su un ventaglio limitato di prodotti od applicazioni e, anche se i numeri sono numeri, le idee personali sono suscettibili di discussione e confronto.
le batterie piombo-acido da trazione sono le batterie più robuste al mondo e rovinarne una vuol dire, sostanzialmente, aver lasciato scendere troppo il livello dell'elettrolito. rovinarne una in via definitiva in altro modo e' *quasi* impossibile (ovviamente con un po' di impegno...).
le batterie al gel sono terribilmente delicate, contengono meno energia a parità di volume e di questa energia ti permettono di usarne una percentuale molto minore. però come dici tu non sviluppano idrogeno e quindi sono adatte a stare in ambienti chiusi durante la ricarica (che il motivo per cui in certi ambienti industriali le chiedono). l'altro pro è che permettono una stima almeno vagamente decente dello stato di carica misurando con un millivoltmetro *PRECISO* la tensione ai loro capi, cosa che le batterie al piombo sostanzialmente non permettono. però i vantaggi per me finiscono qui.
c'e' da dire che con millivoltmetro preciso intendo uno strumento veramente preciso, non un tester da 9.90 alla coop. in una batteria medio piccola come le mie (a cavallo di 300ah 24v) la tensione da una batteria totalmente carica ed efficiente e una batteria che ha un disperato bisogno di essere caricata e' di circa 1.5v (un po' meno). il che significa che a vuoto, a circa 25 gradi, a batteria stabile, su una batteria da 12v di capacita' limitata (diciamo 100ah) uno potrebbe dover misurare in modo *preciso* 0.70v, cioè 700mv. per non andare sotto il 60% di energia utilizzata, bisogna misurare in modo *preciso* circa 400mv. non è un lavoro per un tester del lidl.
se esistono batterie al gel robuste mi piacerebbe sapere chi le fa perché mi interessa mettermi in contatto con loro (e lo dico seriamente).
lieto di essermi confrontato con te (e leggerò molto volentieri la tua risposta al mio intervento).
gianni.