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Versione completa: aumentare capacità batterie
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Citazione:kermit ha scritto:
Citazione:mania2 ha scritto:
come giustamente ha osservato RVM, per avere maggiore autonomia elettrica, l'aumento dell'amperaggio delle batterie è la strada meno efficace, molto meglio utilizzare batterie di diverse caratteristiche, che consentano scariche maggiori e soprattutto avere un sistema di carica che consenta di caricare al top le batterie. i normali alternatori non lo fanno. Esistono apparecchi elettronici che gestiscono al meglio la carica prodotta sia dall'alternatore che dal comune caricabatterie e consentono di raggiungere la carica delle batterie prossima al 100%.
Wake ha parlato solo di capacità delle batterie e non è entrato nel merito del tipo di tecnologia.
La capacità si può aumentare, certo non a dismisura.

Su certe leggende circha le AGM e/o regolatori intelligenti bisognerebbe riscrivere un po la letteratura circolante sulla base delle esperienze vissute.
Per quanto mi riguarda per i servizi AGM e batterie ermetiche mai. Userei solo batterie Deep cycle a piombo con elettrolita e piastra positiva tubolare, oppure normali batterie al piombo per uso nautico con piastre rinforzate sempre non ermetiche e con elettrolita

No AGM per servizi? e Gel?
Siega un po', Grazie
Gel sono ottime per i servizi. Il problema sta nel costo e, per me ancor più, nei tempi di ricarica.
Citazione:matteo ha scritto:
Come vedi, Marcello, le Optima (2 o tre in parallelo) per i servizi?
Gialle o blu (non ne riesco a capire la differenza)?
Grazie
matteo
Ad essere onesto per i servizi le optima non ce le vedo bene.
Io ho un optima per avviamento motore dal 2009 (3 anni) ma ho l'impressione che non abbia la stessa durata delle batterie servizi che sono li dal 2005 (8 anni), peraltro le attuali non sono nemmeno deep cycle ma comunque con sempre ottime batterie nautiche (credo abbiano piastre rinforzate) al piombo con normale elettrolita da controllare e rabboccare almeno 2 volte all'anno
Citazione:kermit ha scritto:
Citazione:mania2 ha scritto:
come giustamente ha osservato RVM, per avere maggiore autonomia elettrica, l'aumento dell'amperaggio delle batterie è la strada meno efficace, molto meglio utilizzare batterie di diverse caratteristiche, che consentano scariche maggiori e soprattutto avere un sistema di carica che consenta di caricare al top le batterie. i normali alternatori non lo fanno. Esistono apparecchi elettronici che gestiscono al meglio la carica prodotta sia dall'alternatore che dal comune caricabatterie e consentono di raggiungere la carica delle batterie prossima al 100%.
Wake ha parlato solo di capacità delle batterie e non è entrato nel merito del tipo di tecnologia.
La capacità si può aumentare, certo non a dismisura

Su certe leggende circha le AGM e/o regolatori intelligenti bisognerebbe riscrivere un po la letteratura circolante sulla base delle esperienze vissute.
Per quanto mi riguarda per i servizi AGM e batterie ermetiche mai. Userei solo batterie Deep cycle a piombo con elettrolita e piastra positiva tubolare, oppure normali batterie al piombo per uso nautico con piastre rinforzate sempre non ermetiche e con elettrolita
Io ho montato or ora due trojan 6v 245 ah da trazione in serie e ho predisposto per altre due, con un caricabatteria zivan da 60 a dedicato solo ai servizi. Dicono che sono valide, poi ti dirò. Ho anche il generatore, vedremo che succede con le rade.
Citazione:Observer ha scritto:
Citazione:kermit ha scritto:
Citazione:mania2 ha scritto:
come giustamente ha osservato RVM, per avere maggiore autonomia elettrica, l'aumento dell'amperaggio delle batterie è la strada meno efficace, molto meglio utilizzare batterie di diverse caratteristiche, che consentano scariche maggiori e soprattutto avere un sistema di carica che consenta di caricare al top le batterie. i normali alternatori non lo fanno. Esistono apparecchi elettronici che gestiscono al meglio la carica prodotta sia dall'alternatore che dal comune caricabatterie e consentono di raggiungere la carica delle batterie prossima al 100%.
Wake ha parlato solo di capacità delle batterie e non è entrato nel merito del tipo di tecnologia.
La capacità si può aumentare, certo non a dismisura.

Su certe leggende circha le AGM e/o regolatori intelligenti bisognerebbe riscrivere un po la letteratura circolante sulla base delle esperienze vissute.
Per quanto mi riguarda per i servizi AGM e batterie ermetiche mai. Userei solo batterie Deep cycle a piombo con elettrolita e piastra positiva tubolare, oppure normali batterie al piombo per uso nautico con piastre rinforzate sempre non ermetiche e con elettrolita

No AGM per servizi? e Gel?
Siega un po', Grazie
Il rapporto qualità prezzo non mi convince e comunque nella mia esperienza durano sempre meno di una deep cycle classica con piastre positive tubolari (che costa meno). Il mio vicino ne ha cambiare 3 in un anno.
Inoltre nel settore AGM e Gel gira troppa cineseria e nelle batterie per essere buone ci deve stare il piombo (tanto), tant'è che a parità di capacità andrebbero pesate e io prenderei quella che pesa di più
Citazione:kermit ha scritto:
Citazione:Observer ha scritto:
Citazione:kermit ha scritto:
Citazione:mania2 ha scritto:
come giustamente ha osservato RVM, per avere maggiore autonomia elettrica, l'aumento dell'amperaggio delle batterie è la strada meno efficace, molto meglio utilizzare batterie di diverse caratteristiche, che consentano scariche maggiori e soprattutto avere un sistema di carica che consenta di caricare al top le batterie. i normali alternatori non lo fanno. Esistono apparecchi elettronici che gestiscono al meglio la carica prodotta sia dall'alternatore che dal comune caricabatterie e consentono di raggiungere la carica delle batterie prossima al 100%.
Wake ha parlato solo di capacità delle batterie e non è entrato nel merito del tipo di tecnologia.
La capacità si può aumentare, certo non a dismisura.

Su certe leggende circha le AGM e/o regolatori intelligenti bisognerebbe riscrivere un po la letteratura circolante sulla base delle esperienze vissute.
Per quanto mi riguarda per i servizi AGM e batterie ermetiche mai. Userei solo batterie Deep cycle a piombo con elettrolita e piastra positiva tubolare, oppure normali batterie al piombo per uso nautico con piastre rinforzate sempre non ermetiche e con elettrolita

No AGM per servizi? e Gel?
Siega un po', Grazie
Il rapporto qualità prezzo non mi convince e comunque nella mia esperienza durano sempre meno di una deep cycle classica con piastre positive tubolari (che costa meno). Il mio vicino ne ha cambiare 3 in un anno.
Inoltre nel settore AGM e Gel gira troppa cineseria e nelle batterie per essere buone ci deve stare il piombo (tanto), tant'è che a parità di capacità andrebbero pesate e io prenderei quella che pesa di più

Le batterie AGM e ancor di più le batterie al GEL hanno caratteristiche molto superiori alle normali ma anche un grosso difetto: non sopportano di essere maltrattate pena una rapida brutta fine.

Richiedono quindi una gestione attenta con un regolatore che mantenga i corretti parametri di tensione durante la carica, tenuto conto anche della temperatura secondo quanto prescritto dal costruttore.

Anche le batterie al GEL di un buon costruttore non sfuggono alla legge generale che debbono contenere tanto piombo e quindi pesare, in effetti quelle buone pesano parecchio ma permettono anche un migliore sfruttamento della carica e quindi a parità di peso possono dare un risultato migliore.

Certo le batterie al GEL buone costano ma a mè le prime sono durate 12 anni e le ho cambiate solo perchè ho potenziato il banco servizi mettendo due batterie da 6 V e 270 Ah in serie (ognuna pesa 48 kg, non mi sembra poco) che per ora, sono lì da 8 anni, vanno come il primo giorno.

Non consiglierei batterie evolute a chi non ne capisce e non le sà gestire, meglio batterie economiche da buttare ogni poco!

Big GrinBig GrinBig Grin
Citazione:RMV2605D ha scritto:

Non consiglierei batterie evolute a chi non ne capisce e non le sà gestire, meglio batterie economiche da buttare ogni poco!

ragione sufficiente per me per restare sulle tecnologie obsolete, che comunque non capisco neanche quelle
Smile
Anche perche' per le batterie al gel ti serve un caricabatterie diverso....un alternatore diverso....lascia perdere...batterie ad acido da supermercato...le mie son durate 5 anni.....poi al primo dubbio cambiate.....poca spesa tanta resa.Big Grin
Citazione:Giorgio ha scritto:
Anche perche' per le batterie al gel ti serve un caricabatterie diverso....un alternatore diverso....lascia perdere...batterie ad acido da supermercato...le mie son durate 5 anni.....poi al primo dubbio cambiate.....poca spesa tanta resa.Big Grin
Se avete un approccio poco tecnico all'elettricità consiglio anch'io di fare come dice Giorgio almeno risparmiate.
Viceversa le uniche batterie che posso suggerire per i servizi sono solo quelle deep cycle al piombo con piastra positiva tubolare tipo le Trojan citate dall'adv sopra (costano) o anche buoni prodotti nazionali come le NBA, Fiamm ecc regolatore di carica standard alternatore standard ecc
Citazione:RMV2605D ha scritto:
Come ti hanno detto tutti nessun problema, è come aumentare il serbatoio dell'auto, con il pieno fai più strada ma ci metti più tempo a fare il pieno.

Fai però anche qualche altra considerazione:

-Le batterie normali ad acido si deteriorano rapidamente se le scarichi oltre il 50%, forse ti conviene mettere delle batterie AGM o GEL che permettono scariche superiori, quindi anche con batterie meno capaci, e pesanti, hai la stessa autonomia o a parità di capacità di targa hai più disponibilità per i consumi in sicurezza.

Big GrinBig GrinBig Grin

scusa, d'abitudine evito di contraddirti ma qui sei stato inusualmente impreciso.
le batterie al piombo *da avviamento* si rovinano in fretta.
le batterie al piombo *da trazione* sono fatte per essere scaricate tutti i giorni fino all'85/90% e garantiscono in quelle condizioni circa 1000 cicli di ricarica. che, poi, abitualmente le piombo-acido in barca siano da avviamento e' un altro paio di maniche.

le batterie al gel *non devono MAI* essere scaricate al di sotto del 40% di carica residua, pena il deterioramento immediato della batteria.

saluti.
Caro Yanny,

vedi le cose nel contesto, si è parlato di 'batterie economiche da supermercato' che banalmente ho riassunto con 'batterie normali' e che evidentemente non possono che essere le comuni batterie da avviamento, certamente poco adatte come batterie per i servizi a bordo, ma che moltissimi continuano ad usare.

Anche tu però sei impreciso quando assimili le più comuni batterie al gel per usi generali alle Batterie al Gel da trazione per usi ciclici che possono avere cicli di scarica profondi (e che hanno la minima autoscarica) e che sono quelle indicate per i servizi di bordo).

Se leggi bene nel brano che hai evidenziato non davo una ricetta puntuale ma semplicemente invitavo ad esplorare anche soluzioni alternative.

Comunque la tua affermazione che 'le batterie al gel *non devono MAI* essere scaricate al di sotto del 40% di carica residua, pena il deterioramento immediato della batteria.' è falsa e fuorviante, tali batterie soffrono sopratutto nella carica che deve essere fatta rispettando i parametri perchè la sovraccarica distrugge irrecuperabilmente il Gel mentre su quelle ad acido libero consuma solo l'acqua, che può essere rabboccata, e sviluppa idrogeno ed ossigeno.

Non vorrei scendere in eccessivi tecnicismi, ormai sono da qualche anno in pensione, ma 46 anni fà mi sono laureato in Ingegneria chimica, specializzazione in elettrochimica, ed ho coordinato i principali impianti elettrochimici d'Italia ed ancora un pò me ne intendo.

Big GrinBig GrinBig Grin
Una domanda, Andrea: le gel soffrono le ricariche veloci (leggi correnti e tensioni elevate) in quanto l'elettrolita (gelificato) non riesce a 'smaltire' la temperatura che la ricarica rapida fa inevitabilmente salire?
Ciao e grazie
matteo
Citazione:Giorgio ha scritto:
Anche perche' per le batterie al gel ti serve un caricabatterie diverso....un alternatore diverso....lascia perdere...batterie ad acido da supermercato...le mie son durate 5 anni.....poi al primo dubbio cambiate.....poca spesa tanta resa.Big Grin

Non capisco nulla di elettronica, per me le batterie sono dei bicchieri e l'alternatore ed il caricabatterie i rubinetti, prova ne sia che non mi permetto mai di scrivere in questa sezione.

Compro le 'batterie da supermercato', una da 80ah per il motore e 2x140ah per i servizi. Non so se sono da trazione, da avviamento, da arredamento o cosa altro. Non si scaricano mai, pure maltrattandole con autopilota, frigo, luci e lucine, tv, autoclave, pompa della doccia e via dicendo. Cool

Dopo 4-5 anni le butto, le ricompro e si ricomincia! Avendo il motore separato dai servizi non ci vedo nulla di particolarmente insano in questo. Smiley14Smiley14
Ammazza che supermercato attrezzato !!
Da 140 Ah !
Io nel mio piccolo (Firenze) nei super e nelle coop trovo al massimo quelle da 100 Ah.

A.
Citazione:matteo ha scritto:
Una domanda, Andrea: le gel soffrono le ricariche veloci (leggi correnti e tensioni elevate) in quanto l'elettrolita (gelificato) non riesce a 'smaltire' la temperatura che la ricarica rapida fa inevitabilmente salire?
Ciao e grazie
matteo

Non centra la temperatura, che è una conseguenza proporzionale alla corrente di ricarica ma, banalizzando per essere semplici, in funzione del livello di carica raggiunto se la tensione cresce troppo diventano importanti reazioni parassite, sopratutto elettrolisi dell'acqua con sviluppo di idrogeno ed ossigeno e susseguente distruzione del Gel.

Le batterie ad acido libero hanno la stessa limitazione ma la sovraccarica può facilmente essere compensata dal rabbocco con acqua distillata (a parte il pericolo di esplosione che comporta lo sviluppo dei gas per cui sono necessarie precauzioni di confinamento ed attenzione, oltretutto i gas sono sempre accompagnati da nebbie di acido solforico molto corrosive).

Morale: ogni tipo di batteria dovrebbe essere trattato secondo le proprie caratteristiche, ce ne sono una infinità di tipi per le più diverse esigenze, tutte hanno una vita utile legata al numero di cicli ed alla profondità di scarica.

Le batterie al Gel per uso ciclico e trazione hanno, tra l'altro, il pregio di essere ermetiche, insensibili ai movimenti ed alla posizione (vengono utilizzate anche coricate), assolutamente senza manutenzione ed autoscarica bassissima.

Godono di cattiva fama perchè molti le installano senza adeguare l'impianto di carica (caricabatteria, alternatore e regolatore) alle loro specifiche esigenze e le fanno fuori in brevissimo tempo dopo aver comunque speso una cifra molto superiore alle 'normali batterie economiche da supermercato'. E' come acquistare una Ferrari biturbo e metterci olio minerale da due soldi!

Altra leggenda è che le batterie al Gel non sopportino una corrente di carica elevata: inizialmente la carica arriva anche oltre al 50% della capacità (una batteria da 100 Ah assorbe anche 50 A) finchè non si raggiunge la cosidetta 'tensione di bolla', che non và superata riducendo gradualmente la corrente.

La 'tensione di bolla' è anche molto variabile con la temperatura della batteria per cui è indispensabile che il regolatore sia dotato di sonda termometrica sulla batteria (in genere è una piccola termoresistenza applicata sul morsetto)e di un programma che ne tenga conto.

Spero che queste stringate note ti abbiano un pò chiarito l'argomento che è molto complesso.

Tieni conto che ci sono un sacco di 'elettricisti esperti di banchina' che non hanno la minima nozione di elettrochimica e combinano un sacco di guai!

Big GrinBig GrinBig Grin
Citazione:RMV2605D ha scritto:
Caro Yanny,

vedi le cose nel contesto, si è parlato di 'batterie economiche da supermercato' che banalmente ho riassunto con 'batterie normali' e che evidentemente non possono che essere le comuni batterie da avviamento, certamente poco adatte come batterie per i servizi a bordo, ma che moltissimi continuano ad usare.

ti chiedo scusa: nella veloce letta che ho dato al thread mi era sfuggito il carattere 'economico' delle batterie di cui sparlava.
in questo caso hai totalmente ragione.

costano poco: se uno che le compra capisce che paga un prezzo proporzionato a quel che compra, allora è già a posto. per una barca che passa il 98% del tempo attaccata al caricabatterie in banchina ed esce 4 ore la domenica per una spaghettata alla fonda mezzo miglio fuori dal marina va più che bene anche quello.

Citazione:Anche tu però sei impreciso quando assimili le più comuni batterie al gel per usi generali alle Batterie al Gel da trazione per usi ciclici che possono avere cicli di scarica profondi (e che hanno la minima autoscarica) e che sono quelle indicate per i servizi di bordo).

temo che ci sia un qui pro quo: cosa intendi per batterie al gel per usi generici?

io mi riferivo alle batterie al gel 'da trazione', cioè quelle studiate per essere caricate e scaricate molte volte.
le batterie al gel da trazione hanno una vita stimata intorno ai 1000 cicli, ma per tale numero di cicli richiedono di usare una quantità non superiore al 60% dell'energia immagazzinata. questo lo dichiara qualsiasi produttore nel libretto allegato alla batteria e lo conferma l'ufficio tecnico di qualsiasi produttore con cui uno possa mettersi in contatto.

credo che le famose optima gialle siano al gel (?) e potremmo chiamarle per usi generici (mi pare siano dichiarate come semi-trazione: faranno tipo 50/100 cicli di carica/scarica e poi sono morte: molto più di una batteria da avviamento tradizionale, ma molti meno di quelli di una batteria trazione). pero' anche le optima gialle se le porti 'a zero' 5 volte sono comunque da buttare. nel settore del car hi-fi le optima gialle sono in uso in moltissime installazioni fin dai tardi anni 90 per la bassissima resistenza interna, tuttavia portate veramente a zero (vuol dire, tipo, a 10-10,2v) dopo 4 o 5 volte non ti mettono più in moto la macchina.
le mie tennero botta quasi una decina di scariche 'alla morte' perché erano 2 sulla stessa auto ed avevo un impianto piuttosto particolare per farle lavorare insieme.

Citazione:Se leggi bene nel brano che hai evidenziato non davo una ricetta puntuale ma semplicemente invitavo ad esplorare anche soluzioni alternative.

Comunque la tua affermazione che 'le batterie al gel *non devono MAI* essere scaricate al di sotto del 40% di carica residua, pena il deterioramento immediato della batteria.' è falsa e fuorviante, tali batterie soffrono sopratutto nella carica che deve essere fatta rispettando i parametri perchè la sovraccarica distrugge irrecuperabilmente il Gel mentre su quelle ad acido libero consuma solo l'acqua, che può essere rabboccata, e sviluppa idrogeno ed ossigeno.

concordo sull'effetto collaterale sulla batteria piombo-acido, che è sostanzialmente il motivo per cui, potendo, la gente evita batterie di quel tipo in barca (far uscire l'idrogeno è un problema).

tuttavia, per quelle al gel evidentemente parliamo di batterie differenti.

io parlo di batterie al gel da trazione, cioè batterie nate per essere caricate e scaricate molte volte (cosa che tu sai benissimo: la ribadivo solo per chi ci legge e non è tanto pratico).
ne vendo poche (il meno possibile) perché hanno una lunga serie di controindicazioni (tra cui la necessità di avere caricabatterie particolari, come giustamente osservi) ma la prima delle quali è proprio che non possono essere scaricate a fondo.
per un utilizzatore comune è fatica parlare con l'ufficio tecnico di fiamm o enersys o hawker, ma da costruttore di macchine industriali elettriche io sono in contatto diretto con persone in uffici che il cliente finale abitualmente non può contattare.
e garantisco che se parliamo di batterie al gel da trazione, cioè quelle che *dovrebbero* essere le batterie al gel più robuste disponibili, nessuno vi vende una batteria senza mettervi in guardia sul fatto che non potete scaricarla molto sotto il 50%, pena la morte immediata della batteria.
immediata significa che la prima volta che la porti a zero perde efficienza (si può arrivare a oltre il 15% di capacità reale persa). la seconda ne perde ancora un po', la terza pure. dopo 5 volte la capacita' residua della batteria se e' del 60% e' già tanto.

tu probabilmente ti riferisci ad altre batterie al gel, che a questo punto mi interessa conoscere perché potrei avere un beneficio anche io dal valutare prodotti di altro genere, perché oggi quando *devo* vendere una batteria al gel su una delle mie macchine (perché il cliente la vuole assolutamente --e io spendo molte parole per spingerlo a portare a casa una batteria piombo-acido) so che corro dei rischi perché la gente non riesce a mettersi nell'ottica giusta per usarle con profitto.

poi e' altrettanto importante anche la curva di carica, è verissimo, ma se di una batteria al gel (da trazione) da 100 ah tu usi 90ah non c'e' curva di carica che tenga: la batteria l'hai rovinata già la prima volta che la porti così in basso. oggi sempre più spesso, infatti, le batterie al gel hanno a bordo un 'patacchino' che registra se la carica residua passa sotto una certa soglia. se la memoria dell'attrezzino si attiva almeno una volta, la garanzia sulla batteria decade (storie di vita vissuta --e che il cliente non ha gradito, ma ha dovuto prendere atto delle proprie colpe).

poche settimane fa ho consegnato 2 macchine con batterie al gel da 310ah 24v.
tensione a vuoto a batteria fredda dopo la ricarica: 25.6v. il cliente ha lavorato quanto ha ritenuto di dover lavorare prima di scaricarla (cioè molto più di quanto avessi indicato io). misurata la batteria a vuoto prima della carica: 23.8v. stima della carica residua da parte del costruttore sulle tabelle di riferimento: poco sopra il 20%. ovvero: energia utilizzata, quasi l'80%.
la batteria e' stata caricata e verificata: dopo *UNA* volta, la capacità effettiva non arriva a 290ah.
avvisato, il cliente ha di nuovo scaricato così tanto la batteria 'perché il nostro ciclo di lavoro non ci consente di caricarla con la frequenza che dite voi'.
caricata di nuovo (partivamo da un 15% residuo): misurata la capacità effettiva residua attuale (abbiamo fornito un caricabatteria molto sofisticato che integra la corrente di carica per verificare periodicamente lo stato della batteria --la cosa si può forzare e lo abbiamo fatto 2 volte in fila): poco sopra i 260ah.
una batteria del genere costa *2400 euro + iva*.

Citazione:Non vorrei scendere in eccessivi tecnicismi, ormai sono da qualche anno in pensione, ma 46 anni fà mi sono laureato in Ingegneria chimica, specializzazione in elettrochimica, ed ho coordinato i principali impianti elettrochimici d'Italia ed ancora un pò me ne intendo.

Big GrinBig GrinBig Grin

non metto in dubbio che tu te ne intenda ed infatti ho sempre un grande rispetto per i tuoi scritti, tuttavia evidentemente parliamo di prodotti diversi oppure le tue esperienze sono su usi molto diversi dai miei.

io dico che le batterie agm sono delle bidonate, perché sui miei prodotti non andrebbero bene e hanno caratteristiche dichiarate (di capacità e curve di scarica) che a parer mio sono una presa in giro. l'installatore del mio antifurto dice che le agm sono una meraviglia perché hanno una capacità altissima in rapporto al volume occupato e poi 'non si rompono mai'. lo dico solo per dire che le opinioni sono sempre legate ad esperienze su un ventaglio limitato di prodotti od applicazioni e, anche se i numeri sono numeri, le idee personali sono suscettibili di discussione e confronto.

le batterie piombo-acido da trazione sono le batterie più robuste al mondo e rovinarne una vuol dire, sostanzialmente, aver lasciato scendere troppo il livello dell'elettrolito. rovinarne una in via definitiva in altro modo e' *quasi* impossibile (ovviamente con un po' di impegno...).
le batterie al gel sono terribilmente delicate, contengono meno energia a parità di volume e di questa energia ti permettono di usarne una percentuale molto minore. però come dici tu non sviluppano idrogeno e quindi sono adatte a stare in ambienti chiusi durante la ricarica (che il motivo per cui in certi ambienti industriali le chiedono). l'altro pro è che permettono una stima almeno vagamente decente dello stato di carica misurando con un millivoltmetro *PRECISO* la tensione ai loro capi, cosa che le batterie al piombo sostanzialmente non permettono. però i vantaggi per me finiscono qui.
c'e' da dire che con millivoltmetro preciso intendo uno strumento veramente preciso, non un tester da 9.90 alla coop. in una batteria medio piccola come le mie (a cavallo di 300ah 24v) la tensione da una batteria totalmente carica ed efficiente e una batteria che ha un disperato bisogno di essere caricata e' di circa 1.5v (un po' meno). il che significa che a vuoto, a circa 25 gradi, a batteria stabile, su una batteria da 12v di capacita' limitata (diciamo 100ah) uno potrebbe dover misurare in modo *preciso* 0.70v, cioè 700mv. per non andare sotto il 60% di energia utilizzata, bisogna misurare in modo *preciso* circa 400mv. non è un lavoro per un tester del lidl.

se esistono batterie al gel robuste mi piacerebbe sapere chi le fa perché mi interessa mettermi in contatto con loro (e lo dico seriamente).

lieto di essermi confrontato con te (e leggerò molto volentieri la tua risposta al mio intervento).

gianni.
Citazione:Giada0959 ha scritto:
Ammazza che supermercato attrezzato !!
Da 140 Ah !
Io nel mio piccolo (Firenze) nei super e nelle coop trovo al massimo quelle da 100 Ah.

A.

molto probabilmente e' solo una differenza di etichetta Smile

metto una faccina ma sono piuttosto serio...
Ciao Yanny ! E' un piacere leggerti !

A.
Citazione:Yanny ha scritto:
Citazione:RMV2605D ha scritto:
Caro Yanny,

vedi le cose nel contesto, si è parlato di 'batterie economiche da supermercato' che banalmente ho riassunto con 'batterie normali' e che evidentemente non possono che essere le comuni batterie da avviamento, certamente poco adatte come batterie per i servizi a bordo, ma che moltissimi continuano ad usare.

ti chiedo scusa: nella veloce letta che ho dato al thread mi era sfuggito il carattere 'economico' delle batterie di cui sparlava.
in questo caso hai totalmente ragione.

costano poco: se uno che le compra capisce che paga un prezzo proporzionato a quel che compra, allora è già a posto. per una barca che passa il 98% del tempo attaccata al caricabatterie in banchina ed esce 4 ore la domenica per una spaghettata alla fonda mezzo miglio fuori dal marina va più che bene anche quello.

Citazione:Anche tu però sei impreciso quando assimili le più comuni batterie al gel per usi generali alle Batterie al Gel da trazione per usi ciclici che possono avere cicli di scarica profondi (e che hanno la minima autoscarica) e che sono quelle indicate per i servizi di bordo).

temo che ci sia un qui pro quo: cosa intendi per batterie al gel per usi generici?

io mi riferivo alle batterie al gel 'da trazione', cioè quelle studiate per essere caricate e scaricate molte volte.
le batterie al gel da trazione hanno una vita stimata intorno ai 1000 cicli, ma per tale numero di cicli richiedono di usare una quantità non superiore al 60% dell'energia immagazzinata. questo lo dichiara qualsiasi produttore nel libretto allegato alla batteria e lo conferma l'ufficio tecnico di qualsiasi produttore con cui uno possa mettersi in contatto.

credo che le famose optima gialle siano al gel (?) e potremmo chiamarle per usi generici (mi pare siano dichiarate come semi-trazione: faranno tipo 50/100 cicli di carica/scarica e poi sono morte: molto più di una batteria da avviamento tradizionale, ma molti meno di quelli di una batteria trazione). pero' anche le optima gialle se le porti 'a zero' 5 volte sono comunque da buttare. nel settore del car hi-fi le optima gialle sono in uso in moltissime installazioni fin dai tardi anni 90 per la bassissima resistenza interna, tuttavia portate veramente a zero (vuol dire, tipo, a 10-10,2v) dopo 4 o 5 volte non ti mettono più in moto la macchina.
le mie tennero botta quasi una decina di scariche 'alla morte' perché erano 2 sulla stessa auto ed avevo un impianto piuttosto particolare per farle lavorare insieme.

Citazione:Se leggi bene nel brano che hai evidenziato non davo una ricetta puntuale ma semplicemente invitavo ad esplorare anche soluzioni alternative.

Comunque la tua affermazione che 'le batterie al gel *non devono MAI* essere scaricate al di sotto del 40% di carica residua, pena il deterioramento immediato della batteria.' è falsa e fuorviante, tali batterie soffrono sopratutto nella carica che deve essere fatta rispettando i parametri perchè la sovraccarica distrugge irrecuperabilmente il Gel mentre su quelle ad acido libero consuma solo l'acqua, che può essere rabboccata, e sviluppa idrogeno ed ossigeno.

concordo sull'effetto collaterale sulla batteria piombo-acido, che è sostanzialmente il motivo per cui, potendo, la gente evita batterie di quel tipo in barca (far uscire l'idrogeno è un problema).

tuttavia, per quelle al gel evidentemente parliamo di batterie differenti.

io parlo di batterie al gel da trazione, cioè batterie nate per essere caricate e scaricate molte volte (cosa che tu sai benissimo: la ribadivo solo per chi ci legge e non è tanto pratico).
ne vendo poche (il meno possibile) perché hanno una lunga serie di controindicazioni (tra cui la necessità di avere caricabatterie particolari, come giustamente osservi) ma la prima delle quali è proprio che non possono essere scaricate a fondo.
per un utilizzatore comune è fatica parlare con l'ufficio tecnico di fiamm o enersys o hawker, ma da costruttore di macchine industriali elettriche io sono in contatto diretto con persone in uffici che il cliente finale abitualmente non può contattare.
e garantisco che se parliamo di batterie al gel da trazione, cioè quelle che *dovrebbero* essere le batterie al gel più robuste disponibili, nessuno vi vende una batteria senza mettervi in guardia sul fatto che non potete scaricarla molto sotto il 50%, pena la morte immediata della batteria.
immediata significa che la prima volta che la porti a zero perde efficienza (si può arrivare a oltre il 15% di capacità reale persa). la seconda ne perde ancora un po', la terza pure. dopo 5 volte la capacita' residua della batteria se e' del 60% e' già tanto.

tu probabilmente ti riferisci ad altre batterie al gel, che a questo punto mi interessa conoscere perché potrei avere un beneficio anche io dal valutare prodotti di altro genere, perché oggi quando *devo* vendere una batteria al gel su una delle mie macchine (perché il cliente la vuole assolutamente --e io spendo molte parole per spingerlo a portare a casa una batteria piombo-acido) so che corro dei rischi perché la gente non riesce a mettersi nell'ottica giusta per usarle con profitto.

poi e' altrettanto importante anche la curva di carica, è verissimo, ma se di una batteria al gel (da trazione) da 100 ah tu usi 90ah non c'e' curva di carica che tenga: la batteria l'hai rovinata già la prima volta che la porti così in basso. oggi sempre più spesso, infatti, le batterie al gel hanno a bordo un 'patacchino' che registra se la carica residua passa sotto una certa soglia. se la memoria dell'attrezzino si attiva almeno una volta, la garanzia sulla batteria decade (storie di vita vissuta --e che il cliente non ha gradito, ma ha dovuto prendere atto delle proprie colpe).

poche settimane fa ho consegnato 2 macchine con batterie al gel da 310ah 24v.
tensione a vuoto a batteria fredda dopo la ricarica: 25.6v. il cliente ha lavorato quanto ha ritenuto di dover lavorare prima di scaricarla (cioè molto più di quanto avessi indicato io). misurata la batteria a vuoto prima della carica: 23.8v. stima della carica residua da parte del costruttore sulle tabelle di riferimento: poco sopra il 20%. ovvero: energia utilizzata, quasi l'80%.
la batteria e' stata caricata e verificata: dopo *UNA* volta, la capacità effettiva non arriva a 290ah.
avvisato, il cliente ha di nuovo scaricato così tanto la batteria 'perché il nostro ciclo di lavoro non ci consente di caricarla con la frequenza che dite voi'.
caricata di nuovo (partivamo da un 15% residuo): misurata la capacità effettiva residua attuale (abbiamo fornito un caricabatteria molto sofisticato che integra la corrente di carica per verificare periodicamente lo stato della batteria --la cosa si può forzare e lo abbiamo fatto 2 volte in fila): poco sopra i 260ah.
una batteria del genere costa *2400 euro + iva*.

Citazione:Non vorrei scendere in eccessivi tecnicismi, ormai sono da qualche anno in pensione, ma 46 anni fà mi sono laureato in Ingegneria chimica, specializzazione in elettrochimica, ed ho coordinato i principali impianti elettrochimici d'Italia ed ancora un pò me ne intendo.

Big GrinBig GrinBig Grin

non metto in dubbio che tu te ne intenda ed infatti ho sempre un grande rispetto per i tuoi scritti, tuttavia evidentemente parliamo di prodotti diversi oppure le tue esperienze sono su usi molto diversi dai miei.

io dico che le batterie agm sono delle bidonate, perché sui miei prodotti non andrebbero bene e hanno caratteristiche dichiarate (di capacità e curve di scarica) che a parer mio sono una presa in giro. l'installatore del mio antifurto dice che le agm sono una meraviglia perché hanno una capacità altissima in rapporto al volume occupato e poi 'non si rompono mai'. lo dico solo per dire che le opinioni sono sempre legate ad esperienze su un ventaglio limitato di prodotti od applicazioni e, anche se i numeri sono numeri, le idee personali sono suscettibili di discussione e confronto.

le batterie piombo-acido da trazione sono le batterie più robuste al mondo e rovinarne una vuol dire, sostanzialmente, aver lasciato scendere troppo il livello dell'elettrolito. rovinarne una in via definitiva in altro modo e' *quasi* impossibile (ovviamente con un po' di impegno...).
le batterie al gel sono terribilmente delicate, contengono meno energia a parità di volume e di questa energia ti permettono di usarne una percentuale molto minore. però come dici tu non sviluppano idrogeno e quindi sono adatte a stare in ambienti chiusi durante la ricarica (che il motivo per cui in certi ambienti industriali le chiedono). l'altro pro è che permettono una stima almeno vagamente decente dello stato di carica misurando con un millivoltmetro *PRECISO* la tensione ai loro capi, cosa che le batterie al piombo sostanzialmente non permettono. però i vantaggi per me finiscono qui.
c'e' da dire che con millivoltmetro preciso intendo uno strumento veramente preciso, non un tester da 9.90 alla coop. in una batteria medio piccola come le mie (a cavallo di 300ah 24v) la tensione da una batteria totalmente carica ed efficiente e una batteria che ha un disperato bisogno di essere caricata e' di circa 1.5v (un po' meno). il che significa che a vuoto, a circa 25 gradi, a batteria stabile, su una batteria da 12v di capacita' limitata (diciamo 100ah) uno potrebbe dover misurare in modo *preciso* 0.70v, cioè 700mv. per non andare sotto il 60% di energia utilizzata, bisogna misurare in modo *preciso* circa 400mv. non è un lavoro per un tester del lidl.

se esistono batterie al gel robuste mi piacerebbe sapere chi le fa perché mi interessa mettermi in contatto con loro (e lo dico seriamente).

lieto di essermi confrontato con te (e leggerò molto volentieri la tua risposta al mio intervento).

gianni.

Come ti ho già detto sono in pensione, non vendo batterie e non ne conosco approfonditamente il mercato.

Avendo però una preparazione scientifica sull'argomento ti posso assicurare che la batteria perfetta per tutti gli usi e per tutte le stagioni non esiste e che in genere se si esalta una caratteristica questo spesso và a discapito di altre.

Quindi per ogni utilizzo c'è la batteria più adatta e questo si può verificare anche perchè esistono norme internazionali per valutare numerosi parametri che i produttori dichiarano.

Parli anche delle Optima gialle, ottime batterie con elevatissimo spunto, se ricordo bene il modello da 55 Ah eroga 950 A, le userei come batteria motore ma mai come servizi per cui ho preferito le Sonnenshein Dryfit traction Blok 6 V 270 Ah che non hanno forte spunto ma si caricano velocemente, sopportano bene i cicli, hanno una bassissima autoscarica e, una volta correttamente alimentate te le scordi per anni (in barca preferisco occuparmi delle vele e non del motore e delle batterie). Le ho scelte anche perchè hanno la stessa base delle batterie che avevo prima da 12 V ma sono alte quasi il doppio (nel gavone c'era margine in altezza ma non in pianta) e perchè, secondo mè, meno elementi ci sono più robusta è la batteria (con due batterie in serie da 6 V ci sono 6 elementi mentre in due da 12 V ci sono 12 elementi).

E' evidente che se i tuoi clienti sfasciano le batterie o non sono del tipo adatto o le utilizzano male, io, per esempio, quando aziono il verricello curo sempre che il motore sia in moto ad alti giri in modo da non sollecitare le batterie a scapito delle loro caratteristiche principali che sono quelle di alimentare i modesti carichi del frigo e degli strumenti per ore ed ore per anni di seguito.

Se ti interessa sul seguente link c'è una interessante presentazione delle batterie al Gel:

http://www.sonnenschein.org/PDF%20files/...kPart1.pdf

Ti saluto e chiudo il mio inervento

Big GrinBig GrinBig Grin
Citazione:Yanny ha scritto:
costano poco: se uno che le compra capisce che paga un prezzo proporzionato a quel che compra, allora è già a posto. per una barca che passa il 98% del tempo attaccata al caricabatterie in banchina ed esce 4 ore la domenica per una spaghettata alla fonda mezzo miglio fuori dal marina va più che bene anche quello.

ora, lontanissimo dal poter e voler metter becco nella faccenda, posso però riportarti la mia esperienza:

con due batterie exide ad acido da 140ah, abbiamo fatto qualcosina di più di quello che descrivi per 5 anni. e la barca l'abbiamo comprata usata, con batterie già installate.

certo: maniacale attenzione ai consumi, soprattutto in rada. ma collegamenti diretti fra qualità e quantità delle batterie e possibilità di navigazione mi lasciano perplesso: la barca va a vela, e i marinai a energia solare Smile
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