Non mi offendo, mi sto impegnando, anche professionalmente, sul tema della sicurezza e della prevenzione, dal 1985 lavoro nel settore della comunicazione medico scientifica, per una decina d'anni ho affiancato la dirigenza dell'ANMCO (associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri) nelle loro pubblicazioni.
La differenza che passa tra consigliare di smettere di fumare e di sostenere che il fumo non è così rischioso è, per eccesso, la differente posizione tra chi suggerisce di dotarsi a bordo di strumenti adeguati attraverso prove documentali e conoscenza del sistema a chi qualunquisticamente esprime una posizione basata su interpretazioni personali.
Non sono d'accordo sulla sua obbligatorietà. E per questo ritengo sia giusto fare corretta informazione.
Citazione:Nastro Azzurro ha scritto:
Vedo che anche tu non leggi e non guardi, prova a salitre di una decina di post è scoprirai che ne ho uno, che non è una graziosa valigetta ma una piccola borsetta, che tale strumento è stato realizzato apposta per la nautica e che il suo utilizzo non richiede una formazione specifica, un corso di primo soccorso è caldamente consigliato, io p.e. l' ho è superato con il conseguimento del certificato OSR 6.0.
E vero comunque che conoscere e saper mettere in atto il protocollo di respirazione cardio polmonare se poi non hai strumenti di defibrillazione in mare non serve a nulla.
Il tuo ragionamento potrebbe comunque essere esteso alle zattere e ai giubbotti, statisticamente cresco vi siano più infarti in mare tra dipartisti che affondamenti
Un DEA sarebbe utile trovarlo ovunque ma a terra è più facile essere soccorsi in tempi di sopravvivenza, mentre in mare no.
Per quanto concerne i fattori di rischio sono una somma di comportamenti e stati patologici che determinano una valutazione epidemiologica (statistica) ma anche la familiarità concorre, sempre di statistica si tratta, un po' come giocare al casinò.
Se ti va di rischiare lo zero fatti tuoi ma non cercare di convincere gli altri
Poi mi devi spiegare perchè non includeresti il DEA nell'illustrazione delle dotazioni ai tuoi ospiti, io prima di una crociera insegno loro ad usare la radio e a fianco all'apparato posiziono sempre il promemoria su come lanciare un PAN PAN medico e come contattare il CIRM, e ho un manuale che assiste e aiuta in questa attività.
Egli strumenti esistono basta saperlo e sapersi organizzare
Ti auguro vivamente che non debba mai utilizzare nulla di quello che stai citando, ma se ti capiterà ti renderai conto (dopo) che é molto diverso da come avevi immaginato il tutto....Non é proprio come si vede ai corsi o in televisione al dott. House o a ER ed in emergenza 4 minuti passano come un lampo e quando si capisce un briciolo di quello che sta succedendo sei con molta probabilità in ritardo sui tempi. E difficile anche per i medici in pronto soccorso, figuriamoci per i normalmen in barchetta. Io continuerò serenamente ad andare in barca a vela anche senza defibrillatore, e tu libero di trasformare la tua in una nave ospedale....
casomai se mi succede qualcosa mi faccio ricoverare sulla tua se sei nelle vicinanze...mi raccomando oltre ai macchinari di emergenza però mettici su anche tre o quattro belle infermiere appariscenti
P.S. per gli obbigatorialisti.....l'unica cosa che dovrebbe essere dichiarata obbligatoria dovrebbe essere il buon senso tutto il resto diventa superfluo.
P.P.S. Come diceva un mio caro amico, 'se devo morire spero che sia per qualcosa perché se muoio che sto bene mi girerebbero le palle'...
Vero che è molto più probabile, per mero fatto statistico, che un 'fattaccio' accada mentre siamo a terra che mentre siamo in mare.
Ma è pur vero che, in mare, siamo soli. Quindi non possiamo confidare nel medico di passaggio e in rapidi tempi di intervento.
Ripeto che qui non si parla di prevenzione individuale, ma di assistenza a chi sta con noi.
In una navigazione lunga mi farebbe piacere che a bordo ci siano almeno due persone che abbiano fatto un corso di rianimazione (del resto mi pare che alcune regate di lunga percorrenza siano previsti due certificati di sopravvivenza a bordo...).
Poi, ragazzi, questa non è una guerra di religione, che non avevo intenzione di innescare, ma dovrebbe essere - mi piacerebbe fosse - uno scambio di opinioni dove, alla fine, qualcuno può dire 'toh, ne ho imparata una nuova'.
Francamente, molto francamente, che si prenda la piega di tifo da curva (defibrillatore si/defibrilatore no) mi dispiace un po.
domanda , che può sembrare sciocca man non lo è ...
caso maggiormente diffuso :
l'armatore è la persona più preparata a bordo timona è ha un minimo equipaggio di amici ...
gli piglia un colpo a lui ? ...
già ci sono difficoltà a condurre la barca ... a defibrillare poi ... bah
vedo nel settore lavoro ... chiedete a chiunqe abbia fatto un corso di PS se se la sente di fare un'endovena ... figuriamoci altro
Citazione:magosebino ha scritto:
domanda , che può sembrare sciocca man non lo è ...
caso maggiormente diffuso :
l'armatore è la persona più preparata a bordo timona è ha un minimo equipaggio di amici ...
gli piglia un colpo a lui ? ...
già ci sono difficoltà a condurre la barca ... a defibrillare poi ... bah
vedo nel settore lavoro ... chiedete a chiunqe abbia fatto un corso di PS se se la sente di fare un'endovena ... figuriamoci altro
Prima di partire spieghi agli ospiti che in caso di malore con perdita di conoscenza devono:
chiamate il CIRM (i numeri di telefono e le procedure di chiamata radio devono essere in vista vicino all'apparato.
la medical bag si trova nel ... ed è facilmente individuabile perchè all'esterno dell'armadio gavone stipetto ho posizionato l'adesivo con la croce
A bordo esiste un defibrillatore automatico che nel caso non richiede nessuna conoscenza particolare basta posizionare gli elettroodi come illustrato chiaramente all'esterno della bag, naturalmente è meglio farsi guidare dal medico del CIRM.
Esiste un manuale, non cito il nome per problemi di conflitto di interesse, che è stato realizzato con caratteristiche di ergonomia ed utilizzabilità testato con simulazioni di emergenze consultabile da chiunque, anche chi lo vede per la prima volta, anche in situazioni di stress emotivo che in meno di un minuto ti conduce alla identificazione della patoliogia e ti permetee di fornire al medico remoto le informazioni necessarie.
Citazione:Nastro Azzurro ha scritto:
Citazione:magosebino ha scritto:
domanda , che può sembrare sciocca man non lo è ...
caso maggiormente diffuso :
l'armatore è la persona più preparata a bordo timona è ha un minimo equipaggio di amici ...
gli piglia un colpo a lui ? ...
già ci sono difficoltà a condurre la barca ... a defibrillare poi ... bah
vedo nel settore lavoro ... chiedete a chiunqe abbia fatto un corso di PS se se la sente di fare un'endovena ... figuriamoci altro
Prima di partire spieghi agli ospiti che in caso di malore con perdita di conoscenza devono:
chiamate il CIRM (i numeri di telefono e le procedure di chiamata radio devono essere in vista vicino all'apparato.
la medical bag si trova nel ... ed è facilmente individuabile perchè all'esterno dell'armadio gavone stipetto ho posizionato l'adesivo con la croce
A bordo esiste un defibrillatore automatico che nel caso non richiede nessuna conoscenza particolare basta posizionare gli elettroodi come illustrato chiaramente all'esterno della bag, naturalmente è meglio farsi guidare dal medico del CIRM.
Esiste un manuale, non cito il nome per problemi di conflitto di interesse, che è stato realizzato con caratteristiche di ergonomia ed utilizzabilità testato con simulazioni di emergenze consultabile da chiunque, anche chi lo vede per la prima volta, anche in situazioni di stress emotivo che in meno di un minuto ti conduce alla identificazione della patoliogia e ti permetee di fornire al medico remoto le informazioni necessarie.
poi gli spieghi come si usa la zattera, dove sono i giubbotti di salvataggio e le altre dotazioni di sicurezza, gli ricordi che in caso di abbandono della barca devono imbarcare sulla zattera acqua, coperte, la Grand bag, gli spieghi come funziona il GPS portatile ed alla fine e' ora di rientrare ed e' finita la gita in barca
Scusate non ho resistito
, ci vado da solo senza che mi diciate nulla
Comunque non trovo che sia una attrezzatura da tenere a bordo alla portata di tutti ... forse solo se uno decide d'intraprendere una lunga navigazione oceanica (non in solitorio
) potrebbe trovare una sua giustificazione. Le responsabilita' in caso di uso improprio possono essere pesanti ... e' bene pensarci.
Citazione:NoLe ha scritto:
poi gli spieghi come si usa la zattera, dove sono i giubbotti di salvataggio e le altre dotazioni di sicurezza, gli ricordi che in caso di abbandono della barca devono imbarcare sulla zattera acqua, coperte, la Grand bag, gli spieghi come funziona il GPS portatile ed alla fine e' ora di rientrare ed e' finita la gita in barca
Scusate non ho resistito , ci vado da solo senza che mi diciate nulla
Comunque non trovo che sia una attrezzatura da tenere a bordo alla portata di tutti ... forse solo se uno decide d'intraprendere una lunga navigazione oceanica (non in solitorio ) potrebbe trovare una sua giustificazione. Le responsabilita' in caso di uso improprio possono essere pesanti ... e' bene pensarci.
A parte che, sì io faccio sempre prima di partire con chi non è mai stato in barca con me un briefing su dove si trovano le dotazioni come vanno indossati in giubbetti come ci si lega come si deve aprire la zattera dove sono i coltelli di intercettazione delle batterie dove si trovano gli estintori e come si effettua una chiamata radio di emergenza, spiego dove si trova la med bag il manuale di primo soccorsoe il defibrillatore, se è imbarcato, come si usano i cessi e cosa è meglio evitare di fare a bordo.
Quelli che sono stati in barca con me possono testimoniarlo, se lo prepari per tempo creandoti una chek list e lo fai con responsabilità e organizzi la barca in modo razionale ed intelligente in una mezzoretta hai fatto tutto, se non hai voglia di impegnarti ad trovare le soluzioni per questo esistono dei corsi che ti aiutano a farlo, e sono soldi ben spesi.
Sull'uso improprio e sulle responsabilità, magari leggiti gli interventi, scusa non ho resistito
C'era stata in passato una bella discussione sull'argomento, che non riesco piu' a trovare, sulle responsabilita' derivanti dall'uso improprio del defribillatore c'e' da chiedersi come mai alcuni modelli (perdonami Nastro non sono aggiornato al riguardo, quindi non so se sia su tutti) prevedono la registrazione audio di quanto avviene intorno alla persona sulla quale si interviene con l'apparecchiatura.
La cosa mi lascia pensare su possibili conseguenze a carico di chi interviene se non e' personale medico o paramedico appositamente formato al riguardo.
Se ti e' possibile Nastro Azzuro, puoi chiarmi quest'aspetto, grazie.
Prima stavo scherzando, l'argomento e' interessante, volevo sdrammatizare la discussione, perdonatemi
Citazione:Nastro Azzurro ha scritto:
Citazione:NoLe ha scritto:
poi gli spieghi come si usa la zattera, dove sono i giubbotti di salvataggio e le altre dotazioni di sicurezza, gli ricordi che in caso di abbandono della barca devono imbarcare sulla zattera acqua, coperte, la Grand bag, gli spieghi come funziona il GPS portatile ed alla fine e' ora di rientrare ed e' finita la gita in barca
Scusate non ho resistito , ci vado da solo senza che mi diciate nulla
Comunque non trovo che sia una attrezzatura da tenere a bordo alla portata di tutti ... forse solo se uno decide d'intraprendere una lunga navigazione oceanica (non in solitorio ) potrebbe trovare una sua giustificazione. Le responsabilita' in caso di uso improprio possono essere pesanti ... e' bene pensarci.
A parte che, sì io faccio sempre prima di partire con chi non è mai stato in barca con me un briefing su dove si trovano le dotazioni come vanno indossati in giubbetti come ci si lega come si deve aprire la zattera dove sono i coltelli di intercettazione delle batterie dove si trovano gli estintori e come si effettua una chiamata radio di emergenza, spiego dove si trova la med bag il manuale di primo soccorsoe il defibrillatore, se è imbarcato, come si usano i cessi e cosa è meglio evitare di fare a bordo.
Quelli che sono stati in barca con me possono testimoniarlo, se lo prepari per tempo creandoti una chek list e lo fai con responsabilità e organizzi la barca in modo razionale ed intelligente in una mezzoretta hai fatto tutto, se non hai voglia di impegnarti ad trovare le soluzioni per questo esistono dei corsi che ti aiutano a farlo, e sono soldi ben spesi.
Sull'uso improprio e sulle responsabilità, magari leggiti gli interventi, scusa non ho resistito
Quoto in toto! In febbraio ho fatto un corso che credo sia lo stesso di cui parli tu, tenuto da U.V. e lo consiglierei a tutti!
Nel caso dei defibrillatori automatici non essendo richiesto nessun intervento da parte di chi lo applica la responsabilità è del costruttore il DEA rileva i parametri vitali e agisce automaticamente. occorre naturalmente aver effettuato un corso bdls (durata 3 ore mi pare)
Cerco la documentazione sullo scarico di responsabilità
Il nostro consiglio è comunque di contattare sempre il CIRM per qualsiasi cosa, in questo caso poi sarà il medico di telemedicina, ad assumersi le responsabilità di quanto viene detto di fare, in questo caso l'uso del defibrillatore viene indicato dal medico.
Credo che tu abbia un'idea del DEA in barca così come io di una stampante in casa.
Io credo di fare l'editore, tu di fare il medico.
I'm sorry, I think so.
mi sembra tu faccia un po' di confusione,
L'editore non stampa si rivolge al tipografo
E lo skipper responsabile non si improvvisa medico chiama il CIRM e si dota degli strumenti adeguati
A parte tutto, da operatore, non sono convinto dell' assenza di rischi di usare il defibrillatore in una barca magari bagnata da acqua salata conduttrice ... in mani non esperte.
Citazione:Giada0959 ha scritto:
A parte tutto, da operatore, non sono convinto dell' assenza di rischi di usare il defibrillatore in una barca magari bagnata da acqua salata conduttrice ... in mani non esperte.
è la prima cosa che insegnano al corso BLSD: luogo sicuro
E tutto molto bello ed interessante ma rimane il fatto che i conti si fanno in quei fatidici 4 minuti.....recupero dell'infortunato, valutazione del problema (visto che io che non sono medico, diagnosi non ne posso fare perché non in grado), sistemazione in maniera sicura per l'inforunato e per gli altri, chiamata al CIRM, spiegazione del problema, diagnosi remota (in questo caso fatta da un medico), individuazione del defibrillatore, applicazione dello stesso al malcapitato, e se il mostro tecnologico lo reputa automaticamente opportuno, scarica (una o più di una)....e dopo....come dice il cinese....avanti il plossimo che il plimo si é lotto...
Concordo pienamente che la coscenza é appagata dal fatto che abbiamo fatto tutto quello che era possibile in quelle circostanze indipendentemente dall'esito finale dell'emergenza.
P.s. ovviamente il tempo sarà bellissimo, con equipaggio espertissimo a prendere i propri ruoli come in una nave della marina reale e magari di giorno così ci si vede meglio.
Ma voi in casa avete un defibrillatore? Nella scuola dei vostri figli c'è?
Citazione:magicvela ha scritto:
E tutto molto bello ed interessante ma rimane il fatto che i conti si fanno in quei fatidici 4 minuti.....recupero dell'infortunato, valutazione del problema (visto che io che non sono medico, diagnosi non ne posso fare perché non in grado), sistemazione in maniera sicura per l'inforunato e per gli altri, chiamata al CIRM, spiegazione del problema, diagnosi remota (in questo caso fatta da un medico), individuazione del defibrillatore, applicazione dello stesso al malcapitato, e se il mostro tecnologico lo reputa automaticamente opportuno, scarica (una o più di una)....e dopo....come dice il cinese....avanti il plossimo che il plimo si é lotto...
Concordo pienamente che la coscenza é appagata dal fatto che abbiamo fatto tutto quello che era possibile in quelle circostanze indipendentemente dall'esito finale dell'emergenza.
P.s. ovviamente il tempo sarà bellissimo, con equipaggio espertissimo a prendere i propri ruoli come in una nave della marina reale e magari di giorno così ci si vede meglio.
'è stato male ed è morto'
'poverino, e voi cosa avete fatto'
'gli abbiamo spiegato che era statisticamente improbabile che l'attacco di cuore gli venisse proprio in barca'
'quando è spirato sembrava convinto'
Citazione:Edolo ha scritto:
Ma voi in casa avete un defibrillatore? Nella scuola dei vostri figli c'è?
a casa abbiamo il telefono è il 118 interviene piuttosto rapidamente se uno si sente male può iniziare a chiamarlo prima dell'attacco.
A scuola dovrebbe esserci ma data la situazione delle nostre strutture scolastiche non so. ma anche li hanno il telefono, è anche vero che purtroppo con i giovani gli eventi cardiaci siano anche molto più letali che nelle persone più anziane.