(11-03-2015 23:47)Nanook Ha scritto: [ -> ]ok mckewoy ... questo l'ho capito,
ma se si rompe, anche avvisandoti, ma molto prima???
si rompe anche quella zincata.
sarebbe da conoscere quanto tira il vento di 50nodi sull'ancoraggio di una barca larga 3 metri.
io dico 500kg ma non starò certo a misurarli.
avrò trovato da un pezzo un ridosso oppure starò in porto in una di quelle trattorie gajarde
Nel sito di Cox che aveva indicato Rob c'era la formula.
(23-09-2012 22:03)turi Ha scritto: [ -> ]sono sempre più convinto che conviene mettere una cimetta tra l'ancora e la catena ... non si sa mai.
infatti io così ho fatto, non mi fido....una bella cimenta in dyneema da 6
quella rottura e' l' effetto di un angolo di lavoro sbagliato, come se fosse stato aperto col piede di porco.
il vantaggio dei grilli e' solo che non hanno le misure caratteristiche per generare un momento, sulla qualita non ci entrerei volentieri ho visto grilli rotti di tutte le marche e fattezze, e la cima che dice testacuore la metto dalla prima volta che ho visto lavorare quei "cosi" quando l' ancora arriva sul musone, (se ne e' rotto uno pure a me) escluderei che quella rottura avvenga mentre l' ancora lavora... ma cimetta per cimetta tanto vale che possa resistere al carico di lavoro della catena.
all' ormeggio specie se il vento viene da terra il gradiente e' importante, la testa d' albero misura una velocita che ha poco a che vedere con quella che vedono le superfici importanti della barca, con 50 nodi sul 31.7 con la vela da ormeggio ho misurato 90 kg di tiro, con 80 non ho misurato, ho spedato subito.
se si lascia che la barca brandeggi e-o peggio se si ormeggia in zone con l' onda la possibilita di spedare e' alta anche con 30.
(12-03-2015 02:05)lfabio Ha scritto: [ -> ]Nel sito di Cox che aveva indicato Rob c'era la formula.
come ebbi occasione di dire, quello che interessa per valutare il tiro sull'ancora causato dal vento non sono peso ( a quello ci pensa Archimede ) oppure lunghezza della barca. serve la superficie offerta e sulla quale il vento spinge: la larghezza.
che è correlata in buona approssimazione alla lunghezza ma mai al peso. dubito molto delle formule che trovo in giro anche perchè i kg di tiro sono un valore esponenziale e non lineare.
ricordo bene i numeri che ho metabolizzato. 3metri ( che sarebbero 9 metri di lunghezza ) 50nodi = 500kg
magari con 3,5 metri i 500kg li raggiungi a 40nodi, più di quello che ti assicura il produttore di ancore
credo
Ma che vuoi tutto sbagliatlo, quello che conta è il disloccamento della barca.
Es: ancoriomo un pollone di plastica di 6 m. di diametro del peso di 50 kg. pensi che serva la stessa linea di ancoraggio di una barca di 20 m. per 6 di larg. del peso di 35 ton?
Ancorarsi è un'opppppppinione.
Mi sento completamente d'accordo con Bullo.
Infatti le tabelle dei produttori o venditori di ancore riportano due misure, la lunghezza della barca (che sottoindende più o meno la larghezza) e il dislocamento.
Quando la barca brandeggia oppure subisce una raffica che la fa arretrare mettendo in tensione il calumo la barca assume una energia cinetica correlata al proprio peso e alla velocità con cui arretra. La velocità lavora al quadrato ma il peso conta, eccome.
Da profano della fisica, la vedo così.
(12-03-2015 14:23)bullo Ha scritto: [ -> ]Ma che vuoi tutto sbagliatlo, quello che conta è il disloccamento della barca.
Es: ancoriomo un pollone di plastica di 6 m. di diametro del peso di 50 kg. pensi che serva la stessa linea di ancoraggio di una barca di 20 m. per 6 di larg. del peso di 35 ton?
Ancorarsi è un'opppppppinione.
oh, yes. a superficie uguale corrisponde tiro uguale.
se poi parli di brandeggio e di fine-corsa entra in gioco la massa.
per questo si ammortizza
credo
La formula del signore - che tiene di conto la LOA, contando su fattori di forma 'normali per barche moderne', diciamo che pare sia stata ben comprovata.
Citazione:So far as the loadings on anchor rodes are concerned, there is enormous variation of advice, dependent upon the safety and other factors included in the figures. I wrote a detailed response to a similar question for YM in 2008 (see YM Any questions). In my view one of the better ones is that proposed by Professor John Knox, inventor of the Anchorwatch, whose theoretical equation is backed up by measured values. His equation is:
Force (in kg force) = (1/500) x (LOA in metres squared) x (wind speed in knots squared).
Da
http://coxengineering.sharepoint.com/Pag...tions.aspx a fondo pagina.
(12-03-2015 14:46)mckewoy Ha scritto: [ -> ] (12-03-2015 14:23)bullo Ha scritto: [ -> ]Ma che vuoi tutto sbagliatlo, quello che conta è il disloccamento della barca.
Es: ancoriomo un pollone di plastica di 6 m. di diametro del peso di 50 kg. pensi che serva la stessa linea di ancoraggio di una barca di 20 m. per 6 di larg. del peso di 35 ton?
Ancorarsi è un'opppppppinione.
oh, yes. a superficie uguale corrisponde tiro uguale.
se poi parli di brandeggio e di fine-corsa entra in gioco la massa.
per questo si ammortizza
credo
lo credo pur io.. ma piu che crederlo l'ho provato e l'ho misurato.
l' elasticita del calumo serve ad assorbire l' energia cinetica della barca che brandeggia.. io ho letto con 50 nodi sul log piu di 5 nodi.. per fermarci un barchino di quasi 4 tonnellate solo con la forza non ci fai nulla ci vuole anche l' elasticita.