I Forum di Amici della Vela

Versione completa: strategia in pillole!
Al momento stai visualizzando i contenuti in una versione ridotta. Visualizza la versione completa e formattata.
Pagine: 1 2 3 4
ieri regata nel golfo di salerno.
Vento in superficie assente. Vento sinottico (visto attraverso le nuvole sopra le montagne) da ovest che si scontrava con la costa a circa 45°, quindi si creava divergenza e, quindi, il cosiddetto effetto "cavatappi", che generando un abbassamento della pressione proprio sotto costa, avrebbe dovuto favorire l'instaurarsi della termica.
C'erano nuvole basse al largo ad indicare che lì c'era una bassa pressione; c'era una leggera foschia dovuta ad una, credo, forte stabilità d'aria. Era tutto perfetto tranne questo ultimo dettaglio descritto: la stablità d'aria.
Era tutto perfetto, come descritto qui: http://www.sailingworld.com/how-to/four-...e-diagrams
Alle 13.30, dopo 3 ore di attesa, la regata è stata annullata, mentre io avrei scommesso la barca che non ho più che da lì a breve sarebbe uscito il vento.
Sono tornato a casa, alle 15 mi sono affacciato per avere conferma del vento uscito....ma il vento non era uscito.
Cosa ha rovinato tutto? credo la stabilità d'aria e quella fastidiosa foschia che invece di scomparire è aumentata andando a coprire il sole a tratti. Quando il sole usciva il vento iniziava ad alzarsi sui 4 nodi....ma poi il sole veniva coperto da una uno strato sottile di nuvole e tutto crollava. E così è andata fin quando, verso le 13, dopo l'ultimo loop, il sole si sarà stufato e non c'è stato più verso di far uscire il vento!
Io dopo libri e libri (anche quello che ha Testa e Cuore, molto bello ma mattonissimo!) ho deciso di organizzare un corso meteo al mio Club con un bravo meteorologo-stratega!

abbiamo inziato sabato e finiremo, con calma, a settembre... speriamo di capirci qualcosa!!!

Buon vento a tutti!
io sul discorso divergenza-convergenza ci starei a perdere un po piu di tempo a capire.
l' angolo rispetto alla costa conta ma solo rispetto alla termica che la costa puo generare.
quelle nuvolette fuori fanno pensare a una inversione termica, se cosi fosse.. la termica non nasce e cosi la divergenza.. che in ogni caso andrebbe a limitare l' intensita del vento.
quanto alla instabilita.. ho sempre pensato che sia una scusa dei metereologi a giustificare quando non ci "chiappano" quel sole che esce e genera 4 nodi.. temperatura a terra e dell' acqua le hai verificate? il mare e' ancora bello calduccio.. ci sta che la termica vada da terra verso il largo se la terra e' fredda o se c'e' una inversione termica.
l' inversione.. e' quando lo strato non si raffredda salendo come nelle trasformazioni adiabatiche ma il contrario.. come dire salendo l' aria si riscalda.. e cio spiegherebbe pure la foschia.. e viceversa.
Mi occupo di meteorologia da molti anni, ma ho sempre netta la sensazione che essa spieghi i fenomeni, molto meglio, quando si sono già verificati; a buon intenditor...
occhio che la divergenza favorisce l'instaurarsi della termica
Non ho capito nulla sulla divergenza e la convergenza.
Ho constatato che la brezza di mare si instaura quando la terra si surriscalda e compaiono le nubi, cumuli, nell'entroterra e sulle alture.
Può succedere che l'arrivo della brezza di mare sia annunciato da dei nembi bianchi il vento cambia quando li hai sopra la testa, poi svaniscono subito quando arrivano sulla terra.
Ho constatato per esempio in primavera estate a Venezia che il vento di bora N/E nelle ore più calde gira ad est.
Maaaaaa la divergenza. ....consuma la gomma internamente o esternamente?
E la convergenza scalda la gomma più o meno della divergenza?

A parte gli scherzi sarà perché vengo dalla vecchia scuola, anche se di libri ed articoli anche stranieri ne ho letti, ma le cose più belle sono venute quando i venti e le variazioni mi venivano dal occhi dal naso dagli orecchi e dagli odori.....quando mi sono messo a confrontarmi con i testi.....alla fine era già tardi. Ma sicuramente una mente più analitica e scientifica risolverà in maniera più giusta
bullo..e' solo linguaggio:
se la brezza va da mare a terra e il vento in alto va da da terra al mare si chiama divergenza, il vento e' meno dell' attesa, se i due vettori vento, quello da termica e quello geostrofico convergono insomma una parte del vettore direzione e' in comune si ha la convergenza.
in genere i metereologi amano ragionare con la direzione della costa, solo perche in generale quella direzione e' normale alla termica.. in realta basta che l' entroterra sia "particolare", le apuane di viareggio, la tolfa di riva di traiano, un arcipelago con le isole vicine.. ecco che ragionare in termini di convergenza relativa alla costa diventa insignificante, devi capire la direzione della termica e se.. non conosci la situazione locale, meglio affidarsi alle filastrocche, ovvero capire cosa succede da quello che fa la prua della barca. questo modo di guardare le cose in regata e' molto importante, se vedi barche su mere opposte entrare in uno scarso.. inutile che insisti con la tua rotta.. pure se non avverti rotazioni del vento.
sul libro la divergenza e convergenza la spiega diversamente (vedi foto che ho postato) e si hanno soprattutto quando il vento è quasi parallelo alla costa (e proviene dal mare).
In pratica, poichè il vento sulla costa ruota a sinistra, quando il vento da mare (guardando la costa) viene da destra, in prossimità della costa si ottiene una accelerazione del vento perchè confluiscono i 2 flussi da terra e da mare con angoli appunto convergenti. Viceversa, da sinistra i flussi divergeranno (sulla costa il vento viene deviato verso l'interno ed in mare verso il largo), ottenendo così una decelerazione.
quando il vento e' quasi parallelo alla costa i due vettori velocita danno il massimo sia come rotazione che come intensita.
volevo solo precisare che non e' la costa in se che genera l' effetto ma la termica.
quando la termica non c'e' o ha direzione inversa.. gli effetti cambiano parecchio.
volevo solo rimarcare che nel merito di convergenza e divergenza si gioca col vento, poi la costa di effetti anche altri.. quelli che ho iniziato a puntualizzare in questo 3d... ma quello non lo trovi nei libri, forse proprio il vortice di karman ne e' un esempio... e' l' effetto che ti aspetteresti di vedere di una randa che stramba a intervallo regolare.
quello che volevo dire e' che anche la costa si puo comportare come una vela al vento.. cosi trovi un buono dietro ad una barca che passa avanti sulle mure opposte o.. sottovento se sei davanti.. e su questo il capanne e' un maestro, rinforza rinforza e poi.. finisci sotto la copertura e ci passi un po di orette mentre a poche centinaia di metri le barche partono in straorza che sembrano pagate.
Scusate ragazzi, permettetemi di darvi un consiglio, che viene dalla mia ( poca) esperienza.
Leggete, leggete, leggete, capite, di convergenza e divergenza ( è solo un esempio naturalmente), ma poi guardatevi intorno, " leggete il mare, il vento, le nubi, gli aerei, confrontateli con le varie situazioni e ricordatevi questi segnali, perchè questo è immediato e naturale.
(09-02-2016 22:38)ganzuria069 Ha scritto: [ -> ]Scusate ragazzi, permettetemi di darvi un consiglio, che viene dalla mia ( poca) esperienza.
Leggete, leggete, leggete, capite, di convergenza e divergenza ( è solo un esempio naturalmente), ma poi guardatevi intorno, " leggete il mare, il vento, le nubi, gli aerei, confrontateli con le varie situazioni e ricordatevi questi segnali, perchè questo è immediato e naturale.

paura che a forza di libri.. ti passino sottovento?Smiley4
(09-02-2016 22:59)ZK Ha scritto: [ -> ]
(09-02-2016 22:38)ganzuria069 Ha scritto: [ -> ]Scusate ragazzi, permettetemi di darvi un consiglio, che viene dalla mia ( poca) esperienza.
Leggete, leggete, leggete, capite, di convergenza e divergenza ( è solo un esempio naturalmente), ma poi guardatevi intorno, " leggete il mare, il vento, le nubi, gli aerei, confrontateli con le varie situazioni e ricordatevi questi segnali, perchè questo è immediato e naturale.

paura che a forza di libri.. ti passino sottovento?Smiley4

dai dai dai, leggi meno, scendi dalla cattedra professoreSmiley30Smiley307070 e guardati di più intorno....lo capisco...ultimamente sei abituato a guardare avanti per vedere gli avversariArrowArrowArrow....però almeno tu hai degli avversari da guardare. 21:21:Io guardo una barca sulla sella.22
io penso che potreste intervenire in modo serio, possibile che ti riesce solo referenziarti? nulla da dire neanche una filastrocca o una regola.. solo istinto non "insegnabile"!
guardare intorno quel che succede, aerei, navi...serve a capire John quasi posto cosa accade nell' immediato ma Bob ti consente di prevedere il futuro o leggere cosa sta accadendo altrove.
gli odori poi....fantastica questa Big Grin
(09-02-2016 23:54)TestaCuore Ha scritto: [ -> ]guardare intorno quel che succede, aerei, navi...serve a capire John quasi posto cosa accade nell' immediato ma Bob ti consente di prevedere il futuro o leggere cosa sta accadendo altrove.
gli odori poi....fantastica questa Big Grin


Mica da scherzarci....passa vicino a certe coste e senti degli odori che ti dicono esattamente da dove viene il vento.
Sono state affermate molte cose. Rispetto le opinioni di tutti (e mi aspetto lo stesso per le mie). L'attrito, ripeto, gioca un ruolo fondamentale nella circolazione locale. Vento parallelo alla costa che ci viene di fronte provoca un rinforzo proprio grazie all'attrito che essendo una forza esattamente opposta a quella di Coriolis ne provoca la deviazione a sinistra. Il tutto è facilmente verificabile con una bella risultante vettoriale. Chiaramente, proprio perchè trattasi di circolazione a livello locale, entra in ballo il c.d. effetto "sasso nello stagno"; cioè l'influenza di altri fattori, anche minimi, che altrimenti, in un circolazione a livello sinottico non avrebbero grandi refluenze.
La brezza certamente è fortemente condizionata da molti fattori: dalla eventuale circolazione sinottica (contraria o a favore), al tipo di orografia, alla composizione dei suoli (che può generare un diverso grado di irraggiamento).
Tanto per fare un piccolo esempio, nella costa nord della Sicilia, a partire dal golfo di Palermo fino a Capo San Vito, troviamo diversi tipi di brezza, ancorchè questa sempre orientata da NE. Si va da quella leggera del Golfo di Palermo, 6-7 nodi con rinforzi catabatici sotto capo Mongerbino, alla mollana fra Sferracavallo e Isola delle femmine (costa alta con falesie), quindi aumenta via via che si entra nel Golfo di Castellammare può arrivare anche ad oltre 20 nodi!. Qui subentra però un altro fatttore: specie d'estate si innesca in Val di Mazara una una depressione causata dall'enorme calore al suolo; depressione che girando in senso antiorario "tira" aria dal mare amplificando l'effetto della brezza. Segno distintivo il formarsi di un grande cumulonembo a partire dalle ore centrali della giornata proprio nell'entroterra fra Balestrate e Castellammare.
Talvolta, nel Golfo di Palermo, in presenza di forte vento sinottico dai quadranti meridionali, anche in giornata assolata, si assiste al c.d. balletto della brezza; la lotta fra due tipi di vento, uno dal mare (la brezza) e quello da terra. Si generano zone di di mollana e oscillazioni del vento anche di 90 gradi dovute, queste, alle montagne che circondano la città e che provocano, oltre ad un effetto catabatico (di caduta) anche una deviazione a sinistra...
Buon vento!
"Vento parallelo alla costa che ci viene di fronte provoca un rinforzo proprio grazie all'attrito ..."
cosa intendi?
(10-02-2016 10:20)TestaCuore Ha scritto: [ -> ]"Vento parallelo alla costa che ci viene di fronte provoca un rinforzo proprio grazie all'attrito ..."
cosa intendi?

Come puoi notare il vento a terra subisce una rotazione a sx per l'attrito e converge con quello sul mare che meno sente questo effetto.
si, lo so, solo che non era chairo quel che avevi scritto, perchè con "di fronte" poteva significare anche che viene da sinistra guardando la costa...ed in tal caso sarebbe divergente
Pagine: 1 2 3 4
URL di riferimento