Ritorno (dopo lunga lettura dei documenti ITU) su queste parole :
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....Parla di periodo di ascolto (se vuoi chiamarlo silenzio come fa l'ITU nel 1420 mi sta bene) per gli adetti dell'MMS cioè stazioni (a terra e in nave) degli addetti all'ascolto e trasmissione delle emergenze.
Mi spiego:
queste sono stazioni che trasmettono notizie meteo, securitè, avvisi ai naviganti e così via; e in quel periodo devono sospendere (se in corso) le trasmissioni per ascoltare eventuali messaggi d'emergenza, ma loro e solo loro, sull'articolo non ci sono dubbi! ....
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E osservo che in un altro articolo riferendosi allo stesso argomento (non riporto cio' che e' gia' stato scritto) e alle stazioni su nave (non le costiere quindi) dicono:
52.244 3) Ship stations should, where practicable, maintain watch on 156.8 MHz when within the service area of a coast station providing international maritime mobile radiotelephone service in the band 156-174 MHz. Ship stations fitted only with VHF radiotelephone equipment operating in the authorized bands between 156 MHz and 174 MHz should maintain
watch on 156.8 MHz when at sea.
e la frequenza indicata e' proprio quella del canale 16, ovviamente dicono 'quando praticabile' perche' se la stazione e' impegnata su altro canale non lo puo' fare.
Venendo alla responsabilita' per gli operatori radio non c'e' alcuna differenza fra professionali e diportisti perche' si definisce anche che, per basse potenze e apparati semplici, ciascun governo puo' decidere il tipo e le condizioni di ottenimento di tale certificato :
903 (2) For ship radiotelephone stations where the peak envelope power of the transmitter does not exceed 400 watts and for aircraft radiotelephone stations operating on frequencies allocated exclusively to the aeronautical mobile service, each administration may itself fix the conditions for obtaining a restricted radiotelephone operator's certificate, provided that the operation of the transmitter requires only the use of simple external switching devices, excluding all manual adjustment of frequency determining elements, and that the stability of the frequencies is maintained by the transmitter itself within the limits of tolerance specified in Appendix 3. However, in fixing the conditions, administrations shall ensure that the operator
has an adequate knowledge of radiotelephone operation and procedure particularly as far as distress, urgency and safety are
concerned. This in no way contravenes the provisions of No. 906.
Venendo quindi al nostro Paese constatiamo che, in conseguenza di un concetto cosi' espresso, e' chiaramente compreso anche il caso del semplice 'Certificato limitato di radiotelefonista per navi' rilasciato in Italia dove il richiedente nel modulo di richiesta (
http://www.mincomisplazio.it/Modulistica...20RTF.pdf) dichiara di:
'possedere le conoscenze pratiche e generali e le attitudini richieste dal Regolamento Internazionale delle Radiocomunicazioni contenuto nell’estratto facente parte del D.M. del 10/08/65, pubblicato sulla G.U. n. 228 del 10/09/65'
dichiarazione fatta in ottemperanza al D.M. 21 nov. 1956 (facente riferimento alle regole internazionali) che definendo i titoli necessari per operare con apparati di bassa potenza non DSC recita:
Art. 2-bis. Per l'uso degli apparati radiotelefonici installati a bordo delle navi di stazza lorda inferiore alle 150 T., purché la potenza dell'apparato non superi i 50 Watts o non si tratti di impianto radiotelefonico rispondente ai requisiti prescritti dalla sezione XIII del D.M 22 novembre 1954, il certificato limitato di radiotelefonista di cui all'art. 1 del presente decreto può essere conseguito anche senza il sostenimento dell.esame di cui all.art. 2, purché l'aspirante dichiari di possedere le conoscenze, pratiche e generali e le attitudini richieste dal Regolamento internazionale delle radiocomunicazioni il cui contenuto è riprodotto per estratto nell'allegato 1 del presente decreto (1).
L'impegno al rispetto dei famosi 3 minuti non e' quindi limitato alle stazioni costiere e non c'e' nemmeno distinzione (se non per i limiti di potenza e tipo degli apparati utilizzabili) fra professionisti e diportisti i quali, in quanto operatori a tutti gli effetti pur non avendo sostenuto esame, sono soggetti al rispetto delle stesse regole.
Siamo quindi nel campo dove non solo si ritiene esista una buona tradizione ma e' presente anche una buona regola.