Citazione:IanSolo ha scritto:
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Ragazzi non fate confusione con i rendimenti !
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Esatto !!! Quel 46% e' il rendimento a partire dall'energia teorica totale del combustibile utilizzato (sui grandi impianti a quel dato ci si riferisce normalmente) non di quella (sempre teorica) effettivamente ottenibile nelle migliori condizioni. Per le nostre valutazioni non ci possiamo basare sulla totale (non sarebbe verosimile) ma ci possiamo solo basare sulla seconda ed e' questo, ad esempio, che fanno gli strumenti dei tecnici di controllo delle caldaie di riscaldamento quando scrivono nel loro referto che il rendimento e' del 90% o altro valore apparentemente inverosimilmente alto considerato che quasi il 30% del calore generato se ne va nel camino ed una restante parte nei tubi per trasportare il calore nel punto di utilizzo (questo vale anche per i vari Webasto, Ebersparcher, Mikuni, Primus, Wallas, Dickinson e simili). Basandosi su questo secondo modo di calcolare si trova che una rete elettrica ha un rendimento migliore di qualsiasi piccolo generatore locale, se cosi' non fosse non riuscirebbero a vendere l'energia elettrica a prezzi alti si ma evidentemente competitivi con altre fonti di generazione locale. E' comunque un'osservazione che ci porta fuori tema, chi vuole approfondire faccia una ricerca accurata e trovera' le sue conferme.
IanSolo,
Apprezzo molto i tuoi interventi sull'elettronica, della quale non ho molta esperienza, ma sulla termotecnica e l'energetica hai le idee un po' confuse... e per fugare ogni dubbio ti dico che ne parlo con cognizione di causa.
Il rendimento medio del SEN (Sistema Elettrico Nazionale) è calcolato intorno al 46% tenendo conto anche delle fonti rinnovabili (idroelettrico, biomasse, termovalorizzatori, fotovoltaico, etc.).
Questo vuol dire che in media per ogni kWh elettrico prodotto consumo circa 2,18 kWh di energia primaria; se facessi il confronto considerando solamente la termoelettrica senza le rinnovabili saliremmo sopra i 2,5 kWh(th)/kWh(e).
Il rendimento utile di una caldaia a combustione (non a condensazione) di media efficienza a pieno carico è intorno al 90-92% sul potere calorifico inferiore (PCI), il rendimento di una resistenza elettrica è intorno al 98-99%, ma utilizza appunto energia elettrica.
Trasformando tutto in gasolio, ad esempio, la mia resistenza produce 0.99 kWh(th) utilizzando 2,18 kWh(th), per cui per 1 kWh(th) utile al riscaldamento utilizza 2,20 kWh di combustibile; una caldaia a gasolio per lo stesso kWh(th) utile utilizza circa 1.11 kWh di combustibile: Se consideriamo le inefficienze di quando la caldaia lavora a regime intermedio (non a pieno carico) arriviamo al massimo a 1,3-1,4 kWh di combustibile, sempre molto meno dei 2,2 con la resistenza.
Nel caso del Webasto è anche meglio, perchè abbiamo scambio diretto combustibile-aria e non combustibile-acqua-aria. Non per nulla le norme sul risparmio energetico in pratica non consentono l'uso dei riscaldamenti a resistenza, che comunque, anche se fossero consentiti, sarebbero antieconomici: con le tariffe attuali, in Italia scaldare una casa con le resistenze costerebbe il triplo che con il gas.
Se però abiti in Francia e prendi l'elettricità dalle centrali nucleari è tutta un'altra storia...
Se vuoi approfondire possiamo parlarne con più calma, anche in separata sede.
BV,
Casper