Antongiulio, quoto il tuo commento:
'Stai facendo esattamente il contrario;l'abbattuata in solitario si fa' dal pozzetto e non dalla prua a meno che tu non abbia'
Per l'issata non vedo problemi a farla dal pozzetto una volta che tutto e' predisposto per benino a prua e lo spi ben riposto nella sacca.
Per l'ammainata, se fai un giro della scotta al winch l'atrito è sufficiente per non farla scendere, bisognerà fare un pò di forza per tirare giù lo spi ma così non va in acqua.
Qualcuno sul forum parlava di drizza in acqua, mai provato quindi cito soltanto.
Citazione:antongiulio ha scritto:
[br
P.S. per kawua 75 sono le manovre che faccio e sempre in massima sicurezza anche se non è mai troppa . E' per questo che mi sono permesso di intervenire suggerendo le mie esperienze (manovre che sono poi quelle dei Soldini, d'Ali', ecc.) nella discussione perchè andare in solitario è affascinante ma anche altrettanto pericoloso.
premetto che io non ho mai portato lo spi in solitario. In due mi è capitato più volte e da solo vado di gennaker ma penso che la dinamica sia la medesima e quindi ti dico cosa ne penso io in merito a quanto hai scritto:
Issata e ammainata é doveroso il fiocco issato mentre, per quanto riguarda la strambata, la trovo una complicazione inutile in quanto ti devi sempre preoccupare di far passare le scolte davanti all'alto oltre al casino che si crea sia in pozzetto che a prua oltra a pensare ad una vela in più.
Sui barber, non ci trovo nessuna difficoltà ad ammainare da pozzetto. Ci ho pensato e ripensato ma non vi trovo alcuna controindicazione ma cmq non è così fondamentale averli.
Circuito spi interno: scotte e battagliola sono tue e sei libero di farlo ma non mi sentirei di consigliarlo
Tutto qui.
Mi sfugge dove vedi la strambata da pozzetto? Mi sembra che vada anche lui a prua dopo aver stabilizzato lo Spi propro con i barber. E anche lui prima fa' passare la randa, poi il targone
Effettivamente il sui circuito e' interno, ma non penso che si faccia problemi a piegare un candeliere, e poi mi sembra che la scotta sia molto alta.
Per l'issata, correttamente e ci mancherebbe
, bugna in varea prima di issare e scotta quasi a segno.
la strambata la fa dal pozzetto randa a spy e rimane a fil di ruota o quasi ... poi è chiaro che il tangone va murato ma va' a prua solo per quello. Per i candellieri e' lo stesso discorso di quando porti lo spi strallato con circuito esterno o no? Basta fare andature non dico a fil di ruota ma 150 - 170 gradi ed i candelieri sono salvi.
Adesso capisco l'incomprensione. Per me l'abbattuta/strambata è la manovra completa
Ghibli è dal 9 che hai iniziato a strambare a che punto sei? Hai fatto passare la randa, adesso vai a prua e a cambiare di mura il tangone.
La strambata è un'oppppppinione.
Ciao a tutti, dopo 3 stagioni sul figaro Uchuck posso provare a dire la mia.
il 99% delle volte, diversamente da quanto ho letto sopra, io preferisco issare da prua (fuori dal pulpito lo spi reacher, sotto il genoa lo spi runner) e comunque amminare nel tambucio da sottovento. raramente faccio ammainate da sopravento da solo, e solo con vento leggero e strapoggiato.
Per l'abbattuta, metto al gran lasco (tipo apparente a 165/170), cazzo a ferro i due barber, straquadro e lasco molto la scotta spi (ho dei segni per le misure, attenzione a non far andare la bugna libera troppo avanti oltre lo strallo e poi lasco 10 cm di caricabasso.
solo ora esco dal pozzetto, scotta fiocco sulla spalla, scotta spi in mano, stacco tangone dall'albero, incoccio e spingo avanti, sparo il vecchio braccio, via la scotta fiocco e incoccio all'albero. torno in pozzetto, poggio 15 gradi e passo la randa, ecco fatto.
Ho provato col solent a riva e no: sotto i 10 nodi di reale la vela di prua rompe solennemente i maroni, sopra i 10/15 e con ondina ti da quella bella sensazione di sicurezza, ma deve essere un solent a bugna alta e non troppo grande, altrimenti il tangone si ingarra dappertutto.
altre idee/suggerimenti?
(11-10-2013 06:03)bullo Ha scritto: [ -> ]Nel primo filmato quando abbatte la randa tiene il timone in mano e non vedo il pilota.
Io sarei stato anche qualche grado di più all'orza.
Nel filmato di Kermit non molla bene il braccio e deve ritornare in pozzetto a mollarlo.
Stramba a mano, stabilizza lo spi poi inserisce autopilota.
Quella barchetta monta un NKE con centralina da regata, giroscopio, tenuta rotta sul vento reale in grado di processare 30 segnali distinti al secondo. In sostanza ha almeno altri 3/4 di uomo a bordo.
EDIT: OPS non mi so accorto della data
argomento sempre attuale. Nel frattempo ho risolto gennakerisandomi
A me è capitato raramente di strambare in solitaria, ma mooolto spesso di strambare lasciando il timone alle ragazze con le quali uscivo (ora sono sposato
), totalmente a digiuno di vela, chiedendole solo di puntare un punto di riferimento sulla costa, una barca o qualsiasi altra cosa che fosse in fil di ruota.
Dopo aver verificato per qualche minuto che fossero in grado di mantenere la rotta,, partiva la manovra di abbattuta, quindi praticamente come farla in solitario.
Solo che la faccio in maniera diversa dai video, strambo prima il tangone! Sbaglio? io faccio così:
Innanzitutto specifico: Barca 31', tangone a bilancino, no stralletto tra le p..lle, vento ed onda ovviamente ragionevoli, tipicamente il maestralino estivo dai 10 a 15kn
Prima di abbattere mollo entrambi i barber e 20 cm di basso, ricazzo il braccio per quadrare nuovamente il tangone, mollo parecchio la scotta spi , cazzo la randa con il boma a circa 45° rispetto alla mezzeria, trasto al centro e vado velocemente a prua
senza strambare la randa!
Strambo il tangone a bilancino in maniera classica, mi rifiondo in pozzetto, barra del timone tra le gambe, scotta e braccio in mano per far rigonfiare lo spi, colpetto di gamba per dare una puggiatina e la randa passa da sola (grazie al fatto di averla cazzata in precedenza e al poco vento lo fa dolcemente senza bisogno di prendere la mazzetta).
ridò la barra alla tipa di turno, blocco scotte e braccia e rimetto a posto tutte le cosine.
Ha sempre funzionato egregiamente, preferisco fare così perché le volte che ho strambando prima la randa, dato che per mantenere il boma sulle nuove mura bisogna orzare un pò, mi capitava che lo spi, con il tangone dalla stessa parte del boma, sventasse e si incaramellase.
Ricordo con piacere la riuscita di quelle strambate, ma ancora di più la conclusione dell' uscita dopo aver ammainato tutto
(19-10-2014 00:08)ibanez Ha scritto: [ -> ]A me è capitato raramente di strambare in solitaria, ma mooolto spesso di strambare lasciando il timone alle ragazze con le quali uscivo (ora sono sposato ), totalmente a digiuno di vela, chiedendole solo di puntare un punto di riferimento sulla costa, una barca o qualsiasi altra cosa che fosse in fil di ruota.
Dopo aver verificato per qualche minuto che fossero in grado di mantenere la rotta,, partiva la manovra di abbattuta, quindi praticamente come farla in solitario.
Solo che la faccio in maniera diversa dai video, strambo prima il tangone! Sbaglio? io faccio così:
Innanzitutto specifico: Barca 31', tangone a bilancino, no stralletto tra le p..lle, vento ed onda ovviamente ragionevoli, tipicamente il maestralino estivo dai 10 a 15kn
Prima di abbattere mollo entrambi i barber e 20 cm di basso, ricazzo il braccio per quadrare nuovamente il tangone, mollo parecchio la scotta spi , cazzo la randa con il boma a circa 45° rispetto alla mezzeria, trasto al centro e vado velocemente a pruasenza strambare la randa!
Strambo il tangone a bilancino in maniera classica, mi rifiondo in pozzetto, barra del timone tra le gambe, scotta e braccio in mano per far rigonfiare lo spi, colpetto di gamba per dare una puggiatina e la randa passa da sola (grazie al fatto di averla cazzata in precedenza e al poco vento lo fa dolcemente senza bisogno di prendere la mazzetta).
ridò la barra alla tipa di turno, blocco scotte e braccia e rimetto a posto tutte le cosine.
Ha sempre funzionato egregiamente, preferisco fare così perché le volte che ho strambando prima la randa, dato che per mantenere il boma sulle nuove mura bisogna orzare un pò, mi capitava che lo spi, con il tangone dalla stessa parte del boma, sventasse e si incaramellase.
Ricordo con piacere la riuscita di quelle strambate, ma ancora di più la conclusione dell' uscita dopo aver ammainato tutto
Giusto per sfatare il mito che le donne in barca NON SO SOLO ZAVORRA
(19-10-2014 00:08)ibanez Ha scritto: [ -> ]..... le volte che ho strambando prima la randa, dato che per mantenere il boma sulle nuove mura bisogna orzare un pò, mi capitava che lo spi, con il tangone dalla stessa parte del boma, sventasse e si incaramellase.
Riapro questa vecchia discussione (sempre attuale) per confermare che quando strambo prima la randa rischio sempre di far incaramellare lo spi cosa che non mi capita facendolo alla fine. D'altro canto guardando un po' di video in rete noto che i "mostri sacri" strambano la randa indifferentemente all'inzio o fine manovra (piu' spesso all'inizio).
Avete idee o suggerimenti in merito?
Grazie e Buon Pasqua
BornFree
Ti succede perchè non molli la scotta che diventerà braccio fino allo strallo facendo ruotare lo spi davanti alla prua.
ognuno ha il diritto di farsi la strambata come vuole.
io non l' ho mai fatta col figaro, ma col 31.7 l' ho fatta pure con venti sostenuti.. 20, 25 e con un timone automatico che non vale una cippa e senza collegamenti al vento, solo rotta.
ci vuole il doppio circuito, e i barber.
prima si chiudono i barber.
si bloccno le scotte sui vinch in tuga.
si apre il braccio sopravento (ci penso la scotta a tenere li lo spi.
si lasca basso e alto
si stramba la randa
si pigia sul tastino della rotta sul pilota
si va a prua a passare il tangone (il braccio e' in bando)
si torna a poppa e col timone tra le gambe si sistema la regolazione.
non ho il filmino, ai tempi del 31 le telecamerine non c'erano ma l' ho fatta veramente tante volte e viene sempre bene.. specie se c'e' poca onda.
cintura e ombellicale corto direi che sono fondamentali e che le jack siano centrali alla coperta.. che sia impossibile cadere di sotto.
@Bullo: Sono abituato a quadrare lo spi al massimo quindi la scotta (che diventerà braccio) la porto quasi allo strallo.
@ZK: non uso, per ora, le doppie manovre ma comincio a pensare che il mio errore sia la rotta che scelgo per manovrare rispetto al vento.
In entrambi i casi inizio la manovra orzato circa 5° dal fil di ruota. Questa tecnica funziona bene se passo la randa alla fine. Al contrario mi da qualche problema probabilmente devo mettermi gli stessi 5° orzato ma sulle nuove mura.
io direi che a 150-160 anche col vento fresco ci si puo stare se non c'e' tanta onda, se c'e' onda coi timoni automatici da barchini forse e' meglio lasciar perdere che te la ritrovi per cappello.
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fil di ruota (180° spaccati)
autopilota in modalita' vento
alle volte randa cazzata al centro per avere massima pressione e nessuna spiacevole strambata ( specialmente se c'e' un po' di onda)
lascio i carica alto/basso
stacco tangone dall'albero
inverto scotta/braccio
torno in pozzetto
chiaramente tutto cio' con poco vento, e con 2 volte della coda della drizza dello spi intorno al braccio (non si sa' mai), con vento oltre gli 8/10 nemmeno mi azzardo a pensarlo
sbaglio?
La randa al centro chiama la straorza se ci sono 5 nodi di vento va tutto bene con 20 io preferirei che star basse prima di andare a prua, non è' che sono pavido, odio bagnarmi se posso.