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Versione completa: Timonare in poppa (al meglio)
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Citazione:bullo ha scritto:
Il Vs. problema è l'equipaggio. Io vado in barca da solo lego la scotta e vado col TImone, se il vento mi viene più im prua poggio se mi da buono orzo. Il problema è risolto. Con questo sistema ho fatto più di 50.000 ml. con lo spi.Big Grin

A Bullo!
tu sarai pure un ragazzo simpatico.
(fra l'artro a Roma bullo significa na sorta de simpatico coatto che le spara grosse)

Ed io, che sono uno portato a vedere i bicchieri mezzi pieni, che sono un ottimista e anche un amicone voglio pensare che sia proprio così.

Ma, fattelo di da 'n amicone, stai a fa degli interventi proprio fori dar vaso: qui stamo 'a parla de artre cose.

Se ti interessano, ti prego, fa degli interventi coerenti con il tema.

Se no, nun more nessuno: se arivedemo in un prossimo 3d dedicato al cazzareccio dove, puro lì, so all'artezza della situazione.

Con immutata simpatia,

Shabrumi
però, bella discussione! secondo me serve a quelli
bravi per darsi un po' di arie e confondere ulteriormente
le ideee agli altriBig GrinBig GrinBig GrinBig GrinBig Grin
La teoria è certamente quella di Einstein - ci mancherebbe!-
ma poi c'è uno strumento di cui nessuno ha fatto il nome,
forse non è più di moda, soppiantato da velocitekkkk vari?
per scendere bene in poppa conBig Grin vento leggero ci vuole
taaaanto manicoooo! che non si compra, si alleva da piccoli
Big GrinBig GrinBig GrinBig GrinBig GrinBig GrinBig GrinBig Grin
se poi ilvento cresce e c'è onda Occhio nero...
Devo riconoscere che la scelta del bordo a nasometro rispetto
agli strumenti più sofisticati è meno certa, però però, il
senso del vento arriva sempre prima del miglior anemometro,
se lo abbiamo... ma è comodo avere VMG sul display.
Parlando di barche a medio dislocamento mi sembra fondamentale
più mantenere l'abbrivio che cercare arzigogoli sul minimo
variare del vento, tutto il contrario di quel che si fa in deriva
o con le ultime 'performance boats' bruttine ma affascinanti:
leggere e plananti, riottose come cavalli da saltoBacio
Bullo è il mio cogmome. Stavo spiegando come porto lo spi da sempre.
Vi sembra strano. Qualche regata l'ho fatta e purtroppo c'era sempre quello con la scatta dello spi in mano, è seccante dirgli non mi serve e allora gli dico stai fermo che te la chiamo io. Vedi il problema è che porto lo spi sempre al limite dello sventamento quello li si mette paura che io lo perda e comincia a cazzare la scotta io orzo e quello mi cazza ancora la scotta e così non va bene.
Se propio volete darmi una mano invece dello scotta manovrate il braccio com poco vento si può fare i movimenti sono dimezzati.
Mai avuto strumenti a bordo solo la bussola il segnavento. Su certe barche ci sono li ho visti non servano a nulla ritardano troppo. Sulle barche grandi è importante imvece sapere la velocità nave, si sentono meno le accellerazioni e serve un buon solcometro.
Le polari? Non sempre sono veritiere.
Lo spi è un'opppppppinione.-Big Grin
Citazione:bullo ha scritto:
Bullo è il mio cogmome. Stavo spiegando come porto lo spi da sempre.
Vi sembra strano. Qualche regata l'ho fatta e purtroppo c'era sempre quello con la scatta dello spi in mano, è seccante dirgli non mi serve e allora gli dico stai fermo che te la chiamo io. Vedi il problema è che porto lo spi sempre al limite dello sventamento quello li si mette paura che io lo perda e comincia a cazzare la scotta io orzo e quello mi cazza ancora la scotta e così non va bene.
Se propio volete darmi una mano invece dello scotta manovrate il braccio com poco vento si può fare i movimenti sono dimezzati.
Mai avuto strumenti a bordo solo la bussola il segnavento. Su certe barche ci sono li ho visti non servano a nulla ritardano troppo. Sulle barche grandi è importante imvece sapere la velocità nave, si sentono meno le accellerazioni e serve un buon solcometro.
Le polari? Non sempre sono veritiere.
Lo spi è un'opppppppinione.-Big Grin
Bullo...Big Grin da come ti esprimi è evidente che sei un velista di esperienza, però le tue semplificazioni non aiutano le argomentazioni in atto.
Tener ferma la scotta e lavorare di timone si fa o in crociera o se per caso a bordo hai un tailer che non sa fare il suo lavoro e da quanto racconti è il caso tuo.
Lavorare con il timone, soprattutto con poco vento, frena la barca e procedi inutilmente a zig zag.
Lavorare con la scotta serve a ridurre i movimenti con la pala e restare con la prua sui target.
Polari sbagliate? Non più di tanto, diciamo a volte approssimative, se sono del progettista o dell'orc, però se sono di tipo sperimentale sono perfette, sicuramente meglio delle sensazioni pratiche del 99% di noi velisti.

Ovvio che nella conduzione illustrata da Einstein sono d'obbligo le premesse:
-Barca a dislocamento medio
-Polari corrette
-Tailer che sa fare il suo lavoro Wink
No Tiger io vado contro corrente, la mia oppppinione è propio che non vado in rotta ma sto sulle vele, alla fine sono più basso degli altri e se con la stessa barca più avanti.
In altura la scotta la faccio passare in varea del boma su una pastecca, lo spi mi sta più aperto. La cosa più importante che non fanno con prontezza è regolare l'altezza del tangone che lo spi mi faccia l'orecchio propio sulla spalla.
Ognuno, ormai, alla mia età, ha le sue opppppppinioni e se le tieneBig Grin.
Mai provato a regolare con il braccio invece che con la scotta? Provare per credereSmile.
Un'altra cosa, tengo sempre il tangone un pò più bracciato così lo spi mi tira?Blush più im avanti.-
Riassumo da grezzo, quello che penso di aver capito io sul tema postato.
Fino a X di intensita' di vento se c'e' salto conviene agire sulla scotta e non sul timone, viceversa passato X+1 di intensita' di vento conviene sui rinforzi poggiare. Sperando di avere un tailer e uno alla randa che abbiano questa sensibilita' lo provero' anche io... Ma dubito, tanto pane e sopressa sulla mia barca!

Ciao a tutti!
Da non credere, il mio tangonista pane e salame, domenica con un fil di aria si è messo da solo a giocare con il tangone.....istinto Big Grin?
Citazione:Jack1976 ha scritto:
Riassumo da grezzo, quello che penso di aver capito io sul tema postato.
Fino a X di intensita' di vento se c'e' salto conviene agire sulla scotta e non sul timone, viceversa passato X+1 di intensita' di vento conviene sui rinforzi poggiare. Sperando di avere un tailer e uno alla randa che abbiano questa sensibilita' lo provero' anche io... Ma dubito, tanto pane e sopressa sulla mia barca!

Ciao a tutti!
Non del tutto...
Quello che Einstein vuol far capire è che prima di poggiare devo raggiungere la nuova VT ed è verissimo.Wink
Citazione:tiger86 ha scritto:

Quello che Einstein vuol far capire è che prima di poggiare devo raggiungere la nuova VT ed è verissimo.Wink

Forse sarebbe più corretto dire (come detto sopra):
MENTRE si raggiunge la nuova VT (cioè ancora in fase di accelerazione), si poggi leggermente fino all'angolo corretto per la nuova velocità del vento, altrimenti c'è il rischio di dover rilanciare la barca (a meno che si arrivi alla poggiatina con una velocità superiore). Wink
ciao
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