Io ho questi.
Sono un po' meno invasivi. Quando sono solo onestamente li lascio lì.
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Citazione:Capitanmano ha scritto:
Citazione:Flab ha scritto:
Io uso i parabordi Solovela della Ocean che si incastrano nelle draglie. Comodissimi!!!
A' ragazzi... ma con codesta roba appesa alle draglie, cosa succede se si piglia del mare serio e l'onda monta a bordo? (A parte la resistenza all'avanzamento di bolina con tutta quella superfice esposta!).
Insomma io non ce li vorrei mai e poi mai e quoto alx al 100%.
L'unico posto plausibile in coperta casomai è tenerli legati a poppa dove anche in caso di mare grosso è più difficile che facciano danni, mentre a prua assolutamente no!!
A parte il fatto che non capisco quale foto hai guardato visto che a prua non ci sono...
Di mare serio ne ho preso (traverso spesso il canale d'Otranto, conosci?) in circa 10 anni che li ho messi e sia la barca che i parabordi sono ancora lì, praticamente nuovi e le fiancate perfette, per non parlare di sicurezza quando con mare formato devi andare a prua e la coperta è completamente sgombra.
Oltretutto in diverse occasioni in ormeggi 'turbolenti' mi hanno salvato la barca. Potrei anche aggiungere che quando c'è forte rollio i parabordi tradizionali tendono a sollevarsi mentre questi restono in perfetta posizione a protezione della barca. Impagabili!
p.s. resistenza all'avanzamento???
Io uso il sistema di kitegorico da quasi trent'anni, dal 25 al 36 piedi, ed è a questo punto scontato che mi sono trovato sempre bene. Si tirano su e giù in un attimo senza doverseli portare a poppa dove tra l'altro trovo che siano particolarmente antiestetici. Lo sono anche con il mio sistema, ma mai quanto quel grappolo di provoloni..
Chiaramente in quelle poche regate che ho fatto finiscono nel bagno. Nel gavone mai per non avere difficoltà a tirare fuori qualcosa che magari mi potrebbe servire con una certa urgenza. Unica variante al sistema kitegorico è che non uso elastici ma semplici stroppetti messi all'anello inferiore del parabordo che fisso alle draglie con il solito nodo. L'altro estremo rimane fissato nella posizione originale.
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Citazione:Flab ha scritto:
Citazione:Capitanmano ha scritto:
Citazione:Flab ha scritto:
Io uso i parabordi Solovela della Ocean che si incastrano nelle draglie. Comodissimi!!!
A' ragazzi... ma con codesta roba appesa alle draglie, cosa succede se si piglia del mare serio e l'onda monta a bordo? (A parte la resistenza all'avanzamento di bolina con tutta quella superfice esposta!).
Insomma io non ce li vorrei mai e poi mai e quoto alx al 100%.
L'unico posto plausibile in coperta casomai è tenerli legati a poppa dove anche in caso di mare grosso è più difficile che facciano danni, mentre a prua assolutamente no!!
A parte il fatto che non capisco quale foto hai guardato visto che a prua non ci sono...
Di mare serio ne ho preso (traverso spesso il canale d'Otranto, conosci?) in circa 10 anni che li ho messi e sia la barca che i parabordi sono ancora lì, praticamente nuovi e le fiancate perfette, per non parlare di sicurezza quando con mare formato devi andare a prua e la coperta è completamente sgombra.
Oltretutto in diverse occasioni in ormeggi 'turbolenti' mi hanno salvato la barca. Potrei anche aggiungere che quando c'è forte rollio i parabordi tradizionali tendono a sollevarsi mentre questi restono in perfetta posizione a protezione della barca. Impagabili!
p.s. resistenza all'avanzamento???
Ciao Flab, per i parabordi a prua 'modello motoscafo' mi riferivo alla foto nell'intervento di Capitan Papino. Premetto che per la funzione ed ergonomia i tuoi parabordi mi sembrano molto validi, ma quelli o altri faccio di tutto per non tenerli appesi alle draglie. Il canale d'Otranto può essere molto impegnativo e l'ho attraversato tante volte ma questo non vuol dire che proprio lì io abbia avuto frangenti a bordo o la barca coricata in orizzontale, cosa che mi è successa nello Ionio, con un Sortilege Dufour 12,50 m. una notte di vento e mare al giardinetto non particolarmente impegnativi. E' bastata una straorzata su un'onda anomala e mi sono ritrovato in piedi sul fianco della cucina mentre mi passava a due cm sopra la testa una bella maniglia di bronzo (quelle vecchie della Lewmar che pesano un kg!) che stava nella buchetta di fianco al sedile del carteggio...
Ecco, in quella situazione penso che se avessi avuto tutta quella roba appesa alle draglie, con 12 tonnellate di barca coricate sopra, le draglie e i candelieri non avrebbero retto, così come non so se reggerebbero quando un'ondata vera si riversa in coperta. E non parlo della crestina di un frangente strappata via dal vento ma di quelle ondate che ti strappano via dal timone e ti fanno ritrovare insieme agli altri due che erano in pozzetto tutti e tre attaccati alle draglie sottovento (e per fortuna tutti con le cinture).
Ecco, secondo me tutto quello che aumenta il rischio che qualcosa ceda bisogna cercare di evitarlo.
La resistenza all'avanzamento di bolina è data da tutto quello che è esposto al vento. Tutta quella superficie di parabordi, forse tra tutti un paio di mq, sicuramente un poco rallentano.
Citazione:Capitanmano ha scritto:
Citazione:Flab ha scritto:
Citazione:Capitanmano ha scritto:
Citazione:Flab ha scritto:
Io uso i parabordi Solovela della Ocean che si incastrano nelle draglie. Comodissimi!!!
A' ragazzi... ma con codesta roba appesa alle draglie, cosa succede se si piglia del mare serio e l'onda monta a bordo? (A parte la resistenza all'avanzamento di bolina con tutta quella superfice esposta!).
Insomma io non ce li vorrei mai e poi mai e quoto alx al 100%.
L'unico posto plausibile in coperta casomai è tenerli legati a poppa dove anche in caso di mare grosso è più difficile che facciano danni, mentre a prua assolutamente no!!
A parte il fatto che non capisco quale foto hai guardato visto che a prua non ci sono...
Di mare serio ne ho preso (traverso spesso il canale d'Otranto, conosci?) in circa 10 anni che li ho messi e sia la barca che i parabordi sono ancora lì, praticamente nuovi e le fiancate perfette, per non parlare di sicurezza quando con mare formato devi andare a prua e la coperta è completamente sgombra.
Oltretutto in diverse occasioni in ormeggi 'turbolenti' mi hanno salvato la barca. Potrei anche aggiungere che quando c'è forte rollio i parabordi tradizionali tendono a sollevarsi mentre questi restono in perfetta posizione a protezione della barca. Impagabili!
p.s. resistenza all'avanzamento???
Ciao Flab, per i parabordi a prua 'modello motoscafo' mi riferivo alla foto nell'intervento di Capitan Papino. Premetto che per la funzione ed ergonomia i tuoi parabordi mi sembrano molto validi, ma quelli o altri faccio di tutto per non tenerli appesi alle draglie. Il canale d'Otranto può essere molto impegnativo e l'ho attraversato tante volte ma questo non vuol dire che proprio lì io abbia avuto frangenti a bordo o la barca coricata in orizzontale, cosa che mi è successa nello Ionio, con un Sortilege Dufour 12,50 m. una notte di vento e mare al giardinetto non particolarmente impegnativi. E' bastata una straorzata su un'onda anomala e mi sono ritrovato in piedi sul fianco della cucina mentre mi passava a due cm sopra la testa una bella maniglia di bronzo (quelle vecchie della Lewmar che pesano un kg!) che stava nella buchetta di fianco al sedile del carteggio...
Ecco, in quella situazione penso che se avessi avuto tutta quella roba appesa alle draglie, con 12 tonnellate di barca coricate sopra, le draglie e i candelieri non avrebbero retto, così come non so se reggerebbero quando un'ondata vera si riversa in coperta. E non parlo della crestina di un frangente strappata via dal vento ma di quelle ondate che ti strappano via dal timone e ti fanno ritrovare insieme agli altri due che erano in pozzetto tutti e tre attaccati alle draglie sottovento (e per fortuna tutti con le cinture).
Ecco, secondo me tutto quello che aumenta il rischio che qualcosa ceda bisogna cercare di evitarlo.
La resistenza all'avanzamento di bolina è data da tutto quello che è esposto al vento. Tutta quella superficie di parabordi, forse tra tutti un paio di mq, sicuramente un poco rallentano.
Ciao Capitanmano, dai tuoi racconti si evince che evidentemente navighi in aree impegnative o per lo meno fai navigazioni in condizioni che io definirei 'limite'.
Di certo in previsione di affrontare situazioni tipo quelle da te descritte toglierei tutto ciò che si trova in coperta, e non solo i parabordi, ma penso che perfino il bimini chiuso e lo spray hood verrebero sradicati.
Per il tipo di navigazione che faccio io, e cioè la tipica con famiglia a bordo e dunque conservativa (per lo meno ci provo anche se a volte è capitata anche a me la mazzata non prevista dai vari bollettini) l'avere, grazie proprio alla sistemazione di questi parabordi sulle draglie, la coperta SEMPRE completamente sgombra ti assicuro che non ha prezzo in qualunque situazione perfino quella che apparentemente può sembrare tranquilla.
La resistenza all'avanzamento viene largamente ricompensata dai vantaggi e perciò è un argomento che m'interessa poco, un pò come quello dell'avere l'avvolgifiocco, non sono un purista...
Per quanto riguarda la loro resistenza alla compressione è praticamente quasi illimitata visto che è un monoblocco pieno... e anche la barca ringrazia
.
BV
Supernuz, I parabordi si levano e vanno riposti in gavone o sotto coperta.
A Venezia quando passa una barca con i parabordi appesi alle draglie, sul fianco, diciamo: Varda
queo el xe un CAMPAGNOO.
Non bisogna offendersi visto che Venezia xè Venezia, tutto il resto xè CAMPAGNA.
a me kermit mi ha fatto un cazziatone da strapparmi la pelle per due drizze esterne che a suo dire mi rallentavano di due nodi ( uno per uno ) l'elegante incedere della gitana.....e voi vi attaccate un paracadute e ci mettete pure il copri che è rugoso e frena meglio.
vanno in un gavone. vanno in un gavone oppure sotto nella cuccetta più scomoda nel loro sacco.
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altrimenti ve lo dico con il megafono
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eh!! che quando ce vò....
Nel nord Adriatico quelli che portano i parabordi a penzoloni sono normalmente turisti tedeschi.A Trieste si dice correntemente : cicio no xe' per barca, dove cicio e' il sinonimo di tedesco.
La cima che muove tutti i parabordi mi fa paura: troppe possibilità di incepparsi tra le barche vicine.
I ganci d nylon collegati all'occhiello inferiore del parabordo mi hanno già fatto danni: si sono incagliati con la trappa del corpo morto.
Da allora rigorosamente stroppini all'occhiello inferiore e nodo volante alla draglia.
Anche se, in caso di uscita breve, li lascio spesso pindolon ; tutto dipende dal mare dal vento e dalla pigrizia del momento.
Se invece l'uscita è lunga, visto che ho le cabine grandi ed i gavoni piccoli, i parabordi vengono rigorosamente legati al pulpito di poppa, tranne uno o due utilizzati come poggiareni o seggiolino una volta posizionati strategicamente sul giardinetto.
Citazione:Guido C ha scritto:
Nel nord Adriatico quelli che portano i parabordi a penzoloni sono normalmente turisti tedeschi.A Trieste si dice correntemente : cicio no xe' per barca, dove cicio e' il sinonimo di tedesco.
Bè, allora noi che usiamo il sistema kitegorico possiamo star tranquilli.Francamente non mi dispiace affatto essere paragonato ai tedeschi.
Citazione:Guido C ha scritto:
Nel nord Adriatico quelli che portano i parabordi a penzoloni sono normalmente turisti tedeschi.A Trieste si dice correntemente : cicio no xe' per barca, dove cicio e' il sinonimo di tedesco.
Per essere più precisi sui CICI:
I Cici abitavano e abitano tutt’oggi, ma in numero ridottissimo, le montagne che si trovano immediatamente a ovest della strada Trieste-Fiume: la Ciceria, appunto. Il loro lavoro era fare carbone e allevare pecore. Quando calavano a Trieste in cerca di un’occupazione diversa, qualcuno di loro tentava anche la fortuna sul mare. Ma il Cicio, appena imbarcato, vomitava, perdeva l’equilibrio, era terrorizzato da ogni movimento dell’Adriatico. Giocoforza seguiva il licenziamento e, dopo un po’, un vero e proprio bando per i Cici da ogni sorta di natante. Da qui quell’espressione popolarissima, non solo a Trieste, ma ormai in tutto il Friuli. - See more at:
http://www.ediciclo.it/blog/?p=3772#stha...yIoOC.dpuf
Citazione:SPROUTZ ha scritto:
Citazione:Guido C ha scritto:
Nel nord Adriatico quelli che portano i parabordi a penzoloni sono normalmente turisti tedeschi.A Trieste si dice correntemente : cicio no xe' per barca, dove cicio e' il sinonimo di tedesco.
Per essere più precisi sui CICI:
I Cici abitavano e abitano tutt’oggi, ma in numero ridottissimo, le montagne che si trovano immediatamente a ovest della strada Trieste-Fiume: la Ciceria, appunto. Il loro lavoro era fare carbone e allevare pecore. Quando calavano a Trieste in cerca di un’occupazione diversa, qualcuno di loro tentava anche la fortuna sul mare. Ma il Cicio, appena imbarcato, vomitava, perdeva l’equilibrio, era terrorizzato da ogni movimento dell’Adriatico. Giocoforza seguiva il licenziamento e, dopo un po’, un vero e proprio bando per i Cici da ogni sorta di natante. Da qui quell’espressione popolarissima, non solo a Trieste, ma ormai in tutto il Friuli. - See more at: http://www.ediciclo.it/blog/?p=3772#stha...yIoOC.dpuf
Io sono un discreto kiter ma sono sostanzialmente un velista della domenica, un Cicio insomma (sarà questo il singolare di Cici?)....
Quindi i parabordi appesi li posso tenere....
Citazione:Messaggio di supernuz
Ciao. Il mio Viko ha 4 parabordi e vorrei escogitare qualche soluzione pratica. Vi spiego
No voglio lasciarli a penzoloni durante la navigazione (troppo brutti) e non voglio nemmeno metterli sotto coperta (se sporco mia moglie mi uccide ). Quindi? me li metto su per il O? :o
Scherzi a parte, come fare? Ho pensato di mettergli un moschettone ed agganciarli sulla tuga tra due candelieri (anche e un po in mezzo così) oppure nella stessa posizione ma all'esterno sulla murata.
Che dite?
Grazieeeeeeee
il posto più idoneo è chiusi dentro il gavone dell'ancora...
'Parabordi tra le OO!' era perfetto come titolo ma l'ho dovuto modificare per facilitare la ricerca in futuro
il posto più idoneo è chiusi dentro il gavone dell'ancora...
MA il VIKO lo Ha? detto GaVONE
orrore .., ma nessuna fatica, si tira su e si lascia lì ..
il Quarnaro si attraversa lo stesso ..
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Luciano