Citazione:kitegorico ha scritto:
Ottimo sistema quello del taglio col filo. Con quel sistema si potrebbe pensare di mettere tra tubo e carbonio non il distaccante ma del semplice Domopak. Una volta catalizzata la resina e ridotta la sezione del tubo tirando via il filo, il tubo dovrebbe uscire facilmente. O no?
Proprio così, anche questo è un ottimo sistema ma sopra il foglio di alluminio domopak è meglio metterci anche il foglio di polietilene da imballaggio per evitare che la resina epossidica passi sull'alluminio.
Nel frattempo il lavoro dell'asta portabandiera continua....
Questo è l'aspetto dopo una prima carteggiata e stuccatura con epossidica, si comincia a vedere l'effetto carbonio:
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Fatto due conti a spanne: tubo inox 150€, tessuto di carbonio da 200 e a 250 e + resina ecc.
Posto che la leggerezza non è 'mission critical' o per lo meno non a questi punti, resterò sul buon vecchio inox che mi risulta più facile da gestire, oltrettutto.
Grazie degli spunti.
Probabilmente conviene comprare dei manici di pagaie di canoa da gara. 60 Euro per 150 cm per un diametro da 28-30. Se servono più grossi ci sono sempre i manici dei remi di canottaggio.
Citazione:mlipizer ha scritto:
Probabilmente conviene comprare dei manici di pagaie di canoa da gara. 60 Euro per 150 cm per un diametro da 28-30. Se servono più grossi ci sono sempre i manici dei remi di canottaggio.
Mica vero: 7 metri di manici da pagaia sono 60€ X 5 volte 150cm = 300€.
Inoltre i giunti ed i raccordi di fusione inox che ci sono per i tubi DE22mm e 25mm non è detto che per il 28 / 30 ci siano.
:DFare un supporto è un'oppppinionnne!
Lavoretto quasi terminato, si tratta di tagliare a misura le estremità e verificare le dimensioni del supporto dell'asta sul pulpito di poppa.
La lunghezza dell'asta verrà sui 110 cm e ci andrà montata una bandiera da 80X120 cm adatta ad un a barca da 45 piedi. Il secondo uso non meno importante per me sarà quello di aver creato un valido supporto da utilizzare per la telecamera.
Metto qualche foto di dettaglio per far vedere la finitura molto lucida e complanare che si può realizzare con la stessa resina epossidica peraltro a pennello!!!
Sulla tecnica per rendere la superficie perfettamente complanare ed un effetto lucido e vetroso se ne riparla in altra occasione.
Venendo agli aspetti economici, a cui vedo molti sono sensibili, diciamo che non è costata nulla, in quanto ho utilizzato materiali avanzati e che tra qualche tempo andavano buttati, mentre un'asta portabandiera in teak non verniciata delle stesse dimensioni costa circa 60 euro.
Ovvio ci ho dedicato del tempo, ma quello per me è un piacere in quanto se dovessi calcolare le ore lavorate l'impresa è antieconomica, però ricordiamoci che creare delle cose con le proprie capacità è sinonimo di soddisfazione e grande appagamento mentale, viceversa smettere di essere creativi e il non saper far nulla con le proprie mani è indice che la centrale operativa (il cervello) è ormai spento e privo di 'ram', si è in fase di regresso evolutivo.
Oggi barca!! Buon vento!
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Citazione:kermit ha scritto:
...
Ovvio ci ho dedicato del tempo, ma quello per me è un piacere in quanto se dovessi calcolare le ore lavorate l'impresa è antieconomica, però ricordiamoci che creare delle cose con le proprie capacità è sinonimo di soddisfazione e grande appagamento mentale, viceversa smettere di essere creativi e il non saper far nulla con le proprie mani è indice che la centrale operativa (il cervello) è ormai spento e privo di 'ram', si è in fase di regresso evolutivo.
Oggi barca!! Buon vento!
Certo!
Per quello mi arrovello su come realizzare un supporto dei pannelli che sia guardabile e fatto 'de per mì'.
B.V.!!!
Kermit, hai ragione!
Il problema, per me, in questo momento è di avere il tempo di fare questi lavori.
(stessi un po' meno su adv...)
Grazie per l'idea del tubo da tagliare longitudinalmente. Anche io ero arrivato ad una soluzione simile ma più complicata e quindi te la copieró.
Io uso normalmente la calza, qualche volta laminandola sopra i primi strati in unidirezionale. La calza è molto più comoda da usare perché non ti costringe a fissare un lembo del tessuto con nastro adesivo e a stare attento ad arrotolare senza lasciare vuoti tra gli strati. Quando metto il tessuto, in realtá faccio girare il tubo e non il tessuto. Basta inserire un'asta nel tubo in plastica un po' più lunga ed ancorarla alle due estremità. Diversamente da te ritaglio il peelply in strisce da circa 5 cm di larghezza e lunghe il più possibile, quindi faccio girare il tubo con il carbonio laminato fasciando con le strisce in peelply con andatura a spirale, pressando più possibile, in modo da vedere trasudare la resina. C'è un momento in cui la resina è ancora plastica ed il tubo non è ancora rigido, ma la resina non cola ne si appiccica: questo è il momento in cui anche io posiziono il tutto accanto ad un profilo a T per avere la certezza che il tubo sia rettilineo. Se si vuole avere maggiore pressione si possono utilizzare le camere d'aria di bicicletta tagliate a strisce ed arrotolate anch'esse a spirale sul peelply. Con questo metodo ho fatto prolunghe di alberi, derive, timoni, barre di timoni ecc. In dieci anni di regate nessuno di questi manufatti si è ancora spezzato o delaminato.
Grazie Mario Falci per il tuo feedback, le metodologie di lavoro possono differire ma si ottimizzano nello scambio di idee ed anche tu mi hai dato degli spunti da prendere in considerazione.
Sono contento di sapere che la resistenza dei manufatti homemade non ha nulla da invidiare ai prodotti commerciali, in effetti anche per quanto mi riguarda non ho mai avuto failure su tubi fatti da me, mentre ho spezzato un tubo fatto dall'industria e che ora devo riparare.
Spesso comunque cede prima la ferramenta ed in ogni caso e' bene che se qualcosa si deve rompere meglio che ad esempio si rompa il bompresso e non la barca, il criterio costruttivo e' che l'elemento sacrificale sia il manufatto e non la barca...
A proposito di ferramenta, spesso bisogna inserire dei ponticelli in acciaio su un tubo in carbonio o altra ferramenta. Prima facevo i fori e inserivo rivetti in alluminio. Soluzione che non mi piaceva affatto. Strutturalmente è sbagliatissimo interrompere le fibre in carbonio e non so come possono reagire alluminio, acciaio e carbonio in presenza di acqua salata. Ho comprato del roving in carbonio che avvolgo in corrispondenza delle 'alette' forate dei ponticelli ed ho risolto definitivamente il problema dell'ancoraggio di stralli, sartie, scotte ecc.
Citazione:kitegorico ha scritto:
Ottimo sistema quello del taglio col filo. Con quel sistema si potrebbe pensare di mettere tra tubo e carbonio non il distaccante ma del semplice Domopak. Una volta catalizzata la resina e ridotta la sezione del tubo tirando via il filo, il tubo dovrebbe uscire facilmente. O no?
...poi se ancora prima di mettere il Domopack, spalmi sul tubo uno strato di vasellina con le mani, il quale strato ti aiuta non poco anche a tenere fermo il Domopack, quando la resina ha polimerizzato, il tubo viene via a guardarlo!!!
L'asta portabandiera è terminata, devo solo metterci la bandiera, non fate caso a Figaro ...è un gatto curioso e sta sempre in mezzo!!!
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Visto che sono invidioso, vorrei farti notare la coda dritta di Figaro. Secondo me sta lasciando il suo odore sull'asta portabandiera
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