Per completare il post sulla costruzione di un tubo di carbonio allego le fasi finali di estrazione del 'mandrino' stampo maschio.
Alla fine oltre all'accortezza del taglio del tubo ed inserimento del filo ho recepito l'idea di stefano di incartare il tubo con il domopack con la variazione di usare la carta forno in quanto è antiaderente e se funzione nelle padelle funziona anche sui tubi
.
Nell'applicazione della carta forno ci si aiuta con dell'olio (lui suggeriva la vasellina) io per praticità ho dato qualche spruzzata di wd40, si fa prima. Dopo la carta forno si mette l'onnipresente film di imballaggio che ha la caratteristica di non far attaccare e passare l'epossidica (a questo proposito ho visto che anche la carta forno è impermeabile all'epox
).
Dopo aver laminato e rollato il carbonio impregnato di epox ed effettuata un'accurato riverstimento di peelply e strizzatura con film di imballaggio e grandi massaggi con le mani (serve per far uscire tutta l'aria e la resina in più che alla fine viene assorbita dal peelply e ....buttata).
Si fa curare per 12 ore e si stacca il film e il peelply, si rimuove la cimetta a spessore e si procede all'estrazione del mandrino. Come fare? Io mi sono organizzato nel modo che vedete in foto le immagini dicono di più di 1000 parole.
Tenetevi da parte un glorioso crick della Panda Fiat che è sempre utile a qualcosa
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Come anticipato il tubo costruito è necessario creare un manicotto (di 1 mt) per la giunzione di un bompresso spezzato in regata, come vedete nella foto seguente il diametro interno combacia perfettamente e dopo opportuna preparazione sarà incollato con epox e microsfere impastate per dare consistenza alla colla. In genere i tubi in carbonio nei punti di giunzione con manicotto sono più robusti rispetto alla restante parte.
Si conclude con questo il post sulla costruzione di un tubo di carbonio ma è aperto ad eventuali suggerimenti e commenti. BV
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il bompresso lavora a flessione, su due piani, approssimativamente quello orizzontale e quello verticale, secondo la situazione
sarebbe ottimale, avere una sezione non tonda, ma
1) a doppia T, oppure quadrata
2) ellittica, magari con un setto di rinforzo sull'asse minore
forse la 1) è meno bella ma ingegneristicamente più corretta della sez.circolare
la 2) è certo la migliore, del resto gli alberi son fatti così...
cmq complmenti, credevo che il carbonio fosse roba da super tecnici....
ragazzi,il problema principale sono due,1 che usate molto tessuto e raramente ho visto fibra unidirezzionale e soprattutto,ricordatevi che per avere delle buone caratteristiche,i pezzi vanno messi sottovuoto e curita a temperature alte,(dai 80 gradi in su)altrimenti avrete un prodoppo di poco superiore ad una costruzione con fibra di vetro..
e ve lo dice uno che ne ha consumati di rotili di carbonio e preimpregnati
(10-12-2014 20:01)murry86 Ha scritto: [ -> ]ragazzi,il problema principale sono due,1 che usate molto tessuto e raramente ho visto fibra unidirezzionale e soprattutto,ricordatevi che per avere delle buone caratteristiche,i pezzi vanno messi sottovuoto e curita a temperature alte,(dai 80 gradi in su)altrimenti avrete un prodoppo di poco superiore ad una costruzione con fibra di vetro..
e ve lo dice uno che ne ha consumati di rotili di carbonio e preimpregnati
Caro Murry,
in questo link
http://leonardo.forumcommunity.net/?t=45570280
si mette in evidenza appunto che i pezzi andrebbero messi sottovuoto, e viene detto che si può fare con un motore di frigorifero. Sai spiegare come si potrebbe fare?