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Versione completa: agm o acido libero? (ancòooraaa?)
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mia esperienza: batterie con acido su barca a motore (6 batterie 2 per motori e 4 per servizi) le avevo posizionate in sala macchine e facevo solo i controlli annuali, ne ho cambiate alcune ma nulla di drammatico

batterie ad acido "sigillate" su barca a vela, posizionate sotto letto di poppa, dopo 2 anni una e' esplosa e odore a parte, ha fatto un sacco di danni, per paura (e' esplosa mentre stavo dormendoci sopra) ho cambiato tutto con batterie OPTIMA e sebbene il prezzo sia alto, ne sono contento.
ho fatto una prova e durano 5 gg con tutto acceso (cessi elettrici compresi)

Ciao
Ho 3 batterie agm exide micro hybrid da 90 ampere costretto a queste perché sono sotto al letto csbina di poppa vincolato da altezza . Quella motore nel gavone esterno uguale alle sltre perché non voglio batterie diverse tra loro. Se avessi potuto avrei preso per tutto le tradizionali che costano meno e secondo me sono più affidabili. Le mie in crociera si portano subito a 12.6 - 12.7 e abbastanza velocemente scendono a 12.4 -12.5. Se stacco tutto risalgono ma la cosa non mi è msi piaciuta. Chi conosvo con bstterie tradizionali ha scariche più "lineari" , spende meno e si fa meno "se**e mentali. Vedo che qualcuno riesce a fare anche 4 o 5 gg . Quest'anno ho montato pannelli fotovoltaici ma credo che sarò comunque spesdo a controllare il voltaggio. Potendo tradizionali buone .
ragazzi, rimango stupito delle esperienze negative che raccontate sulle batterie al piombo classiche. Personalmente le uso da 20 anni su 2 diverse barche, ho sempre mantenuto separato motore da servizi e ho sempre comprato per i servizi batterie con basso spunto, peso elevato e quindi adatte a cicli di carica scarica. Considerate che 15-20 anni fa non era così facile trovarle ma esistevano già.
Aggiungo che scelgo sempre delle soluzioni economiche, non top, per esempio le ultime servizi che ho comprato nel 2010, 2x80 ah, 256 euro totali compreso trasporto con consegna a casa, ovviamente funzionano ancora ma penso che le cambierò questa estate.
Per il motore invece ho sempre usato quelle super economiche automobilistiche per accensione a spunto elevato.
Le ho sempre avute nei gavoni del letto ma non si è mai versata una goccia ne ho mai sentito odori sgradevoli, e di regate in questi anni ne ho fatte diverse centinaia.
Quando l'uso della barca era costante almeno ogni quindici giorni, mi sono durate in media almeno 5 anni, ho notato che usando la barca più raramente la durata è diminuita.
L'errore che fanno molti è quello di usare quelle per auto (a spunto elevato) come servizi, l'altro errore è abbandonarle durante l'inverno.
Con le piombo acido tutto va bene finche' va bene, quando ci sono problemi sono cavoli amari.
Personalmente ho buttato un genoa ed uno spi causa batteria che ha perso acido, le mie stanno in cala vele. Da quel momento solo Optima. Sui servizi sono sprecate, sul motore sono, a mio parere, assolutamente superlative.
Tra l'altro su internet in Germania si trovano a prezzi comparabili con una agm cinese.
Buon vento!
(30-04-2014 09:13)mania2 Ha scritto: [ -> ]ragazzi, rimango stupito delle esperienze negative che raccontate sulle batterie al piombo classiche. Personalmente le uso da 20 anni su 2 diverse barche, ho sempre mantenuto separato motore da servizi e ho sempre comprato per i servizi batterie con basso spunto, peso elevato e quindi adatte a cicli di carica scarica. Considerate che 15-20 anni fa non era così facile trovarle ma esistevano già.

Sono d'accordo . Potendo batterie acido tradizionali . Il precedente proprietario della mia barca aveva 1 servizi da 70 a + 1 motore da 70 a e così gli bastava. Qulello che a volte porta a cercare qualcosa di diverso è la speranza di trovare qualcosa di migliore ma non è detto che quello che è innovativo sia sempre migliore. Le agm credo diano più garanzia di tenuta per i vapori ma tra caricabatterie intelligenti , piastre esotiche e scariche esoteriche se potessi metterei una bella dinamo a pedali26
Ciao , infatti come ho detto io per 20 anni sono andato bene con le batterie tradizionali, poi una e' esplosa e ci 'e mancato veramente poco a farsi del male seriamente, ecco perché' ora SOLO ipersigillate e senza acidi....
almeno qualcuno qua una batteria esplosa l'ha vista, mi fa piacere
siccome andros mi sei simpatico simpatico, guarda IMHO .. ti dico, tra le varie attività svolte ( per fortuna o sfortuna) mi sono occupato per anni ( adesso c'è crisi ) di fornire e montare e manutenzione batterie e SALE batterie, stazioni di energia, ups ecc per TUTTE le compagnie di telecomunicazioni Rai compresa.
credo di averle viste tutte TUTTE

la UNICA e INCONDIZIONATA considerazione che dovresti fare è SALUTE E SICUREZZA

ti dico che se devo montare batterie in luoghi chiusi, poco areati come cabinet, container, interni condivisi con altri ambienti LE BATTERIE a acido libero non le posso mettere, VIETATO, solo agm o gel TASSATIVAMENTE VIETATISSIMO.

e anche dove monti le batterie ad acido libero NEI LOCALI predisposti ad ok adeguatamente areati ecc come prescritto, non hai idea della corrosione dovuta ai vapori che anche se non ''percepiti'' all'olfatto sono sempre presenti e evidenti nel tempo sulle limitatissime parti metalliche, quasi tutte bandite se possibile sostituirle con pvc o rivestiti.

ora nella barca imho non credo, ma.. supponendo che tu possa disporre di caratteristiche per separare opportunamente l'ambiente batterie da tutto il resto, garantendo salubrità e sicurezza.
se fosse possibile tutto ok

se no no ti rimane che AGM

per esperienza lavorativa ti dico

gel: non ne sta mettendo più nessuno, care e delicate ( per vari motivi,) sostanzialmente gestite male in carica..

AGM: si monta 99% agm

una stringa batterie di ''uguale'' caratteristiche ad acido libero dura 15/20 anni
una agm 5/6 anni son degradate

TUTTE vanno gestite bene in carica e mantenimento, non c'è 12.8 /12.9 /13.2 ...ecc ecc di vot son discorsi ... e bo...
tecnicamente per ogni batteria ci sono i dati forniti dal costruttore e devono essere rispettati carica, scarica, mantenimento
di conseguenza viene effettuato il settaggio del ''carica batterie '' opportunamente

ora se in barca non si ha un sistema di carica adeguato che ( quantomeno ) si avvicina molto alle indicazioni, bisogna montarne uno, due batterie agm e bo,
cercando di mediare sulle spese, per carità ognuno fa quel che può non sto mai a sindacare su questo

ho cercato non ho più trovato qualche foto se le trovo te le mando

bv
.
(30-04-2014 11:15)infinity Ha scritto: [ -> ]Ciao , infatti come ho detto io per 20 anni sono andato bene con le batterie tradizionali, poi una e' esplosa e ci 'e mancato veramente poco a farsi del male seriamente, ecco perché' ora SOLO ipersigillate e senza acidi....
supersigillate va bene ma senza acidi la vedo dura.8989
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.. poi una e' esplosa e ci 'e mancato veramente poco a farsi del male seriamente, ecco perché' ora SOLO ipersigillate e senza acidi....
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- Per avere un'esplosione e' necessario che non vi sia sfiato per i gas che si sviluppano e la sigillatura aumenta il rischio: teoricamente visto che la sigillatura in realta' non esiste perche' le batterie cosddette sigillate hanno semplicemente un tappo munito di valvola a molla (di gomma) che lascia tranquillamente passare i gas prodotti.
Cio' che fa esplodere una batteria e' la cattiva manutenzione dei tappi che, intasati dallo sporco o dai sali accumulati nel tempo impediscono la corretta fuosuscita dei gas che possono quindi arrivare alla pressione di esplosione.
- Batterie al piombo "senza acidi" non esistono, non funzionerebbero, esistono solo vari modi per trattenere l'elettrolita sugli elettrodi gelificandolo o intrappolandolo su fitta lana di vetro ma, egualmente, in caso di esplosione il materiale verrebbe comunque proiettato in giro con identici effetti.

Qui una vecchia dicussione con la traduzione di una nota fatta nientemeno che da Sterling (che e' considerato un'autorita' sull'argomento batterie):
http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=80338
Ho detto:
"Cio' che fa esplodere una batteria e' la cattiva manutenzione dei tappi che, intasati dallo sporco o dai sali accumulati nel tempo impediscono la corretta fuoruscita dei gas che possono quindi arrivare alla pressione di esplosione."

Ma mi accorgo, rileggendo, che puo' essere male interpretato e chiarisco che (e' ovvio, ma e' meglio dirlo chiaramente) l'esplosione non avviene solo perche' non vi e' sfogo per i gas, e' necessario anche che i gas vengano liberati in grande quantita' e cio' avviene quando la batteria sia sottoposta a una carica eccessiva superando la massima tensione tollerabile o a causa di un cortocircuito fra le piastre (evento raro ma probabile). In tali anomali casi i gas liberati per elettrolisi o per ebollizione necessitano di sfogarsi opportunamente per evitare il raggiungimento della pressione di esplosione del contenitore e a cio' provvedono opportuni fori di sfogo realizzati nei tappi o nei coperchi e protetti o meno da valvole come nel caso delle batterie cosiddette "sigillate" dove l'impiego delle valvole ha lo scopo di limitare (o evitare) lo spandimento del liquido in caso di accidentale rovesciamento ma senza impedire il passaggio dei gas.
Batterie ermetiche è pieno non esiste tappi di sfiato che dici Ian solo, mi spice ma dovresti documentarti in merito sigillate poi quando sono esauste e non sostituite si gonfiano poi si spaccano e lasciano fuoriuscire una polverina bianco verde
(30-04-2014 15:23)ale07 Ha scritto: [ -> ]AGM: si monta 99% agm

una stringa batterie di ''uguale'' caratteristiche ad acido libero dura 15/20 anni
una agm 5/6 anni son degradate

quiindi?
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Batterie ermetiche è pieno non esiste tappi di sfiato che dici Ian solo, mi spice ma dovresti documentarti in merito sigillate poi quando sono esauste e non sostituite si gonfiano poi si spaccano e lasciano fuoriuscire una polverina bianco verde
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Un'occhiata a questa descrizione (un brevetto per batterie sigillate) puo' far capire:
http://www.google.com/patents/EP0263881B1 (punto 0012 alla nona riga dove si cita espressamente una valvola di sovrapressione)

I disegni di quest'altro brevetto possono essere anche piu' chiari:
http://patentscope.wipo.int/search/en/WO2012164831
http://patentscope.wipo.int/search/docse...5E.wapp2nA
http://patentscope.wipo.int/search/en/de...eryString=

Comunque basta sollevare (con estrema cautela visto che e' fortemente fissato e sotto c'e' dell'acido) il coperchio di una batteria "sigillata" e si trovano i tappi in gomma (le valvole di sovrapressione) come si vede nelle fotografie che seguono per una batteria "sigillata" per impianti antifurto:
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La polverina bianco-verde non e' altro che il sale residuo di solfato di piombo degli elettrodi mescolato a un po' di solfato di rame dei conduttori ponte fra le celle (che in batterie di tale tipo sono realizzati in rame ricoperto di piombo per ridurne la sezione) che, rovinati a fine vita, hanno asciugato tutto l'elettrolita reagendo con l'acido.
Acido libero dura 15 . 20 anni ? See....LSD libero ! Thumbsupsmileyanim
Ho letto con molto interesse quanto tradotto da IanSolo nel vecchio post. Veramente utile e "illuminante". A questo punto sorge spontanea la domanda? Ma quindi in realtà le famose agm sono più sicure solo in caso di scuffia? Per quanto riguarda la formazione di gas sono esattamente come le altre: rilasciano lentamente il gss prodotto e se di chiude la valvola di sfiato lo trattengono al loro interno fino al max pressione che può sopportare la scatola per poi aprirsi o se presente innesco scoppiare? Nelle mie agm dopo 2 anni ho un sospetto decadimento troppo veloce nonostante un caricabatterie "intelligente" . In auto batterie normalissime ma buone e durata sempre superiore ai 10 anni.
Molte barche come la mia hanno le batterie sotto al letto o in qualche gavone in dinette e speravo che agm desse garanzia di assenza vapori.
RE: agm o acido libero? (ancòooraaa?)
ma perchè, quelle classiche al piombo sopportano cariche maggiori?
Non credo, e tranne le batterie al litio che sopportano cariche 1C, cioè la potenza nominale della batteria, tutte le altre batterie sopportano 1/10 della potenza nominale
(29-04-2014 17:02)matteo Ha scritto: [ -> ]Le acido libero sopportano ricariche più "robuste" perché l'elettrolita libero ha possibilità di evaporare (e poi essere rimpiazzato).
Quando le'lettrolita è gelificato (gel) o confinato (AGM) questa possibilità è limitata.
Se leggi l'inglese qui la "verità" del sig. Charles Sterling
http://www.sterling-power.com/support-faq-2.htm
Se non sbaglio qualcuno qui sul forum aveva fatto il lavorone di tradurlo
Altra lettura interessante
http://www.sterling-power.com/support-faq-1.htm
matteo

Chiarisco subito che ho rispetto di Sterling che ritengo produca ottimi sistemi per la ricarica con ampia disponibilità di scelte ma devo osservare:
- commercialmente può avere un certo interesse nel divulgare un messaggio dove il sistema di ricarica adeguato è una priorità ( anche se ovviamente è un upgrade di un certo costo) mentre cambiare i nostri banchi batteria da tradizionali a AGM (anche qui costoso) sarebbe una spesa molto meno efficace (ovvero: se volete risparmiare comperate i nostri prodotti ed evitare il cambio batterie...)
- le loro affermazioni sulle AGM ( e quanto sopra riferito in materia di capacità di ricarica) possono sicuramente essere vere con alcune ( o molte forse) AGM ma è in aperto contrasto con quanto ad esempio Concord afferma per le proprie AGM Lifeline: ricariche fino a 5C ( 500A per una 100 Ah!!) e anzi NON MENO di 0,2C (cioè 20A per la stessa batteria). Certo anche qui bisogna essere cauti con le dichiarazioni dei costruttori però... garantiscono le loro batterie per 5 anni e io personalmente ne ho due da 11 anni, un pò strapazzate nei primi 4 ( anche 6 mesi senza nè uso nè ricariche, fatte in genere con insufficienti correnti e tensioni di ricarica rispetto al consigliato...) e (ora che sono attentamente usate come da istruzioni) continuano entrambe ad assicurare tra l'80 e il 90% dei valori di targa (= misura al banco della capacità totale della singola batteria mediante scarica fino ai 10,5v con carico controllato di 20A: un'operazione che faccio tutti gli anni e ho appena fatto a Pasqua!). Io NON le carico a 5C ( ci vorrebbe un sistema da 1000A!) ma dopo 3 giorni in rada mi è capitato di leggere correnti di ricarica superiori ai 120A (sulla coppia) e se abbastanza scariche, almeno nei primi minuti, normalmente l'alternatore le carica ad almeno 80A. Sono certo che valori e durate simili a quelli da me sperimentati sono ipotizzabili anche con acido libero di qualità ( Trojan, Surette...). Non credo invece che da queste potrei pretendere autoscariche ridotte come con le mie Lifeline, per non parlare di possibili versamenti di acido e vapori acidi in cabina...
Tutto questo mi porta a credere che facendo solo riferimento alla tecnologia si rischia di fare affermazioni non corrette: la qualità è un parametro almeno altrettanto importante e si possono avere grandi soddisfazioni con entrambe le tecnologie!Thumbsupsmileyanim
PS: la mia Optima Red per l'avviamento ha da poco compiuto 20 anni e a Pasqua ha avviato il piccolo Nanni senza ricarica recente ( l'ultima volta i primi di Dicembre!)Smiley34
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Molte barche come la mia hanno le batterie sotto al letto o in qualche gavone in dinette e speravo che agm desse garanzia di assenza vapori.
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Andando oltre nella descrizione della loro struttura troviamo che nelle batterie "sigillate" (non solo le AGM ma vari altri tipi) la valvola di sovrapressione si apre quando la pressione interna supera un certo limite (non alto ma adeguato) e quindi normalmente non vi e' scambio di gas verso l'ambiente circostante mentre in caso di anomalia lo sfogo avviene quasi liberamente.
Batterie "sigillate" per impieghi speciali in cui sia richiesta alta sicurezza contengono una camera ausiliaria con materiale particolare che ha lo scopo di raffreddare e ricondensare il vapore acqueo liberato in caso di forte riscaldamento e ricombinare cataliticamente l'idrogeno e l'ossigeno prodotti in caso di elettrolisi per carica eccessiva, ovviamente la capacita' di tale materiale e' limitata e ha efficacia solo a fronte di fenomeni temporanei e non troppo intensi, e' tuttavia un sistema che aumenta di molto la sicurezza (ma pure il costo e il volume della batteria necessitando di apposito spazio aggiuntivo).
ian solo, non puoi minimanente paragonare quell' ''airbag'' delle batterie tipo ''allarme'' con il naturale sfiato di una batteria a acido ,, mai viste aperte in quel modo è una casistica così ''remta rispetto agli ''svantaggi'' che una batterie a acido libero può dare in certe condizioni
sei una persona molto competente ma credo di sta imbottendo in maniera ecessiva di ''teorie' 'e link , wikilink
e prendendo per oro colato sterling e... per arrivare a cosa, fiumi di 3d per ????

il senso pratico e il buon senso vanno lentamente a dissiparsi,

imho: ambiente opportunamente separato isolato da tutto il resto e ventilato a dovere, ok acido libero, se no ognuno è libero di respirare in cabina l'aria che ritiene

batterie acido libero hanno una naturale e evaporazione di acidi, lo si sente immediatamente e PALESEMENTE DALL'OLFATO è evidentissimo appena si apre un vano o una porta di una sala
gli effetti corrosivi in un ambiente batterie a acido libero sono micidiali, praticamente ASSENTI dove ci sono le agm

il fatto che non si possano montare in certi ambienti, già mi darebbe da pensare

una batteria tipo agm, si può montare in tutte le posizioni, quellla a acido no

la barca a vela sbanda e contribuisce alla fuoriuscita di acido aggiunta all'evaporazione ( una meraviglia in termini di manutenzione e salubrità)
se poi abbiamo le batterie SOTTO LA CABINA di poppa dove dormiamo
che ''coincide con una parte del vano motore, il cui calore fa aumentare l'evaporazione
e ... già son monnezza tra vetroresina tra stirolo, vernici tossiche e cc ecc

ma si mettiamoci anche un po di odore di gasolio che magari aumenta l'euforia a bordo Smile))

io ragionerei molto su che ambienti insalubri si vanno a creare a bordo, ognuno è liberissimo di farlo

a me meraviglia che già il RINA permetta certe instalazioni le barche son ''sempre piccole '' come la si gira son sempre troppo piccole

e non vedo perché complicarsi la vita quando ci son strade più semplici da percorrere ( all'interno della barca )

poi a mia piccola esperienza posso imho dire, senza andare ad analizzare la composizione molecolare dell'elemento che sicuramente mi potresti insegnare, che
che un pacco batterie a elettrolito libero, elettricamente in tutte le condizioni sono dei BULDOZER rispetto alle ''signorine'' agm''
vanno si di pari passo con le esigenze tecnologiche attuali, ma, son figlie dei ''tempi moderni''
ovvero
funziona ok
non funziona BRENDI E BUTTI E SOSTITUISCI
manutenzione praticamente assente rispetto alle prime consente un risparmio RADICALE anche se durano la ''metà'' del tempo
quelle ad acido vanno periodicamente rabboccate ( costi )
consentono la verifica con il densimetro''
bv
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...credo di sta imbottendo in maniera ecessiva di ''teorie' 'e link , wikilink
e prendendo per oro colato sterling e... per arrivare a cosa, fiumi di 3d per ????
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Come gia' dissi altre volte (qui lo ripeto perche' evidentemente non e' stato letto tutto cio' che ho scritto) i riferimenti e i link che riporto hanno il solo scopo di non allungare troppo i testi delle discussioni ripetendo cose che condivido e che altri hanno gia' scritto abbastanza chiaramente. La mia conoscenza delle cose di cui parlo non viene da Internet (quando cosi' e' stato o se si trattava solo di un'opinione lo ho chiaramente detto) ma da esperienza pluridecennale diretta nella progettazione e fabbricazione di componenti per l'elettronica (praticamente tutti e si, anche le batterie!!). Quindi, per favore, le argomentazioni portiamole sul piano strettamente tecnico evitando di confrontare situazioni palesemente diverse: una sala batterie di una centrale telefonica o elettrica hanno una situazione molto diversa dal piccolo vano di una barca e il tipo di batterie installato e' (e deve essere) diverso.
Comunque e' bene chiarire, per evitare confusioni, che AGM e' un acronimo ("Adsorbent Glass Mat" = Panno di Vetro Assorbente) che non corrisponde necessariamente all'assenza di emissione di vapori, caratteristica che e' prevalentemente determinata dalla modalita' costruttiva del contenitore e dalla composizione degli elettrodi o da particolari materiali aggiunti a scopo ricombinante, ma indica "semplicemente" che l'elettrolita (il solito, inevitabile, acido solforico fra il 40% e il 55% secondo il tipo di batteria) e' mantenuto intrappolato per tensione superficiale su un panno di lana di vetro a fibra molto sottile. Questa costruzione consente di ridurre il rischio di spandimento (non di eliminarlo visto che e' perfettamente comprensibile che un panno bagnato non lascia uscire l'acqua facilmente solo a condizione di non venir sottoposto a scuotimenti), offre anche il vantaggio di poter ridurre la distanza interelettrodica favorendo l'utilizzo di piastre piu' spesse (maggiore profondita' di scarica) a pari dimensioni, ha lo svantaggio di una certa delicatezza nella modalita' di ricarica perche' va evitata la generazione eccessiva di gas che il tipo di costruzione non consente di lasciar liberare facilmente nonostante la diversa composizione degli elettrodi solitamente usata per facilitarne la ricombinazione.

Per quanto riguarda il concetto di "sigillata" in una batteria esaminiamo bene la specifica di una di esse (ogni tanto vale la pena di leggerle) scegliendo, fra le tante, il caso particolare di un tipo "a ricombinazione" (sono quelle considerate piu' stagne):
http://www.dodero.it/BATTERIE/FIAMM_GS/C...ecnico.pdf
Dove possiamo verificare che:
- non e' dichiarata di tipo AGM (non e' la caratteristica rilevante anche se utilizza separatori in fibra di vetro, pag.5 punto 1.3)
- e' munita di valvola di sfiato (pag.6 item 2)

e degna di interesse e' la frase a pag.8 che dice:
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-"Per evitare il contatto e la conseguente reazione chimica di ossidazione fra l’ossigeno dell’aria atmosferica e il piombo delle piastre negative, è indispensabile realizzare gli accumulatori in vasi completamente chiusi. D’altra parte, è necessario consentire lo sfiato di eventuali sovrapressioni di gas che dovessero crearsi all’interno del vaso a causa di condizioni di ricarica anomale e non previste.
Ecco perché ogni singolo elemento che compone il monoblocco è corredato di una valvola unidirezionale che consente, quando necessario, la fuoriuscita dei gas in eccesso, senza mai consentire l’entrata dell’aria atmosferica.
Pertanto, proprio per la presenza della valvola di sfiato, questi accumulatori non potrebbero essere classificati accumulatori ermeticamente chiusi, ma accumulatori virtualmente ermetici regolati con valvola."
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Le batterie cosiddette "sigillate" e' piu' corretto chiamarle "VRLA" ("Valve-Regulated Lead–Acid battery" = Batterie al piombo-Acido Regolate con Valvola) come giustamente si evince leggendo quest'altra specifica relativa a batterie per speciali impieghi militari:
http://www.difesa.it/SGD-DNA/Staff/DT/TE...ieVRLA.pdf


Infine:
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la barca a vela sbanda e contribuisce alla fuoriuscita di acido
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Questo e' vero solo per batterie non previste per impiego su mezzi nautici visto che queste hanno un contenitore decisamente piu' alto per lasciare spazio all'elettrolita che, inclinato, sale di livello da un lato con rischio di spandimento e scende di livello dall'altro con rischio di scoprire le piastre e accelerarne il degrado. Tale aumento dimensionale del contenitore consente anche l'utilizzo di una maggiore quantita' di elettrolita (quasi il 50% in piu') riducendo mediamente la sovratemperatura durante i processi di carica/scarica.
L'affermazione soprariportata e' quindi applicabile solo a batterie inadatte (ad esempio il tipo automobilistico) non progettate per operare con forti inclinazioni.
e quindi ???????

dopo tanta lezione di scienza

a parrte che sei un po permaloso e non era mia intenzione urtare la tua suscetibilità e poliemizzare , quando si ha solo da insegnare si sa tutto.



amen
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