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Preflessione albero - Versione stampabile

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RE: Preflessione albero - Gabbo85 - 25-06-2024 17:09

Topic molto interessante per me che ho un 343 e mi piace farle fare ancora qualche regatina qua e la.
Io uso molto regolare il paterazzo al variare delle condizioni, chiedo: in quanto cm è quantificabile l'escursione del paterazzo tra la condizione di ''molto lascato'' e ''cazzato a ferro'' in andatura di bolina con ventone, onde?
Ho fatto delle ''tacche'' come riferimento che mi aiutano e l'escursione massima che utilizzo tra le 2 condizioni agli antipodi è di circa 6 cm. E' un dato giusto? Considerate che a prua ho anch'io avvolgifiocco.
PS. Cercherò di fare anche io una paio di foto all'albero per confrontarle con quelle di little sail.


RE: Preflessione albero - Tatone - 25-06-2024 17:37

(25-06-2024 17:09)Gabbo85 Ha scritto:  Ho fatto delle ''tacche'' come riferimento che mi aiutano e l'escursione massima che utilizzo tra le 2 condizioni agli antipodi è di circa 6 cm. E' un dato giusto? Considerate che a prua ho anch'io avvolgifiocco.

Come ordine di grandezza, se ti piace l'idea di fare un po' di regatine, io ti direi di considerare circa il doppio, 10-12cm tra tutto cazzato e tutto in bando (tutto in bando solo in poppa mettendo in forza una drizza a prua, oppure in bolina con venti inferiori ai 5 nodi di reale.
Però...
... però è importante anche valutare il peso reale dell'avvolgifiocco, che potrebbe avere effetti controproducenti sulla forma e sul "pompaggio" della "catenaria" dello strallo di prua. Se il profilo dell'avvolgifiocco è relativamente sottile e leggero, magari con tamburo e ferraglia smontabili, OK. Altrimenti, se il profilo fosse di quelli belli importanti con tamburo fisso allora ti direi che vanno bene i numeri che hai scritto tu. Tuttavia, sapendo bene che hai un modo relativamente semplice per incrementare le prestazioni con poca aria... 32


RE: Preflessione albero - Little Sail - 25-06-2024 20:11

(25-06-2024 17:09)Gabbo85 Ha scritto:  Topic molto interessante per me che ho un 343 e mi piace farle fare ancora qualche regatina qua e la.
Io uso molto regolare il paterazzo al variare delle condizioni, chiedo: in quanto cm è quantificabile l'escursione del paterazzo tra la condizione di ''molto lascato'' e ''cazzato a ferro'' in andatura di bolina con ventone, onde?
Ho fatto delle ''tacche'' come riferimento che mi aiutano e l'escursione massima che utilizzo tra le 2 condizioni agli antipodi è di circa 6 cm. E' un dato giusto? Considerate che a prua ho anch'io avvolgifiocco.
PS. Cercherò di fare anche io una paio di foto all'albero per confrontarle con quelle di little sail.

E allora soddisfiamo la curiosità: le tacche le hai segnate sotto il volantino del paterazzo?

Tutto lascato -> vento debole

Tutto cazzato (giri in senso antiorario del volantino del paterazzo fino a raggiungere i 6 cm di escursione che citavi) -> vento sostenuto

?

Buon vento!
LS


RE: Preflessione albero - bullo - 25-06-2024 20:39

Io dico che bisogna guardare la forma della vela.
Esempio con pochissimo vento mia oppppinione le vele non devono essere troppo grasse perchè possono stallare.
Bolinando ci può essere onda differente tra i due bordi e su quello che ho l'onda più in prua devo avere più potenza, più grasse, sulle altre più magre, stringo di più. Così o cosà è troppo semplice.-


RE: Preflessione albero - Gabbo85 - 25-06-2024 21:31

(25-06-2024 20:11)Little Sail Ha scritto:  E allora soddisfiamo la curiosità: le tacche le hai segnate sotto il volantino del paterazzo?

Tutto lascato -> vento debole

Tutto cazzato (giri in senso antiorario del volantino del paterazzo fino a raggiungere i 6 cm di escursione che citavi) -> vento sostenuto

?

Buon vento!
LS
ho fatto una tacca che segnala il punto del tutto cazzato, in mondo che da lì, lascando, ho sempre il riferimento visivo per vedere a quanto sono dalla tacca. Come dicevo, quando mollo tutto arrivo a circa 6 cm dal segno e il paterazzo lo sento bello lasco...
Tu di solito che escursione adotti da un estremo all'altro della regolazione?


RE: Preflessione albero - Little Sail - 25-06-2024 21:45

(25-06-2024 21:31)Gabbo85 Ha scritto:  ho fatto una tacca che segnala il punto del tutto cazzato, in mondo che da lì, lascando, ho sempre il riferimento visivo per vedere a quanto sono dalla tacca. Come dicevo, quando mollo tutto arrivo a circa 6 cm dal segno e il paterazzo lo sento bello lasco...
Tu di solito che escursione adotti da un estremo all'altro della regolazione?

Gabbo ho da relativamente poco tempo questa barca e non mi sono ancora spinto in regolazioni di fino, a dire la verità non ho sinora applicato neanche le volanti che per quanto appreso dovrebbero essere impiegate con onda e di bolina (contrariamente alla mia iniziale convinzione di utilizzarle con vento di poppa....), insomma ancora un pivello in materia Smiley44


RE: Preflessione albero - nape - 27-06-2024 21:13

Tatone ti ha fatto una lectio magistralis sull'uso degli alberi in linea, Albert e Bullo te la hanno completata con le variabili del caso. Ora ti dico la mia che ha ben poca teoria: era il 1980 o '81, il primo triangolo degli italiani di quell'anno parte con trenta nodi fissi, mi salgono a bordo dei ceffi, in realtà amici, di ritorno dall'Admiral del '79. Io ero solo un kid on the block che, come te, fino ad allora aveva guardato ai cm del tendiitore. Ok, il tenditore dello strallo finisce a fine corsa ma glie ne avrebbero dato ancora, baby e volanti fanno il resto del mestiere. Quel giorno mi si è aperto un mondo. Alla fine sono le vele che, se fatte da chi le sa fare per quel tipo di armo, ti parlano e ti insegnano cose che ormai sono andate perdute e non i cm dei volantini. Dimentica il pre-bend che è roba da Farr40 e lavora sul rake, se necessario.
Detto questo, però, vacci piano che i prototipi di allora ne avevano da spendere molto di più delle barche di serie venute dopo.


RE: Preflessione albero - Tatone - 28-06-2024 09:46

(27-06-2024 21:13)nape Ha scritto:  Tatone ti ha fatto una lectio magistralis sull'uso degli alberi in linea, Albert e Bullo te la hanno completata con le variabili del caso. Ora ti dico la mia che ha ben poca teoria: era il 1980 o '81, il primo triangolo degli italiani di quell'anno parte con trenta nodi fissi, mi salgono a bordo dei ceffi, in realtà amici, di ritorno dall'Admiral del '79. Io ero solo un kid on the block che, come te, fino ad allora aveva guardato ai cm del tendiitore. Ok, il tenditore dello strallo finisce a fine corsa ma glie ne avrebbero dato ancora, baby e volanti fanno il resto del mestiere. Quel giorno mi si è aperto un mondo. Alla fine sono le vele che, se fatte da chi le sa fare per quel tipo di armo, ti parlano e ti insegnano cose che ormai sono andate perdute e non i cm dei volantini. Dimentica il pre-bend che è roba da Farr40 e lavora sul rake, se necessario.
Detto questo, però, vacci piano che i prototipi di allora ne avevano da spendere molto di più delle barche di serie venute dopo.

Smiley42


RE: Preflessione albero - Gabbo85 - 28-06-2024 11:25

(17-06-2024 19:54)Tatone Ha scritto:  [*]Metti praticamente in bando le sartie basse anteriori e raddrizza l'albero a riposo.
[*]Fatti un bel paranchino in tessile per unire tra di loro le stesse sartie a circa un metro e mezzo dalla coperta, paranchino che tirerai quando vorrai smagrire la randa inflettendo l'albero (i 343 da corsa all'epoca ce lo avevano tutti!), in pratca trasformi le 2 sartie anteriori in uno stralletto regolabile.

Relativamente alle 2 sartie basse anteriori, più di una persona(e parlo di gente qualificata e che regata dai tempi delle ior a grandi livelli), mi ha consigliato direttamente di toglierle, in quanto fastidiose soprattutto in fase di virata.
Uno di questi le tolse proprio su un suo GS35 poppa lunga, con cui faceva crociera e qualche regatina.
A me l'idea di togliere delle sartie che qualcuno ha pensato di mettere li mi lascia un pò perplesso, ma immagino che in virata il beneficio sarebbe enorme.


RE: Preflessione albero - bullo - 28-06-2024 12:12

Se non ci fosse l'albero si andrebbe meglio!!!!!Smiley36Smiley36Smiley45Smiley45


RE: Preflessione albero - albert - 28-06-2024 12:16

(28-06-2024 11:25)Gabbo85 Ha scritto:  Relativamente alle 2 sartie basse anteriori, più di una persona(e parlo di gente qualificata e che regata dai tempi delle ior a grandi livelli), mi ha consigliato direttamente di toglierle, in quanto fastidiose soprattutto in fase di virata.
Uno di questi le tolse proprio su un suo GS35 poppa lunga, con cui faceva crociera e qualche regatina.
A me l'idea di togliere delle sartie che qualcuno ha pensato di mettere li mi lascia un pò perplesso, ma immagino che in virata il beneficio sarebbe enorme.

Se uno lo sa e con mare ci va con la randa su e il vang che spinge in avanti l'albero .... lo può anche fare.

Ma se uno ci va anche in crociera e quando c'è un po' di maretta ci va a motore, dopo un po' si trova gli attacchi delle crocette ovalizzati (o la base delle crocette criccata) per il pompaggio dell'albero.

(28-06-2024 12:12)bullo Ha scritto:  Se non ci fosse l'albero si andrebbe meglio!!!!!Smiley36Smiley36Smiley45Smiley45

ecco !!!! Smiley14


RE: Preflessione albero - Tatone - 28-06-2024 13:13

(28-06-2024 11:25)Gabbo85 Ha scritto:  Relativamente alle 2 sartie basse anteriori, più di una persona(e parlo di gente qualificata e che regata dai tempi delle ior a grandi livelli), mi ha consigliato direttamente di toglierle, in quanto fastidiose soprattutto in fase di virata.
Uno di questi le tolse proprio su un suo GS35 poppa lunga, con cui faceva crociera e qualche regatina.
A me l'idea di togliere delle sartie che qualcuno ha pensato di mettere li mi lascia un pò perplesso, ma immagino che in virata il beneficio sarebbe enorme.

Aggiungerei a quanto già ti hanno detto che il 343 è armato con albero in coperta a crocette piane e questo suggerisce vivamente la struttura con le 4 sartie basse (ce l'hanno così praticamente tutti gli armi a crocette piane in coperta) tale da "bloccare" il meglio possibile la posizione della prima crocetta, limitando di conseguenza il pompaggio dell'albero in tutte le direzioni. Perché il pompaggio dell'albero sia deleterio soprattutto nel caso di alberi armati in coperta penso che sia abbastanza intuitivo, rispetto ad un albero passante: non vorresti mai che ci fosse un cedimento dell'incastro a livello della coperta, dove tra l'altro non è semplicissimo andare a verificare le corrosioni e l'usura dei componenti (mastra, viti di fissaggio, piede d'albero incastrato nella mastra), dunque "vincolare" la prima crocetta irrigidisce il sistema e lo rende parecchio più stabile e sicuro.