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RE: Confine tra deriva e yacht - Topo - 09-11-2015 15:54 Klaus, inizialmente ho volutamente omesso di specificare la ragione per cui cercavo la distinzione tra deriva e yacht per evitare di condizionare la risposta. Cosa che poi inevitabilmente si è verificata. Concordo con te che la classificazione non può che essere arbitraria, speravo solamente esistesse già qualcosa. Ed in effetti tra le tante risposte qualche spunto è emerso, come ad esempio stabilità di forma e di peso, il rapporto peso imbarcazione/peso equipaggio, ecc. Ora starà a me fare una sintesi da applicare alle categorie di barche tradizionali a fondo piatto armate al terzo. Rinnovo il ringraziamento a tutti per i contributi fin'ora ricevuti RE: Confine tra deriva e yacht - ADL - 09-11-2015 16:18 (09-11-2015 15:21)Klaus Ha scritto: E' un esercizio molto anglosassone quello di cercare delle cesure nette in un un genere di cose (o animali, persone).avendo tempo, voglia e una conoscenza enciclopedica si potrebbe sempre fare una classificazione tassonominca. l'idea è di partire dal fatto che tutto ciò che naviga abbia un antenato comune...e da lì discende tutto. chiaramente si assume che nessun progettista/costruttore/chiunque abbia messo un mezzo a mare l'abbia creato dal nulla, ma che abbia preso spunto da qualcosa di esistente -tranne il primo navigatore "mitologico" che si perde nell'alba dei tempi che mise a mare l'antenato comune, appunto- ad un certo punto il ramo delle derive deve essere nato, e tutti i suoi discendenti sono derive. |