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Drizze : distinguere i materiali idonei - anpast - 14-04-2012 23:44 Ciao a tutti , devo sostituire le drizze di randa e fiocco su un 26 piedi da crociera , prima di fiondarmi da 'Il Cordaio' e prendere la prima cima che vedo , chiedo a voi esperti : una cima in nylon ( o poliestere ? ) da 8mm è suff per una randa da 20-25 mq ? o è meglio il dyneema da 6mm ? potete indicarmi un negozio on line per questo genere di acquisti ? grazie Andrea Drizze : distinguere i materiali idonei - fomalhaut - 15-04-2012 00:12 Salve, da come hai posto la domanda hai un po' di confusione in materia. Prova a leggere Rigging di Fabbroni e vedrai che le domande in seguito saranno più mirate e le risposte lo saranno altrettanto. Buona lettura Drizze : distinguere i materiali idonei - appassionato vela.it - 15-04-2012 00:46 Citazione:fomalhaut ha scritto: sono anch'io interessato al quesito, ma non ho trovato risposta nella discussione 'rigging ...' da te segnalata che, mi sembra, tratti, sopratutto, di carichi, etc., ma non del tipo di materiale ottimale per le drizze (randa,genoa, spy, genny). Grati, se puoi meglio specificare. saluti Drizze : distinguere i materiali idonei - GT - 15-04-2012 00:47 Sono sicuramente sufficienti. Il problema e la manovrabilità: più piccole sono peggio si impugnano. Drizze : distinguere i materiali idonei - sailor13 - 15-04-2012 01:31 Dalle drizze si richiede principalmente rigidità. Pertanto comprate il materiale più rigido che potete permettervi. Se non volete spendere molto, una drizza mista in acciaio e tessile è l'ideale. Drizze : distinguere i materiali idonei - franco53 - 15-04-2012 15:19 Citazione:Messaggio di anpastciao a tutti,considerato che c,è già una discussione in atto sulla materia non mi sembra opportuno aprirne un'altra.Devo sostituire per vecchiaia e usura le drizze (randa-genoa-spi)sulla mia barca da 8 mt,faccio solo crociera costiera e non mi interessano le regate,il mio quesito è questo:compro quelle in polyestere o in dynema,quale carico di rottura,quella vecchia della randa è da 9mm la sostituisco con una da 8 o da 10,compro quelle che da un lato già sono provviste di attacchi o mi accontento del nodo,le sostituisco cucendo e nastrando le due estremità o in altro modo più veloce unendo le estremità con del filo sottile e nastrando,e se poi questo fa spessore e non passa in punta d'albero?grazie anticipate per i consigli e suggerimenti che mi darete,BUON VENTO A TUTTI. Drizze : distinguere i materiali idonei - franco53 - 15-04-2012 15:50 Citazione:Messaggio di anpastvai sul sito http://www.spraystore.it ci trovi di tutto,BV ps.-non sono socio Drizze : distinguere i materiali idonei - tiger86 - 16-04-2012 12:29 Le drizze devono essere in materiale ad alto modo in quanto devono avere meno elasticità possibile, per cui ritengo che ormai il poliestere sia da evitare anche su barche da crociera. Va bene il dyneema per un buon rapporto qualità/prezzo. Ne esiste un ampio set di tipologie a seconda della modalità di fabbricazione e del materiale impiegato(dsk75/78/90). Nel tuo caso un doppia treccia in dsk75 da 8 penso vada benissimo. Io per sostituire uso le vecchie come messaggero, le unisco in linea senza sovrapporle, solitamente mi fido di una bella nastrata anche se probabilmente sarebbe meglio inserire un sagolino di congiunzione per sicurezza. Ma se la nastrata è fatta bene, la cima è asciutta e presti attenzione a quello che fai è molto difficile possano staccarsi. Io l'ho fatto tante volte e mi è sempre andata bene. Bisognerebbe sentire come fa Sailor13 che forse lo fa tutti i giorni. ![]() Drizze : distinguere i materiali idonei - sailor13 - 16-04-2012 14:51 Citazione:tiger86 ha scritto:a dir la verità no, non mi chiamano più per togliere le drizze, quasi tutti fanno da soli. Invece mi chiamano spesso per andare a ripassare il testimone... ![]() ![]() ![]() Drizze : distinguere i materiali idonei - tiger86 - 16-04-2012 16:24 risposta molto eloquente ![]() Drizze : distinguere i materiali idonei - Blu - 16-04-2012 17:21 Ho sempre unito la drizza nuova alla vecchia usando un buon nastro da elettricista leggermente insaponato. Per fortuna non ho mai avuto problemi. Dico 'fortunatamente', in quanto sono consapevole di correre qualche rischio. Tuttavia, facendo la nastratura come si deve ed evitando di sforzare al primo accenno di impuntamento, direi che il lavoro viene. Ho notato che la giuntura o passa liscia subito, o si impunta ed in tal caso è inutile tirare. Si torna indietro, si leva il nastro e si passa il testimone cucito con ago e filo. In conclusione, con il nastro l'importante è non sforzare minimamente il passaggio e saper rinunciare al mino accenno di impuntatura. Statisticamente, su venti volte due sole ho dovuto fermarmi e riprovare con il testimone. NB prima di nastrarle le code devono essere ripassate con l'accendino togliendo sbavature e debordamenti, rastremate leggermente. Il nastro lo metto nel seguente modo: 1) due strisce da circa 15 cm in senso longitudinale 2) sopra nastro a spirale andata e ritorno. PS la pigrizia non ha limiti e può fare disastri, ma è più forte di me! ![]() Drizze : distinguere i materiali idonei - Jak - 16-04-2012 17:59 Quando mi è servito le ho cucite testa contro testa con un pezzo di filo di ferro e ha sempre funzionato. Il nastro qualche volta mi ha tradito Drizze : distinguere i materiali idonei - fomalhaut - 16-04-2012 18:34 salve, proprio di quello si tratta carico e allungamento. La drizza deve essere rigida, non si deve allungare quindi fibre ad alto modulo dyneema o spectra sono le più indicate. Per i diametri bisogna conoscere il carico ma come è già stato detto un dyneema da 8mm mi sembra adeguato. Se utilizzi una doppia treccia è consigliabile una calza a 32 fusi,è più rigida. Naturalmente il discorso dei carichi è valido se utilizzi le impiombature corrette. Se invece vuoi risparmiare è utilizzare il cavo metallico (7x19) con la coda in poliestere il problema è l'intuglitura cavo-tessile, che non è semplicissima. Citazione:appassionato vela.it ha scritto: Drizze : distinguere i materiali idonei - BornFree - 17-04-2012 00:55 ma ti chiamano dopo avere fallito col testimone o dopo aver rotto al drizza? Secondo me è piu' frequente il secondo caso ![]() Citazione:sailor13 ha scritto: Drizze : distinguere i materiali idonei - enzo - 17-04-2012 03:28 Citazione:franco53 ha scritto:Dai due capi da unire tiro indietro le rispettive calze taglio qualche trefolo interno lasciandone solo due/tre che lego con dei nodi piani riavvicino le calze e chiudo con un pò di nastro. Drizze : distinguere i materiali idonei - sailor13 - 17-04-2012 03:43 E' veramente incredibile! qualsiasi cosa, pur di non tentare nel modo giusto... ![]() ![]() ![]() strano che nessuno abbia mai provato con la colla... Drizze : distinguere i materiali idonei - palve - 17-04-2012 14:04 Oltre al tipo di materiale dovresti anche prestare attenzione al diametro previsto per le drizze della tua barca. Le pulegge sono dimensionate per un preciso diametro e se eccedi poi non passi. Se le prendi resistentissime ma troppo sottili avrai problemi nel manovrarle. Quindi: diametro giusto! Drizze : distinguere i materiali idonei - Jak - 17-04-2012 14:43 Citazione:sailor13 ha scritto: Ach, nonn ci avevo pensato! Secondo te è meglio l'attack o il bostik? ![]() ![]() ![]() Drizze : distinguere i materiali idonei - Temasek - 17-04-2012 16:39 Un paio di considerazioni, prese un pò quà ed un pò là. Attenzione a passare da una drizza in poliestere, ad una drizza in Dyneema, oltre alla differenza di costo/metro dei due materiali, bisogna ridisegnare tutto il circuito (ulteriore spesa quasi mai considerata) Da 'Rigging' di Fabbroni: Il poliestere vuole una puleggia a gola tonda, mentre il Dyneema una puleggia a gola piatta. Quindi bisogna anche sostituire le varie pulegge del circuito. Dal corso dell'ing. Maffioli tenuto alla LNI di Milano. --Il Dyneema ha una tessitura a calza,(singola o doppia) sotto carico s'appiattisce,( Puleggia piatta cit. Fabbroni) quindi a parità di diametro, il Dyneema vuole delle pulegge più larghe. Se i passaggi sono giusti per il poliestere, diventano stretti per il Dyneema. (Maggiore attrito sulle guance della puleggia, ergo minore scorrevolezza). Per una buona scorrevolezza e per non stressare le fibre, le pulegge devono avere un diametro minimo, (se non ricordo male!) dodici volte il diametro della drizza in Dyneema Mentre per problemi di peso e di ingombri, (nonchè di prezzo) le pulegge tendono a diventare via via sempre più piccole. Altro punto da tener presente: ( sempre cit. ing. Maffioli) -- Il poliestere è un pò elastico, quindi sotto raffica s'allunga un pò, l'impulso di pressione, viene un pò assorbito dall'elasticità della drizza e si scarica meno sull'attrezzatura. Mentre il Dyneema è molto più rigido e l'impulso viene trasmesso repentinanente a tutta l'attrezzatura. Ciò significa: sostituire tutte le pulegge, riverificare il loro ancoraggio (soprattutto in coperta), sostituire anche gli strozzascotte. ( con uno più robusto e specifico per trattenere anche una fibra scivolosa, quale è il Dyneema-- Spero di essermi capito. ![]() Drizze : distinguere i materiali idonei - palve - 17-04-2012 17:44 Non me ne intendo a sufficienza però, per non estremizzare, distinguerei: quanto all'appiattimento, dyneema scalzato da con calza; quanto all'elasticità, vela in dacron o in tessuto meno elastico. Con dyneema con calza e vele in dacron forse si può avere un compromesso che non richiede di rifare tutto. |