Teak: rigommare o lamare?
#1
Coperta in teak, con 14 anni di vita.
Spessore originario circa 12 mm.

La gomma sporge dai comenti, in alcuni punti per circa 2/3 mm.

Soluzione A:
1 Tagliare con scalpellino o taglierino la gomma che sborda dai comenti
2 Carteggiare la coperta con levigatrice
3 Eventuale Trattamento teak

Oppure solutione B:
1 Levare tutta la gomma
2 Carteggiare la coperta
3 Rigommare con Sika.

Come si fa a decidere tra A e B?
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#2
La decisione dipende:
dalla tua manualita'
da quanto tempo ci vuoi mettere
dalle condizioni della coperta
personalmente
taglierei il nero in . non e' lui che sborda ma il teak che si e' ritirato
poi controllare lo stato generale che se fosse . passata di rotorbitale con la 120 va bene.
Foto?Che magari .
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#3
Esperienza già vissuta:
Tagli la gomma che sporge
Passata di rotoorbitale 120, dopo di che si aprono due strade (che dipendono dallo stato di usura del teak):
1) di gomma ne è rimasta più o meno dappertutto: ti limiti a fresare per creare il comento nei pochi punti dove la gomma non c'è più e rigommi e quindi hai praticamente finito...
2) ti accorgi che le cianfrinature delle doghe, consumandosi il teak, sono praticamente sparite. Dovrai ricreare il comento dappertutto con attrezzi vari adattati alla bisogna (frese, fein, scalpello a mano etc) e quindi rigommarti tutta la coperta.
Superfluo dire che nel mio caso si è presentata la soluzione n.2 !!!

Auguri e buon lavoro
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#4
Dovrebbe andar bene la soluzione A:di teak ne hai ancora 8/9 mm, di gomma ,se sono state seguite le regole, dovresti averne,dall'attuale filo legno almeno 5 mm.leviga con prudenza!Ho avuto lo stesso problema sulla mia più o meno alla stessa età della tua e dopo la levigatura sono andato avanti ancora per qualche anno pur non avendo (panche pozzetto nel mio caso) uno spessore di teak buono come il tuo.Buon lavoro
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#5
Purtroppo non ho foto, è una barca che devo valutare per un eventuale acquisto.
Il teak è di prima qualità, e non è avvitata. Quindi il lavoro dovrebbe essere meno complicato per l'assenza dei famigerati tappini.

Tutto sta nel verificare le altezze reali del legno rimasto, e delle cianfrinature.
Anche perchè poi da questo intervento dipenderà la vita futura della coperta.
E' corretto?

Mettiamo che la gommatura sia sufficiente Wink... e non ci sia bisogno di rigommare Wink Wink:
Dopo la passata di rotorbitale da 120 il teak è pronto?
Serve un ulteriore passata o trattamento di protezione?

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#6
Caro Adv,
Segui il percorso A e solo dopo aver fatto questo saprai se dovrai anche seguire il percorso B!!!
La grana che ti suggeriso è la 60, altrimenti stailì oltre il doppio del tempo!!!
per sapere cosa fare per eventuale acquisto, lasciati consigliare da perito esperto e/o falegname in grado di rilasciare perizia/valutazione valida ai sensi di legge!!!
Ciao,
Buona scelta!
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#7
Citazione:Messaggio di kpotassio
... solutione B:
1 Levare tutta la gomma
2 Carteggiare la coperta
3 Rigommare con Sika.
...
Attenzione: la carteggiatura va fatta alla fine, DOPO la ri-gommatura con Sika, e DOPO aver tagliato con taglierino le eccedenze.
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#8
Esiste un taglierino apposito per rifilare i comenti che appoggiato in coperta e vibrando sull'asse orizzontale li taglia efficacemente,
non trovo però un link o foto, chedo di averlo visto della hilti
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#9
Citazione:Avventura II ha scritto:
Esiste un taglierino apposito per rifilare i comenti che appoggiato in coperta e vibrando sull'asse orizzontale li taglia efficacemente,
non trovo però un link o foto, chedo di averlo visto della hilti
L'utensile che corrisponde alla descrizione e' il Multimaster della FEIN con montato l'accessorio che in catalogo e' denominato 'raschietto'. L'ho provato per tagliare le eccedenza di Sika dopo la gommatura, ma un normalissimo taglierino ben affilato (la lama deve essere nuova) e' molto piu' efficace (rapido) e produce un risultato migliore.
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#10
Grazie mille per gli ottimi suggerimenti! Vi terrò aggiornati sui lavori.
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#11
Okkio, controlla se hai i tappi.
Se non hai i tappi potresti avere viti sul fondo del comento.
In questo caso, se la gommatura è già al limite delle viti, il lavoro diventa improbo.
Infatti in questo caso prima devi scoprire tutte le viti, toglierle, approfondare il comento se c'è legno, rigommare, levigare.
Col rischio di ricavare i comenti nuovi direttamente sulla vtr della coperta.
Navigare senza meta può farci scoprire orizzonti inaspettati!
Buon vento! by Mario
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#12
Ho ripassato tutta la coperta della mia barca questa estate, come carta ho usato 180/220 dopo ho dato una bella mano di teak oil, è venuta meravigliosa, sembra nuova, ma ha 12 anni.
Purtroppo non ho avuto il tempo necessario per passare altre mani, ma lavandola al rientro in Imarroncinichegalleggiano.... e passandola con scopettone morbidissimo, torna sempre bella.
Buon lavoro
Fabio
Purtroppo non ho foto, è una barca che devo valutare per un eventuale acquisto.
Il teak è di prima qualità, e non è avvitata. Quindi il lavoro dovrebbe essere meno complicato per l'assenza dei famigerati tappini.

Tutto sta nel verificare le altezze reali del legno rimasto, e delle cianfrinature.
Anche perchè poi da questo intervento dipenderà la vita futura della coperta.
E' corretto?

Mettiamo che la gommatura sia sufficiente Wink... e non ci sia bisogno di rigommare Wink Wink:
Dopo la passata di rotorbitale da 120 il teak è pronto?
Serve un ulteriore passata o trattamento di protezione?


[/quote]
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#13
Scusate l'ignoranza ma com'è fissato il teak alla vetroresina? Con delle viti nascoste da tappini di legno? Oppure è incollato?

Si tratta di pannelli come questi: . ?

Vale a dire fondo di compensato marino con doghe in teak incollate superiormente, spaziate da comenti?

Grazie per gli eventuali chiarimenti.
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#14
Altra domanda.

Quando si va a levigare con la rotorbitale immagino si debba fare molta attenzione a non intaccare il gealcoat vicino ai bordi del rivestimento in teak.
Che precauzione si usa per questo? Si nastra il gelcoat intorno?
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#15
Gasista,
il Teak può essere fissato con collante epoxi specifico o con collante poliuretanico.
Il prodotto indicato da te non è Teak, o meglio, è compensato marino con rivestimento di 26/10 di Teak.
Oltre a costare più del massello non è indicato per coperte, ma solo per superfici dritte.
Per eseguire le curve dei passavanti si usano doghe in teak massello da curvare una ad una.
Riguardo i pericoli della roto sui verticali della tuga, il nastro almeno doppio può andare bene se hai la mano, ma anche delle striscie di formica, fissate con nastro ti permettono di proteggere veramente.
Buon lavoro!
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#16
luca hai mai visto teck fissato con rivetti? che si fa in quel caso?
grazie
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