Klaus
Vecio AdV
Messaggi: 5.888
Registrato: Jan 2008
|
RE: Sbandamento, sicurezza e inefficenza
(18-07-2016 12:46)barbezuan Ha scritto: (18-07-2016 12:12)Klaus Ha scritto: Quindi solo regate monotipo... magari, ma quanti continuerebbero a fare regate con la propria barca? Mi sa che cancelleresti anche la maggioranza dei campi di regata...
I sistemi di compenso nascono per cercare di far competere fra loro barche diverse.
Negli anni chi li gestisce cerca di renderli più sofisticati ed efficaci, progettisti e regatanti cercano i "buchi" per ingannare i sistemi, questi vengono modificati per tappare i buchi e così via, in una eterna lotta fra regolatori e regolati.
Poi esistono le box rules ed i monotipi, ma non è che i giudici campino più tranquilli, la voglia di imbrogliare o semplicemente trovare il buco resta, è nell'animo dell'uomo. Abbiamo numerosi e luminosi esempi in molti monotipi o classi a restrizione, i più eclatanti a mio avviso sono alcune classi olimpiche (Star, Finn) che prevedono costruttori diversi, la Classe A dei catamarani, con la scappatoia inventata per introdurre i foil e, più evidente, la Coppa America.
Non c'è verso, neppure facendo costruire le barche da un solo cantiere (vedi lo scandalo degli AC45 nell'ultima CA).
Beh, l'AC possiamo anche passarci sopra (non è nemmeno ISAF).
Monotipi ce ne sono molti e con regole di stazza molto diverse fra loro, la scelta è vasta.
Far competere imbarcazioni diverse, soprattutto in prestazione, ha, sempre a mio parere, una funzione sociale più che sportiva, quindi le limiterei alle manifestazioni sociali.
Per quanto riguarda i "buchi" delle regole di stazza, certo non esistono le regole perfette con una piccola differenza, nei monotipi si cerca di migliorare le prestazioni della barca mentre nei compensi le si "castra" per pagare in meno possibile. Oltre a perdere buona parte del divertimento delle regate, cioè la tattica poco applicabile con barche con prestazioni diverse.
Sempre più fuori tema, è un'argomento che meriterebbe una discussione tutta sua.
Premetto che concordo sul fuori tema e quindi non intaserò oltre questo 3d, ma una precisazione è dovuta: non sempre nei monotipi e nella classi a restrizione si ricercano le migliori prestazioni. I limiti sono legati a parametri diversi, spesso a scelte legate al contenimento dei costi, vedi i limiti in alcuni dell'uso del carbonio o della modifica delle appendici. e sono d'accordo che le regate monotipo sono più interessanti, anche solo per il fatto che chi arriva primo è il primo classificato in reale e non, qualche volta, quello che arriva quando gli altri sono da tempo al bar ...
Pensare è il lavoro più arduo che ci sia, ed è probabilmente questo il motivo per cui così pochi ci si dedicano.
Henry Ford
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 18-07-2016 16:01 da Klaus.)
|
|
18-07-2016 15:59 |
|
Federico82
Amico del forum
Messaggi: 179
Registrato: May 2016
|
RE: Sbandamento, sicurezza e inefficenza
(15-07-2016 16:12)Klaus Ha scritto: (11-07-2016 15:30)Federico82 Ha scritto: Ok, allora provo con un gps e un inclinometro tipo seaworld, in questo modo posso iniziare ad avere dei dati su cui lavorare
Inviato dal mio SM-N910F utilizzando Tapatalk
Federico, mi permetto di darti qualche consiglio.
Dai tuoi post si evince una scarsa conoscenza della vela, non è che ci voglia una laurea al MIT di Boston ma alcuni "caposaldi" per me sono fondamentali.
A parte il solito consiglio di farti un corso, meglio se su derive, mi sento di consigliarti di lasciar perdere la ricerca di strumenti per capire. Un inclinometro ed un GPS non servono a progredire, né prendere appunti per decidere qual'è il miglior assetto in bolina. Serve uscire e provare, allenare il sedere, gli occhi, il naso e le orecchie ad acquisire sensibilità alle onde, al vento ed agli stimoli visivi. Non è così difficile come appare la vela, sembra che tu ignori (o forse non sei ancora in grado di selezionare) i consigli, tutto concentrato sulla ricerca dello strumento. Come almeno due di noi ti hanno detto, anche argomentando, le barche viaggiano meglio se dritte ma l'inclinazione, seppur limitata, non puoi evitarla. Un inclinometro ed una tabella di riferimento non ti aiutano perchè le variabili sono molte ed in continua mutazione, rischi di riscrivere la Treccani e non riuscire lo stesso a gestire al meglio la tua barca.
Cerca qualcuno più esperto che esca con te, mezza giornata con uno capace anche di insegnare vale più di tutti gli strumenti ed i notes del mondo.
Leggo, e non intervengo quasi mai, lunghe discussioni sui dati del vento e sull'utilizzo di strumenti vari, tanto da far sembrare fondamentale avere un windex, un GPS ed un solcometro (LOG, per gli amici...) efficienti, più delle vele.
Non è così, si può navigare sotto costa senza strumenti, anzi impari meglio a gestire la tua barca. Se devi spendere soldi, prima fallo dedicandoti all'attrezzatura ed alle vele, delle lenzuola stese fanno molto peggio del non avere la migliore interfaccia fra tutti gli strumenti possibili.
Buon vento
Grazie Klaus, hai assolutamente ragione
|
|
30-08-2016 14:12 |
|
Danielebora
Amico del forum
Messaggi: 95
Registrato: Jul 2015
|
RE: Sbandamento, sicurezza e inefficenza
(15-07-2016 23:10)ZK Ha scritto: la qualita.. e' un conto, la quantita un altro.
barche strette, chiglie arretrate.. chiamano sbandamenti importanti, anche 45 gradi e senza draglie.
non sono un esperto ma da quello che mi dicono l alpa 11,50 è una barca stretta (non bisogna essere esperti per capirlo) poi la chiglia se sia arretrata non lo so ..lo spero,gli sbandamenti importanti chiamano
per adesso col gps mi sembra di notare che la migliore andatura e velocità si ha con barca quasi dritta...quasi e che la barca sia stata fatta per bolinare ....cosi sembra ad un quasi profano .
|
|
04-09-2016 18:11 |
|
albert
Vecio AdV
Messaggi: 9.639
Registrato: Jun 2008
|
RE: Sbandamento, sicurezza e inefficenza
(04-09-2016 22:22)pepilene Ha scritto: È possibile sapere il momento raddrizzante della propia barca?
non vorrei andare OT.
Non è OT: il momento raddrizzante contrasta lo sbandamento che è nel titolo, dunque ...
Possibilità:
1) telefoni al progettista e ti fai dare il numero in kilogrammetri, te lo segni ...
2) fai sbandare a diversi step la barca con dei pesi noti a distanza stabilita e scrivi in una tabella i kg. X i metri e poi li trasferisci in ordinata in un grafico con i gradi in ascissa ... quando raggiungi il limite di stabilità positiva, te ne accorgi perchè la barca scuffia senza necessità di aggiungere peso
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 04-09-2016 22:52 da albert.)
|
|
04-09-2016 22:48 |
|
marcofailla
Vecio AdV
Messaggi: 6.326
Registrato: Aug 2015
|
|
05-09-2016 08:35 |
|