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Riferendomi a cime scotte e drizza in materiale non esotico quindi poliestere ho notato che in giro ci sono due tipologie di anime: anima intrecciata che ha una sua coesione a prescindere dalla presenza della calza esterna e quella con anima fatta di materiale non intrecciato che è coeso solo grazie alla calza. Quest ultima soluzione credo non esista per il più moderno dyneema. Quali le differenze tra una soluzione e l altra? Pro e contro? Chiaramente oggi come oggi il dyneema ha relegato il poliestere alle imbarcazioni da crociera pura.
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Ciao, nelle cime in poliestere il carico di rottura e l'allungamento sono determinati sia dall'anima che dalla calza esterna, e il modo in cui sono intrecciate aggiunge altre variabili. Le tipologie di cime sostanzialmente sono 3, con anima a 3 legnoli, la classica doppia calza, oppure con anima a fili parelleli. La cima a doppia calza è quella che a mio avviso offre le migliori caratteristiche di maneggevolezza e facilità ad essere impiombata. Quella con anima a fili paralleli ha un minor allungamento ed è di solito utilizzata per drizze, ma la differenza di comportamento elastico fra anima (che si allunga poco) e calza esterna (che si allunga di più) la porta ad avere nel tempo un aspetto "bitorzoluto", e non è facile da impiombare. Secondo me al giorno d'oggi, anche per barche da crociera, una drizza in dyneema (ma di quello buono, direbbe chef Mariola) è la soluzione migliore, mentre per scotte e manovre varie sceglierei un buon poliestere doppia calza.
"per ottenere le giuste risposte bisogna porre le giuste domande"
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Grazie sailor13, tutto chiaro.
Un saluto
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(13-04-2024, 09:09)sailor13 Ha scritto: Ciao, nelle cime in poliestere il carico di rottura e l'allungamento sono determinati sia dall'anima che dalla calza esterna, e il modo in cui sono intrecciate aggiunge altre variabili. Le tipologie di cime sostanzialmente sono 3, con anima a 3 legnoli, la classica doppia calza, oppure con anima a fili parelleli. La cima a doppia calza è quella che a mio avviso offre le migliori caratteristiche di maneggevolezza e facilità ad essere impiombata. Quella con anima a fili paralleli ha un minor allungamento ed è di solito utilizzata per drizze, ma la differenza di comportamento elastico fra anima (che si allunga poco) e calza esterna (che si allunga di più) la porta ad avere nel tempo un aspetto "bitorzoluto", e non è facile da impiombare. Secondo me al giorno d'oggi, anche per barche da crociera, una drizza in dyneema (ma di quello buono, direbbe chef Mariola) è la soluzione migliore, mentre per scotte e manovre varie sceglierei un buon poliestere doppia calza.
Ciao Sailor13, bentrovato, mi hai incuriosito, si riescono a impiombare anche le cime con anima in fili paralleli? Hai qualche riferimento?
Solo per capire come avviene la tenuta, grazie!
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Mi è capitata una volta per caso, l'anima letteralmente ti "esplode" nelle mani appena la tiri fuori sembra diventi grossa il doppio... Se bisogna farne tante magari uno fà pratica e impara, per una o due impiombature almeno io prendo gli altri tipi di cime.
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(15-04-2024, 15:33)rob Ha scritto: Mi è capitata una volta per caso, l'anima letteralmente ti "esplode" nelle mani appena la tiri fuori sembra diventi grossa il doppio... Se bisogna farne tante magari uno fà pratica e impara, per una o due impiombature almeno io prendo gli altri tipi di cime.
Ciao Rob, si si, infatti vorrei proprio vedere una sequenza fotografica o un video, perché se non vedo non credo
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qui spiega -in francese- come fare. [hide]
Epissure su cordage ress_m paralle.pdf (Dimensione: 829,5 KB / Download: 41)
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Anche nel manuale "Splicebook"della Gleistein c'è la spiegazione. A dire il vero ho provato diverse volte senza riuscirci !
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Ah quella ha già l'anima con qualche trefolino, a me ne era capitata una proprio letteralmente con fili paralleli, come un pacco di spaghetti di fibre microscopiche compresse fra di loro, una volta aperta sembrava quei piumini acchiappapolvere sintetici, a memoria c'era da mettere dello scotch, difficilissimo tenere una tensione uniforme, dopo un po' di improperi ho tagliato tutto (e probabilmente fatto un nodo  ).
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(16-04-2024, 09:08)LIUI Ha scritto: Anche nel manuale "Splicebook"della Gleistein c'è la spiegazione. A dire il vero ho provato diverse volte senza riuscirci !
Io ho seguito le istruzione di Gleistein, alla fine si fa ma è davvero complicata e dura!
Se posso evito cime di questo tipo anche se sono ottime per essere poliestere.
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(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 16-04-2024, 11:35 da clavy.)
(16-04-2024, 09:08)LIUI Ha scritto: qui spiega -in francese- come fare. [hide][/hide]
Anche nel manuale "Splicebook"della Gleistein c'è la spiegazione. A dire il vero ho provato diverse volte senza riuscirci !
Interessante anche lo strumento usato, non il solito FID / Ago cavo, il fil di ferro a tirare
P.S. già nelle note chiariscono che la cima deve essere ben morbida per un buon risultato
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(16-04-2024, 11:34)clavy Ha scritto: Interessante anche lo strumento usato, non il solito FID / Ago cavo, il fil di ferro a tirare
Un altro aggeggio spesso utile è il "calzino", chaussette per i francesi: si può fare in vari modi, un sagolino in dyneema sottile con impiombato a un'estremità un imbuto in tela da spi, oppure una calza in dyneema.
Prima si passa il sagolino sottile dentro alla cima, poi si mette il pezzo da tirare dentro alla cima dentro all'imbuto (oppure dentro alla calza) e si strozza in modo da bloccarlo dentro. Poi si tira il sagolino dentro alla cima originaria e lui si porta dietro tutto il resto.
Oddio che descrizione, si potrebbe parafrasare quel fenomeno di Greenspan "se avete capito quel che ho detto vuol dire che non mi siete stati a sentire"
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(16-04-2024, 11:34)clavy Ha scritto: Interessante anche lo strumento usato, non il solito FID / Ago cavo, il fil di ferro a tirare E' uno . commercializzati i carissimi D-splicer.
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(16-04-2024, 16:25)rob Ha scritto: Oddio che descrizione, si potrebbe parafrasare quel fenomeno di Greenspan "se avete capito quel che ho detto vuol dire che non mi siete stati a sentire" 
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Non ho capito... videino?
(16-04-2024, 17:11)marmar Ha scritto: E' uno . commercializzati i carissimi D-splicer.
Mah, io avevo visto che con fil di ferro verniciato viene bene lo stesso, se fossi proprio in modalità combattimento, acciaio armonico e tappo di sughero
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(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 23-04-2024, 11:12 da sailor13.)
(15-04-2024, 13:02)clavy Ha scritto: Ciao Sailor13, bentrovato, mi hai incuriosito, si riescono a impiombare anche le cime con anima in fili paralleli? Hai qualche riferimento?
Solo per capire come avviene la tenuta, grazie!
Ciao Clavy, si possono impiombare le cime con nima a fili paralleli, ma il risultato è più "random", non sei mai tranquillo sul risultato, almeno è la sensazione che mi davano, o va troppo liscio o non si chiude. Come dice giustamente Rob, se posso la evito.
Come Attrezzo uso questo, ce ne sono di diverse taglie e lunghezze, e quando ci devi tirare, tiri. Il D- Splicer medio si è rotto quasi subito
[Immagine: .]
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(23-04-2024, 10:59)sailor13 Ha scritto: Ciao Clavy, si possono impiombare le cime con nima a fili paralleli, ma il risultato è più "random", non sei mai tranquillo sul risultato, almeno è la sensazione che mi davano, o va troppo liscio o non si chiude. Come dice giustamente Rob, se posso la evito.
Come Attrezzo uso questo, ce ne sono di diverse taglie e lunghezze, e quando ci devi tirare, tiri. Il D- Splicer medio si è rotto quasi subito
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Grazie!
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Con il filo metallico da .75 e 1.00 ho fatto questi, come manico più che il sughero meglio avvoltolare le due code assieme ad anello e metterci un sagolino, come dice Sailor quando devi tirare - devi tirare, agganci il sagolino da qualche parte e tiri quanto vuoi
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(23-04-2024, 19:38)rob Ha scritto: Con il filo metallico da .75 e 1.00
Dimenticavo, se vi resta uno spezzone di cavo 1x19, strefolandolo tutto rimarrà il 19esimo trefolo centrale che è rettilineo, particolarmente indicato per costruirsi questo tipo di arnesini.
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