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Finalmente e' arrivato il Cerbo GX, l'anello mancante per poter visualizzare e configurare in remoto tutti i componenti Victron del mio impianto batterie. Domani, se tutto va bene, saro' online. Per il momento riesco, con un comando vocale ad Alexa di Amazon, a spostare l'uscita del regolatore del pannello solare dalla batteria motore alle batterie servizi e viceversa.
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fai qualche . ho installati 3 e su uno con Inverter, caricabatterie, solare, etc etc. il touch GX 50 ogni tanto si blocca, devo togliere l'alimentazione e ripristinarla per sbloccarlo, probabilmente un baco. altro bacherozzo sugli input digitali, non sempre vede il cambio di stato. Probabilmente arriverà un firmware corretto a breve.
L'ottimismo è solo carenza di informazioni...
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02-07-2020, 19:29
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 02-07-2020, 20:21 da pepe1395.)
@Maema Il Cerbo GX ha un software completamente diverso dal Color GX, stanno sviluppando moltissimo su questa piattaforma che gira anche su un Raspberry. Comunque se ci saranno problemi sara' mia cura segnalarli. Grazie per la "dritta". L'attuazione viene eseguita da un modulo Sonoff a 12V che pilota a sua volta un rele' che compie lo scambio dell'uscita del regolatore.
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La Victron è un azienda di giovani, molto dinamici e intraprendenti, il loro difetto è la comunicazione, si trovano più info sui forum che sui manuali... inoltre purtroppo la curva dei guasti sta aumentando, speriamo che non facciano come i loro colleghi grigio verdi...
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Concordo, i manuali fanno cagarissimo. Ma sono estasiato, quando mi collego al Cerbo GX e posso vedere lo stato e configurare i miei componenti Victron come se fossi in barca. Non proprio tutti ma solo quelli che hanno una connessione Ve.direct, nella fattispecie i 2 battery monitor 712, lo SmartSolar ed il caricabatterie Phoenix IP43. Questo è quello che posso vedere in barca connesso con il Bluetooth
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Mentre questo è ciò che vedo in remoto utilizzando una saponetta 4G ed il Cerbo GX.
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Da notare che il caricabatterie Phoenix IP43 si vede solo se la barca è connessa alla colonnina. La prima sera che ho fatto funzionare il Cerbo ero talmente gasato (ognuno si esalta come può  ) che ho dimenticato di staccare la 220. Arrivato a casa ho guardato la situazione delle batterie accorgendomi della dimenticanza. Mi sono connesso in remoto al Battery Monitor del motore che controlla l’IP43 ed ho inibito la carica della batteria utilizzando il relè del 712.  Con i moduli Sonoff Gestiti da Alexa che ho a bordo posso, da remoto, spostare il pannello dalla batteria motore (posizione standard) a quella servizi, spegnere e ovviamente riaccendere il Cerbo GX ed infine spegnere il dispositivo Echo input che gestisce al momento Alexa sulla barchetta. L’unico oggetto che deve essere sempre acceso è la saponetta 4G. Tutti questi oggetti sono alimentati dall’uscita Load dello SmartSolar, che può essere configurata per spegnere i dispositivi ad essa collegati nel caso il voltaggio della batteria scenda sotto un certo valore prefissato.
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Sei troppo avanti! Dopo aver letto tutto questo e averci capito poco sono rimasto senza parole! Mia mamma con Alexa ci sente gli audiolibri e come si in cavola quando la signorina non capisce i comandi vocali!
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Ieri sono anche riuscito a connettere il Cerbo GX con il mio fido Axiom 9 Pro S utilizzando la App Victron distribuita insieme al sistema operativo LightHouse 3
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dovrò cercare di capire come configurare la app ma nel frattempo...
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E questo è l’elenco degli oggetti gestiti da Alexa presenti sulla barchetta
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Attraverso Alexa posso inibire la carica del caricabatterie a 220 Victron Phoenix IP43, del DC/DC charger Orion TR Smart che però rimangono accesi; spegnere l’Echo Input, che non serve a nulla se non sono a bordo, e spegnere/attivare il Cerbo GX, che accendo automaticamente di giorno e spengo la notte quando il pannello solare è disattivato con una routine di Alexa. Posso però accenderlo manualmente se per caso di notte dovessi eseguire qualche controllo/configurazione. Insomma non ci facciamo mancare nulla per complicarci la vita
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Questa soluzione non mi era venuta in mente non avendo capito l'utilità degli orion. Io stavo pensando di caricare le batterie servizi tramite l'inverter e un caricabatterie dedicato solamente quando si va a motore. il mio alternatore carica attualmente i servizi con 35A di picco e poi scende. Il caricabatterie ha una funzione con bassa corrente di 15A quindi le batterie motore, che alimentano l'inverter, non dovrebbero soffrire anche non calcolando le perdite del sistema che so essere svantaggioso ma andando a motore mi interessa poco. Ho pensato a questo sistema perchè volendo cambiare le batterie servizi volevo essere sicuro di caricarle in maniera corretta e intelligente con i suoi cicli giusti, cosa che il mio alternatore non fa. Il sistema di PEPE mi appare però un pò più elegante. Ho solo un dubbio. L'orion con uscita collegata alle batterie fornisce una tensione costante o fa anche lui le 5 fasi di carica? nel manuale e nel datasheet non ho trovato riferimenti. un altro dubbio è che anche con il sistema di Pepe i cicli salla batteria motore aumenterebbero, diminuendone la durata. A me sta bene perchè costa meno ed è più comodo cambiare quella motore. è un ragionamento valido o sbaglio?
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La barca così è diventata un videogioco, mi aspetto però che presto potrai issare e regolare le vele da remoto evitando il fastidio di andare a mare di persona!
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@Nautilus79 L’Orion ha, per il momento, solo 3 fasi (Bulk, Absorption e Float) quindi quando vai a motore la batteria motore viene caricata in modo non ottimizzato, ma essendo quasi carica al 100% potrebbe non essere un problema, mentre quelle servizi vengono caricate in modo ottimale anche dall’alternatore. Non esiste il problema dei cicli della batteria motore perché l’Orion, verificando la tensione della batteria motore, si attiva solo nel caso questa sia superiore ad un dato valore. Quindi, semplificando molto, viene inviata alle batterie servizi solo l’energia che non verrebbe utilizzata. Questo almeno quando si utilizza l’alternatore o il caricabatterie a 220 volt. L’unico problema che ho incontrato con lo schema che ho proposto in questo post, che si è evoluto nel tempo man mano che aumentavano le mie esperienze sui prodotti della Victron, si verifica quando la batteria motore della barchetta è caricata da un pannello solare di limitata potenza (50W). Quando arrivo in barca trovo entrambi i pacchi batterie a 13,8 volt, sia lo SmartSolar sia l’Orion sono in fase Float. Non mi attacco in Imarroncinichegalleggiano.... con il cavo ed accendo il frigo, le batterie servizi scendono sotto la soglia e l’Orion chiede potenza alla batteria motore (che nel mio caso è messa piuttosto male); mentre la tensione della batteria motore cala lentamente quella delle batterie servizi ritorna normale. Dopo meno di un minuto la tensione della batteria motore scende sotto la soglia minima impostata sull’Orion che si spegne. Il pannello solare riporta lentamente la tensione della batteria motore oltre il valore di accensione dell’Orion ed il ciclo riprende. Questo fastidioso Ping pong si risolverebbe con una batteria motore in condizioni ottimali e/o un pannello solare con maggior potenza. Per il momento ho utilizzato Alexa per spostare il pannello solare dalla batteria motore a quella servizi nel caso in cui abbia il frigo acceso e non sia connesso alla Imarroncinichegalleggiano..... In questo caso il pannello pareggia agevolmente il consumo del frigo senza far intervenire l’Orion, poiché la soglia minima di accensione di quest’ultimo è di 13,9 volt. Spero di essere stato chiaro.
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Chiarissimo. una furbata usare i relè con Alexa complimenti
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Ecco il nuovo schema con il router LTE Fritz!box 6820 che ha sostituito la "saponetta" precedente ed il primo switch che permette di commutare il pannello solare dalla batteria motore a quella servizi. Il router Fritz, a prezzo di un consumo leggermente superiore alla saponetta e dell'assenza della batteria tampone, ha una affidabilita' ed una flessibilita' sicuramente superiori. Una routine di Alexa spegne il Cerbo GX e l'Echo Input un'ora prima del tramonto e li riaccende alle 8 del mattino per risparmiare corrente. Nel caso abbia bisogno di intervenire posso comunque accendere il Cerbo in ogni momento. Il consumo medio e' passato da 0,3 A/h con la saponetta a 0,4 A/h con il Fritz. La batteria perde circa il 4% della sua SOC durante la notte, ma dopo meno di un paio d'ore ritorna al 100% grazie al pannello solare.
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11-08-2020, 12:08
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 11-08-2020, 12:11 da pepe1395.)
La "storia" dello SmartSolar evidenzia il maggior consumo notturno del sistema, da 0,3 a 0,4 A/h. La fase bulk si prolunga ed il pannello produce leggermente di piu' come si vede dalla immagine. Nel frattempo il sistema batterie della barchetta e' completato ed anche lo schema, comprendendo i rele' wifi della Sonoff che consentono di disattivare i caricabatterie Phoenix IP43, Orion TR, il Cerbo GX e l'echo Input che consente di utilizzare Alexa a bordo. I rele' sono stati posti in scatole con coperchio trasparente per poter controllare lo stato del rele' stesso. Devo solo fascettare il cablaggio e poi il lavoro e' finalmente concluso.
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Il lavoro é finito, finalmente! Con l'arrivo della brutta stagione, il pannello da soli 50 Watt nominali non vedendo il sole per giorni, a volte, non é in grado di ricaricare la batteria motore al 100%. Tutta la domotica di bordo (barcotica?  ) é alimentata attraverso l'uscita load del regolatore che ha una protezione a mio avviso intelligente: se il regolatore non riesce a portare la batteria al 100% per alcuni giorni, toglie alimentazione al load. In questo modo si evita di portare la batteria ad un voltaggio pericolosamente basso. Con un giorno di sole la batteria viene ricaricata completamente ed il load torna ad alimentare i carichi a lui connessi ed il gioco ricomincia. Per evitare di stressare troppo la batteria di avviamento che non é nella sua giovinezza, una Optima Red Top recuperata da uno Swan 42 che la stava buttando, avevo pensato di limitare i consumi cosí:
-Al tramonto una routine di Alexa spegne il Cerbo GX che viene poi rimesso in funzione da un'altra routine alle 9 del mattino.
-Il Wifi del Fritz viene spento dal router stesso dalle 01:00 alle 06:00
In ogni caso, nonostante queste precauzioni il consumo giornaliero del sistema, in una giornata di pioggia, non viene pareggiato dal pannello. A questo punto ho deciso di utilizzare un ulteriore switch WiFi Sonoff per spegnere anche il Fritz in orario notturno e farlo riaccendere automaticamente al mattino seguente. Sul banco ha funzionato tutto egregiamente, vedremo se questa notte anche sul campo tutto funzionerá ed i consumi saranno compatibili con l'esiguitá dell'irraggiamento solare e con la ridotta capacitá del pannello solare. Altre piccole novitá sono la connessione del Cerbo GX al bus Seatalk NG, per cui i dati della batteria servizi e del pannello solare vengono inviati agli strumenti, e l'adozione di un Echo Dot di terza generazione al posto dello scomodo ma piú economico Echo Input. In allegato lo schema modificato .
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11-12-2020, 11:59
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 11-12-2020, 12:05 da pepe1395.)
Con lo spegnimento notturno del Fritz il consumo passa dai 60/70 W/h a 30. Non male, vediamo se il trend continua nei prossimi giorni.
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Scusa Pepe, una domanda, Hai collegato anche l'inverter all'uscita load del regolatore? Il mio ha un taglio a 11,1V, un pò basso ma meglio di niente, considera che l'inverter mi alimenta il frigo tipo casalingo
Mario
Ex Resolution, ora Albachiara
“La vera ignoranza non è la mancanza di conoscenza, ma il rifiuto di acquisirla”.
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18-12-2020, 11:15
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 18-12-2020, 11:16 da pepe1395.)
Assolutamente no, ho un inverter a onda sinusoidale pura da 1000W che è connesso direttamente alle batterie servizi con l’interposizione di un magnetotermico. Gli oltre 100A che consuma quando faccio il caffè con la macchinetta impediscono di utilizzare l’uscita load del regolatore Victron. Per evitare che il tuo inverter massacri le batterie servizi, 11,1V mi sembrano proprio pochi, darei uno sguardo agli Smart Battery Protect della Victron, il più piccolo che regge 65A costa una sessantina di euro ed ha la possibilità di regolare finemente la tensione minima di distacco del carico. La regolazione viene configurata attraverso una App molto semplice da utilizzare. Parlo dei Victron perché li conosco (e mi piacciono pure molto, non so se si vede  ) ma immagino che anche altri produttori abbiano soluzioni altrettanto valide.
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Complimenti a Pepe 1395, hai realizzato un impianto perfetto ed hai condiviso i vari passaggi trasmettendoci informazioni preziose. A giorni mi arriverà Orion charger 12/12 che installerò sul mio piccolo 33 piedi. Da quello che ho capito dovrò montare un fusibile da 60 ampere al positivo di entrambi i banchi batterie e dovrò staccare il collegamento delle 2 batterie servizi dal charger di Imarroncinichegalleggiano....? Quest'ultimo fornisce 20 ampere ed il mio Orion sarà 30 ampere. Può andare bene?
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Per quanto riguarda il fusibile devi dimensionarlo in base al cavo che deve proteggere, il quale a sua volta deve essere dimensionato sui carichi che deve sopportare. A naso 60 ampere sulla batteria di avviamento sembrerebbero un po’ pochi ma dipende da quanto il tuo motore necessita per partire nelle peggiori condizioni.
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