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Modificare il piano velico - Oceanis 411
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paolo_vela Offline
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RE: Modificare il piano velico - Oceanis 411
(02-11-2015 14:01)zankipal Ha scritto:  
(02-11-2015 11:35)albert Ha scritto:  Io invece non sono così convinto che cambiando la geometria dell'albero in altezza, senza cambiare la larghezza di crocette e lande, a parità di RM, i carichi locali sul piede d'albero e sulle lande non cambino ...

E per dirla con lo scomunicato ZK, a balumine più lunghe corrispondono carichi più elevati (di drizza e scotta) per mantenere sulle vele le stesse catene verticali.
A parità di RM i carichi non cambiano, l'angolo teorico di 30° oltre il quale i carichi diminuiscono invece che ottenerlo con 25 nodi l'avrai con 15, ma alla fine è sempre il raddrizzamento che determina i carichi
Poi una sartia più lunga avrà più allungamento e deve essere dimensionata di conseguenza, così forse anche per le vele...

Corretto solo in parte, oltre al raddrizzamento conta la geometria di albero e rigging.
Prendi due barche che abbiano circa lo stesso Rm ed ipoteticamente stesso albero e medesima posizione delle crocette, una moderna "larga" ed una piu' matura "snella". Vedrai che la prima avra' sartie di sezione minore ed albero con inerzie piu' piccole della seconda.
Questo perche' la distanza tra mastra (o piede se l'albero e' in coperta) e sartie e' maggiore, quindi il sartiame lavora ad un angolo piu' favorevole. Per questo, la compressione indotta dal sartiame all'albero e' minore, quindi le sezioni necessitano di inerzie minori.

Ciao
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 02-11-2015 14:24 da paolo_vela.)
02-11-2015 14:22
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zankipal Offline
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RE: Modificare il piano velico - Oceanis 411
(02-11-2015 14:22)paolo_vela Ha scritto:  
(02-11-2015 14:01)zankipal Ha scritto:  
(02-11-2015 11:35)albert Ha scritto:  Io invece non sono così convinto che cambiando la geometria dell'albero in altezza, senza cambiare la larghezza di crocette e lande, a parità di RM, i carichi locali sul piede d'albero e sulle lande non cambino ...

E per dirla con lo scomunicato ZK, a balumine più lunghe corrispondono carichi più elevati (di drizza e scotta) per mantenere sulle vele le stesse catene verticali.
A parità di RM i carichi non cambiano, l'angolo teorico di 30° oltre il quale i carichi diminuiscono invece che ottenerlo con 25 nodi l'avrai con 15, ma alla fine è sempre il raddrizzamento che determina i carichi
Poi una sartia più lunga avrà più allungamento e deve essere dimensionata di conseguenza, così forse anche per le vele...

Corretto solo in parte, oltre al raddrizzamento conta la geometria di albero e rigging.
Prendi due barche che abbiano circa lo stesso Rm ed ipoteticamente stesso albero e medesima posizione delle crocette, una moderna "larga" ed una piu' matura "snella". Vedrai che la prima avra' sartie di sezione minore ed albero con inerzie piu' piccole della seconda.
Questo perche' la distanza tra mastra (o piede se l'albero e' in coperta) e sartie e' maggiore, quindi il sartiame lavora ad un angolo piu' favorevole. Per questo, la compressione indotta dal sartiame all'albero e' minore, quindi le sezioni necessitano di inerzie minori.

Ciao

certo che se cambi la posizione delle lande cambiano i carichi, ma qui si sta parlando di metere un albero più alto sulla stessa barca e sottinteso, con le stesse lande e posizione, quindi la larghezza delle crocette resterà la stessa, la pannellatura sarà diversa ma ininfluete, l'abero dovrà avere una sezione maggiore essendo più lungo ma i carichi a cui è sottoposta la landa sono sempre gli stessi

però non faintendetemi, è un oparazione che sconsiglio, la barca si squilibrà inutilmente, L'aumento della velocità con le brezze poi si paga con gli interessi quando c'è vento teso...
02-11-2015 14:47
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paolo_vela Offline
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RE: Modificare il piano velico - Oceanis 411
(02-11-2015 14:47)zankipal Ha scritto:  
(02-11-2015 14:22)paolo_vela Ha scritto:  
(02-11-2015 14:01)zankipal Ha scritto:  
(02-11-2015 11:35)albert Ha scritto:  Io invece non sono così convinto che cambiando la geometria dell'albero in altezza, senza cambiare la larghezza di crocette e lande, a parità di RM, i carichi locali sul piede d'albero e sulle lande non cambino ...

E per dirla con lo scomunicato ZK, a balumine più lunghe corrispondono carichi più elevati (di drizza e scotta) per mantenere sulle vele le stesse catene verticali.
A parità di RM i carichi non cambiano, l'angolo teorico di 30° oltre il quale i carichi diminuiscono invece che ottenerlo con 25 nodi l'avrai con 15, ma alla fine è sempre il raddrizzamento che determina i carichi
Poi una sartia più lunga avrà più allungamento e deve essere dimensionata di conseguenza, così forse anche per le vele...

Corretto solo in parte, oltre al raddrizzamento conta la geometria di albero e rigging.
Prendi due barche che abbiano circa lo stesso Rm ed ipoteticamente stesso albero e medesima posizione delle crocette, una moderna "larga" ed una piu' matura "snella". Vedrai che la prima avra' sartie di sezione minore ed albero con inerzie piu' piccole della seconda.
Questo perche' la distanza tra mastra (o piede se l'albero e' in coperta) e sartie e' maggiore, quindi il sartiame lavora ad un angolo piu' favorevole. Per questo, la compressione indotta dal sartiame all'albero e' minore, quindi le sezioni necessitano di inerzie minori.

Ciao

certo che se cambi la posizione delle lande cambiano i carichi, ma qui si sta parlando di metere un albero più alto sulla stessa barca e sottinteso, con le stesse lande e posizione, quindi la larghezza delle crocette resterà la stessa, la pannellatura sarà diversa ma ininfluete, l'abero dovrà avere una sezione maggiore essendo più lungo ma i carichi a cui è sottoposta la landa sono sempre gli stessi

però non faintendetemi, è un oparazione che sconsiglio, la barca si squilibrà inutilmente, L'aumento della velocità con le brezze poi si paga con gli interessi quando c'è vento teso...

Ciao, il mio esempio era forse poco felice, ma era solo per portare l'attenzione sul fatto che la geometria del rigging influisce sui carichi. Ovviamente sulla stessa barca la posizione trasversale delle lande e' fissa, ma se allunghi l'albero e' molto facile che a parita' di numero di ordine di crocette, la prima si sposti piu' in alto, in altre parole il punto in cui la D1 e' connessa all'albero si alza. Facendo cio', l'angolo sotteso tra D1 e albero diventa piu' piccolo, quindi cambiano (aumentano) i carichi sul sartiame e aumenta la compressione a pie' d'albero, anche a parita' di Rm. Questo effetto e' lo stesso che avresti spostando il medesimo albero da una barca larga ad una barca snella, anche a parita' di Rm.
Spero ora di essere stato piu' chiaro.
Ciao
02-11-2015 15:09
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einstein Offline
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RE: Modificare il piano velico - Oceanis 411
(02-11-2015 15:09)paolo_vela Ha scritto:  Ovviamente sulla stessa barca la posizione trasversale delle lande e' fissa, ma se allunghi l'albero e' molto facile che a parita' di numero di ordine di crocette, la prima si sposti piu' in alto...

Certamente si, a meno che si mantenga la stessa "I" e si allunghi solo la "P", magari aggiungendo un pennaccino.
ciao

"Quelli che s'innamoran di sola pratica senza scienza, son come il nocchiere, ch'entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica dev'esser edificata sulla bona teorica". Leonardo da Vinci.
02-11-2015 18:47
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albert Offline
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RE: Modificare il piano velico - Oceanis 411
(02-11-2015 18:47)einstein Ha scritto:  
(02-11-2015 15:09)paolo_vela Ha scritto:  Ovviamente sulla stessa barca la posizione trasversale delle lande e' fissa, ma se allunghi l'albero e' molto facile che a parita' di numero di ordine di crocette, la prima si sposti piu' in alto...

Certamente si, a meno che si mantenga la stessa "I" e si allunghi solo la "P", magari aggiungendo un pennaccino.
ciao

In ogni caso lo sbalzo fa variare la distribuzione dei carichi e fa aumentare la trazione sulle sartie alte e di conseguenza lo sforzo sulle lande e la compressione sulla base d'albero ... dunque ... anche il calcolo degli alberi è un'opppppinione 21...
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 02-11-2015 21:04 da albert.)
02-11-2015 21:02
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Tatone Offline
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RE: Modificare il piano velico - Oceanis 411
(02-11-2015 11:35)albert Ha scritto:  Io invece non sono così convinto che cambiando la geometria dell'albero in altezza, senza cambiare la larghezza di crocette e lande, a parità di RM, i carichi locali sul piede d'albero e sulle lande non cambino ...

E per dirla con lo scomunicato ZK, a balumine più lunghe corrispondono carichi più elevati (di drizza e scotta) per mantenere sulle vele le stesse catene verticali.

Ciao Albert, in realtà è proprio così, i carichi sulle lande e la struttura li calcoli sul momento raddrizzante, caricando di più le vele la barca semplicemente sbanda... Questo significa che portare a bordo un paio di amici ciccioni è più pericoloso per le lande di alzare l'albero di un metro senza ciccioni a bordo...89
Invece è vero che drizze e scotte vengono più sollecitate all'aumentare dell"aspect ratio" del piano velico, purché siano in grado di prenderselo senza allungarsi, altrimenti torniamo all'altra discussione... Blinksmiley
03-11-2015 00:47
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Tatone Offline
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RE: Modificare il piano velico - Oceanis 411
(02-11-2015 14:47)zankipal Ha scritto:  però non faintendetemi, è un oparazione che sconsiglio, la barca si squilibrà inutilmente, L'aumento della velocità con le brezze poi si paga con gli interessi quando c'è vento teso...

Ciao! in realtà se ti fai due calcoli ti accorgi che molte delle barche di serie francesi sono di parecchio sottoinvelate. Io penso che i loro piani velici siano calcolati avendo in mente le condizioni di La Rochelle e del Golfo di Biscaglia, non di certo le nostre tenere ariette mediterranee. Ti cito la mia esperienza: il mio Sun Kiss lungo 45 piedi dislocava 11 tonnellate e mezza, di serie aveva un piano velico con circa 100 metri quadrati di superficie di randa + genova, quasi uguali a quelli che avevo sull'X-412 che pesava 7.200 Kg. Bene, la danese volava con le ariette e intorno ai 16-18 nodi di vento sulle vele in bolina mi suggeriva caldamente di ridurre il genova. Mentre la francese con 16 nodi di apparente iniziava a muoversi (prima era decisamente un cadavere) e io iniziavo a pensare di ridurre quando leggevo 26/27 nodi di apparente, mi è capitato di bolinare a vele piene con 30 nodi sulle vele! Quando ho rifatto l'albero, ho incrementato sia l'altezza dello stesso di circa 1,50 metri, portando la I a 17,90 dai 16,50 originali, sia la lunghezza del boma, passato dai 4,6 ai 5,2 metri. Il risultato è stato una 15ina di metri quadri di vela in più, con una barca molto più equilibrata per l'uso che ne faccio io. A fronte di una fruibilità delle prestazioni già dagli 8/10 nodi di vento sulle vele, la barca viaggiava senza bisogno di ridurre fino a circa 20/22 nodi, credimi, molto ma molto meglio!
Non conosco l'oceanis 411, ma così a naso non mi sembra in una situazione molto diversa...
03-11-2015 01:13
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Tatone Offline
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RE: Modificare il piano velico - Oceanis 411
(02-11-2015 21:02)albert Ha scritto:  In ogni caso lo sbalzo fa variare la distribuzione dei carichi e fa aumentare la trazione sulle sartie alte e di conseguenza lo sforzo sulle lande e la compressione sulla base d'albero ... dunque ... anche il calcolo degli alberi è un'opppppinione 21...

No, non succede così. Il carico sulla sartia in trazione (è solo una, quella sopravvento, quella sotto va in bando) è esattamente uguale al carico di compressione dell'albero provocato dal tiro della sartia stessa (l'albero in più deve sopportare anche il carico di compressione generato dagli stralli di poppa e di prua e pure quello delle drizze). Il carico della sartia in trazione moltiplicato per la distanza dell'albero dalla landa ti dà il momento sbandante che equilibra quello raddrizzante della barca. Naturalmente, a parità dei momenti in gioco, più piccola è la distanza tra base albero e landa più elevata sarà la forza di trazione e quindi la sollecitazione della landa stessa. Per questo, le lande esterne permettono sartie dimensionate più piccole, senza compromettere la sicurezza.
Per quanto riguarda l'influenza delle crocette, naturalmente allungando l'albero potrebbe essere opportuno aumentare le crocette, io infatti quando ho rifatto il mio sono passato dalle 2 crocette di serie a un albero nuovo a tre ordini di crocette. In questo modo puoi dare un migliore sostegno alla parte alta dell'albero senza incrementare i carichi sulle sartie...
In realtà, il calcolo (statico!) degli alberi non è un'opppinione.... come quello delle vele!!!! Poi c'è la dinamica, e lì viene il bello! Smiley4
03-11-2015 01:30
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marcofailla Offline
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Modificare il piano velico - Oceanis 411
Ragazzi questo é un surfista
Non vuole cambiare la sua barca.... Semplicemente la vuole portare sportivamente....

La sua idea é giusta

Un fiocco per quando c'è vento a virare in grande allegria

Una vela buona per quando ce n'è poco
Il punto é quale
Secondo me che non ho alcuna esperienza si tiene il suo genoa che ha, ci fa la bolina e fa anche un code0 pee tutto il resto (oppure un gennaker un po piu piatto visto che il genoa si potrebbe sovrapporre un po' come utilizzo )

Quindi code 0 e Genoa vecchio per il leggero
Genoa x il medio
Fiocco per quello forte

Non credo cercgi angoli particolari di bolina o poppa
É un kitesurfer... Si "accontenta" di farsi portare su e giù dal mare e dal vento




La vita é un brivido che vola via, un equilibrio sopra la follia...
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 03-11-2015 09:25 da marcofailla.)
03-11-2015 09:22
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albert Offline
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RE: Modificare il piano velico - Oceanis 411
(03-11-2015 09:22)marcofailla Ha scritto:  Ragazzi questo é un surfista
Non vuole cambiare la sua barca.... Semplicemente la vuole portare sportivamente....

Hai ragione; a volte ci si ingarbuglia in disquisizioni tecniche puntigliose senza tener conto delle domande iniziali e nascondendo tra pagine di post inutili i suggerimenti utili.

Devo dire che anche tu, però, non hai colto che il genoa vecchio è da buttare, dunque per la tua soluzione sarebbero da rifare un genoa ed un fiocco ed un gennaker.

Io rimetto in evidenza quanto avevo suggerito prima di perdermi in dispute ingegneristiche con Tatone:

Il problema è: kitegorico vorrebbe un fiocco più piccolo e non un genoa più grande.

I problemi che lamenta kitegorico sono 2:

Prestazioni scarse su andature larghe - soluzione facile: un gennaker con calza o frullo.

Difficoltà con vento non particolarmente sostenuto (su una barca sottoinvelata è sintomo di vele alla frutta) e necessità presunta di un fiocco da portare con 20/25 nodi - soluzione: farsi due buone vele nuove e un genoa forse un po' meno sovrapposto che mantenga la forma anche avvolto.


Suggerisco di rifare sia randa che genoa, possibilmente in materiali più stabili del dacron, con il genoa predisposto alla riduzione con il foam luff, e, se come tu dici il kitesurfista non è alla ricerca del grado di bolina in più, per le andature strette dovrebbe essere a posto.

Per le andature larghe, un gennaker all-purpose con la calza gli consentirà di farsi trasportare dal vento come dal kite (gli ammmerriccani il gennaker lo chiamano kite) 19.
03-11-2015 10:15
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zankipal Offline
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RE: Modificare il piano velico - Oceanis 411
(03-11-2015 01:13)Tatone Ha scritto:  
(02-11-2015 14:47)zankipal Ha scritto:  però non faintendetemi, è un oparazione che sconsiglio, la barca si squilibrà inutilmente, L'aumento della velocità con le brezze poi si paga con gli interessi quando c'è vento teso...

Ciao! in realtà se ti fai due calcoli ti accorgi che molte delle barche di serie francesi sono di parecchio sottoinvelate. Io penso che i loro piani velici siano calcolati avendo in mente le condizioni di La Rochelle e del Golfo di Biscaglia, non di certo le nostre tenere ariette mediterranee. Ti cito la mia esperienza: il mio Sun Kiss lungo 45 piedi dislocava 11 tonnellate e mezza, di serie aveva un piano velico con circa 100 metri quadrati di superficie di randa + genova, quasi uguali a quelli che avevo sull'X-412 che pesava 7.200 Kg. Bene, la danese volava con le ariette e intorno ai 16-18 nodi di vento sulle vele in bolina mi suggeriva caldamente di ridurre il genova. Mentre la francese con 16 nodi di apparente iniziava a muoversi (prima era decisamente un cadavere) e io iniziavo a pensare di ridurre quando leggevo 26/27 nodi di apparente, mi è capitato di bolinare a vele piene con 30 nodi sulle vele! Quando ho rifatto l'albero, ho incrementato sia l'altezza dello stesso di circa 1,50 metri, portando la I a 17,90 dai 16,50 originali, sia la lunghezza del boma, passato dai 4,6 ai 5,2 metri. Il risultato è stato una 15ina di metri quadri di vela in più, con una barca molto più equilibrata per l'uso che ne faccio io. A fronte di una fruibilità delle prestazioni già dagli 8/10 nodi di vento sulle vele, la barca viaggiava senza bisogno di ridurre fino a circa 20/22 nodi, credimi, molto ma molto meglio!
Non conosco l'oceanis 411, ma così a naso non mi sembra in una situazione molto diversa...

si si lo so è una situazione comune a quasi tutti i janneau di quegli anni, il 411 anche se non è invelatissimo è molto più equilibrato

Per il discorso dei calcoli hai ragione tu ma in qusto forum il concetto del RM30 è sempre ststo un pò frainteso, si confonde il dimensionamento delle strutture con i carichi applicati sulla landa, va be pazienza
03-11-2015 11:48
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Tatone Offline
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RE: Modificare il piano velico - Oceanis 411
(03-11-2015 10:15)albert Ha scritto:  Io rimetto in evidenza quanto avevo suggerito prima di perdermi in dispute ingegneristiche con Tatone:

Eddai che è divertente! Smiley2

Comunque il problema è chiaro, portare più tela per divertirsi di più con poca aria e avere una vela di prua maneggevole per quando c'è più vento. Direi che è il problema con cui ci confrontiamo tutti, ciascuno con idee e soluzioni diverse!
Anche io direi che è meglio un Code 1 o 2 rispetto al Code 0, è vero che non rimpiazza perfettamente il genova con venti sotto 10 nodi, ma sarebbe davvero più versatile e divertente! E dopotutto parleremmo di una decina di gradi di prua in meno, e chissene...
E in ogni caso, una bella triade randa genova e gennaker, magari in materiali un po' bellini, + un bel bompresso e un frullino, viene fuori un discreto budget per guadagnare forse un po' pochino.... Smiley59
Probabilmente ha ragione marcofailla, il miglior compromesso è forse aggiungere solo il gennaker, magari facendo rinfrescare un po' il genova (non avrà 17 anni, spero :42Smile aggiungendo il foam smagritore come dice Albert...
In effetti, aumentare il piano velico quella sì che è una bella opppppinione!!!! 79
03-11-2015 11:54
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Flab Offline
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RE: Modificare il piano velico - Oceanis 411
(03-11-2015 11:54)Tatone Ha scritto:  forse aggiungere solo il gennaker, magari facendo rinfrescare un po' il genova (non avrà 17 anni, spero :42Smile

Il problema è tutto qui.
La barca di Kite è del 1998 e ha ancora le vele dell'epoca.
Ne parlammo già un paio di anni fa durante un uscita con la sua bella barca a Taranto.
Ho lo stesso modello e sulle andature larghe la barca va davvero come un treno! Le mie vele però sono state sostituite 4 anni fa (barca del 2001).
Certamente, essendo una barca concepita per la crociera, soffre con venti leggeri, diciamo sotto i 5/6 nodi reali, ma con un code 0 o un gennaker si risolve il problema.
Il 411 di Kermit è una testimonianza di come con le giuste vele e qualche piccolo accorgimento (oltre al manico s'intende) vinceva su diversi campi di regata.
Allego le polari del 411 delle prestazioni sulle varie andature e in particolar modo da notare il buon rendimento sulle portanti.
BV


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Banking off of the northern east wind, sailing on a summer breeze and skipping over the ocean like a stone... H. Nilsson

(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 03-11-2015 14:12 da Flab.)
03-11-2015 12:53
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mania2 Offline
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RE: Modificare il piano velico - Oceanis 411
(03-11-2015 12:53)Flab Ha scritto:  
(03-11-2015 11:54)Tatone Ha scritto:  forse aggiungere solo il gennaker, magari facendo rinfrescare un po' il genova (non avrà 17 anni, spero :42Smile

Il problema è tutto qui.
La barca di Kite è del 1998 e ha ancora le vele dell'epoca.
Ne parlammo già un paio di anni fa durante un uscita con la sua bella barca a Taranto.
Ho lo stesso modello e sulle andature larghe la barca va davvero come un treno! Le mie vele però sono state sostituite 4 anni fa (barca del 2001).
Certamente, essendo una barca concepita per la crociera, soffre con venti leggeri, diciamo sotto i 5/6 nodi reali, ma con un code 0 o un gennaker si risolve il problema.
Il 411 di Kermit è una testimonianza di come con le giuste vele e qualche piccolo accorgimento (oltre al manico s'intende) vinceva su diversi campi di regata.
Allego le polari del 411 delle prestazioni sulle varie andature e in particolar modo da notare il buon rendimento sulle portanti.
BV
attenzione a non confondere le regate per barche competitive seppur amatoriali dalle regate "vela e vino" dove si può essere abbagliati da rendimenti che derivano dalla assoluta incosistenza degli avversari e delle barche.
Ovviamente parlo di regate tra le boe.
In 20 anni di regate non ho mai incontrato un 411 perchè ovviamente è una barca destinata ad altri tipi di regate ne vale la pena di commentare le polari di questa barca perchè se poi ci mette 30 sec. a raggiungere la velocità di targhet, sei impossibilitato a fare virate durante le regate.
Massimo rispetto per tutte le barche ma, come già ricordato, non esaltiamoci per il nulla.
Leggere di una barca che ha le vele del 1998 mi fa rabbrividire perchè vuol dire che l'armatore non ha mai preso in considerazione l'andare a vela.
Probabilmente se lo stesso armatore montasse delle vele appena recenti e performanti verrebbe ubriacato dalla rinascita della sua barca ma forse queste sono sensazioni non richieste dal popolo di velisti in italia.
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 03-11-2015 15:30 da mania2.)
03-11-2015 15:28
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freya Offline
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RE: Modificare il piano velico - Oceanis 411
"Probabilmente se lo stesso armatore montasse delle vele appena recenti e performanti verrebbe ubriacato dalla rinascita della sua barca ma forse queste sono sensazioni non richieste dal popolo di velisti in italia."
probabile che per "il popolo di velisti Italiani" ci siano anche altre priorita' economiche....Smiley57 ciao Freya




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03-11-2015 16:06
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kitegorico Offline
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RE: Modificare il piano velico - Oceanis 411
Dunque se leggete bene il mio post iniziale sono partito dalla premessa che è tempo di sostituire il genoa ormai andato.
Mi chiedevo se ci fosse un'alternativa rispetto a quella di rifare il genoa nuovo esattamente uguale al vecchio oppure farsi fare un genoa + piccolo (o un fiocco) e aggiungere un code zero o gennaker.
Leggendo i vari contributi credo che alla fine rifarò il genoa esattamente uguale a quello che devo sostituire (una vela recente magari anche se arrotolata avrà performance certamente migliori rispetto l'attuale) e semmai valuterò un gennaker ....ThumbsupsmileyanimThumbsupsmileyanimThumbsupsmileyanim
03-11-2015 17:35
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Tatone Offline
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RE: Modificare il piano velico - Oceanis 411
(03-11-2015 17:35)kitegorico Ha scritto:  Leggendo i vari contributi credo che alla fine rifarò il genoa esattamente uguale a quello che devo sostituire (una vela recente magari anche se arrotolata avrà performance certamente migliori rispetto l'attuale) e semmai valuterò un gennaker ....ThumbsupsmileyanimThumbsupsmileyanimThumbsupsmileyanim

Condivido la tua scelta. Forse, valuterei solo di fare il genova al 150%, avresti un guadagno di superficie non trascurabile che sicuramente si farebbe sentire con poca aria. Poi, con una striscia di foam sull'inferitura riesci probabilmente a smagrire decorosamente la vela anche parzialmente avvolta, sicuramente anni luce meglio di oggi...! Smiley2
03-11-2015 19:04
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stevern Offline
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RE: Modificare il piano velico - Oceanis 411
Ho anch'io un 411 e premetto che non farei nient'altro che mantenere la stessa situazione originale. Lo strallo rosso io non lo metterei. del resto il 411 prevede da progetto originale un attacco a poppa via del furl per la trinchetta (con strallo che arriva in TA e quindi senza volanti). Potresti usare uno strallo fissato lì .Non ho mai avuto quei problemi che dice Kitegorico. Piuttosto quest'anno mi sono divertito ad usare insieme trinchetta + genoa (1/4) e a Caprera andava benissimo. Certo con poco vento il Genooone soffre!. Anche per la trinchetta io ho optato per uno strallo amovibile perchè è proprio una rottura dover rollare il genoa ogni volta nella virata se si ha uno strallo fisso. Se proprio vuoi, al limite, prendi un Genoa più leggero ma non 110 ( che personalmente considero troppo piccolo) perchè la nostra è una barca studiata per andare con la vela di prua ( la nostra randa non è un randone). Trovo difficoltà ad inserire un'immagine ( non so perchè--una volta si riusciva facilmente) altrimenti avrei postato il disegno dell'attacco dello strallo che uso per la trinchetta.
24-11-2015 22:18
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renato ciamarra Offline
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RE: Modificare il piano velico - Oceanis 411
Con vele nuove, magari in laminato, migliora tutto, e soprattutto diminuisce lo sbandamento con vento, e quindi migliorano le prestazioni. Non ridurrei la superficie del Genoa a meno che non si naVighi in zone particolarmente ventose. E allora farei un fiocco anche in semplice dacron da usa re solo in tali condizioni. ( occupa anche poco spazio se insaccato) E poi, un Genoa in laminato, anche un po' avvolto, non sviluppa un salsicciotto molto grosso e conserva efficienza. Il 411 non è molto invelato e quindi non diminuirei la superficie, anzi, allunerei al massimo del possibile la randa. Non interverrei sulla struttura e sulla sostituzione dell'albero. Non mi pare abbia senso. Bv[/align]
25-11-2015 00:35
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Topo Offline
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RE: Modificare il piano velico - Oceanis 411
Dal momento che un Kiteista immagino non tema la fatica, potresti togliere l'avvolgifiocco e usare tutte le vele possibili ingarrocciate: Genoa 1, 2, 3, fiocco olimpico da cambiare secondo le condizioni e le performance che desideri.
Vele tutte nuove, nessuna modifica del rigging.
Probabilmente la semplicità del suggerimento degenera nella banalità, se così fosse, me ne scuso
25-11-2015 10:34
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