(05-04-2019 07:54)Argo74 Ha scritto: con lo stesso metodo con cui io mi son affettato l'incavo del braccio fino all'osso con il "frullino" con.... la carta vetro. 20 e passa punti, tre mesi di recupero e quasi lasciate le penne.
con lo stesso metodo con cui un conoscente si è amputato un alluce con lo scalpello da legno
con lo stesso metodo con cui un apprendista (per fortuna non mio) si è talgiato un tendine dell'anulare con un .. cacciavite.
con lo stesso metodo con cui una amica macellaia si è tagliata un tendine di un indice... mentre non era al lavoro
con lo stesso metodo con cui un conoscente si è piallato un avambraccio con la pialla... spenta
il metodo è sfiga e distrazione.
nel caso del comento basta che la lama, che stai tirando, ti sfugga da un lato mentre fai forza per qualche motivo (e se dici che non fai mai forza neppure per sbaglio stai mentendo), magari sei stanco, sfugge di lato dicevo e se sei fortunato ti apre la parte ciccia del pollice, se non sei fortunato si infila nella giunzione della falange dell'indice.
Poi possiamo stare a disquisire sul perchè e sul percome fino a che non si spenga il sole ma resta il fatto che le lame scoperte non si tengono a mani nude.
Sempre lavorando è possibile farsi male. Anche se faccio altro nella vita ho usato martelli elettrici, flessibili giganti, trapani e arnesi pericolosi di ogni sorta che hanno fatto migliaia di feriti. Quindi?
Vorrei tranquillizzare chi legge, per come tengo la lama nel video non fai sforzi di sorta, devi stare leggero, e se si impuntasse scapperebbe in fuori. E alle estremità avevo giranto un po' di scotch di carta. E con lo scalpello? uguale! E con Mozart, se cambiando la lama ti recidi un arteria?...dai non esageriamo. E' più pericoloso sfilettare un pesce...