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Il limite di apertura del boma è limitato dall'angolo delle crocette e dallo svergolamento.
ciao
"Quelli che s'innamoran di sola pratica senza scienza, son come il nocchiere, ch'entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica dev'esser edificata sulla bona teorica". Leonardo da Vinci.
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(19-03-2020, 11:41)jacques-2 Ha scritto: Ma in poppa il boma non va fuori?
Aggiungerei anche che, avendo il bompresso orientabile e gennaker di dimensioni spropositate, la randa ha sempre un vento apparente "stretto"
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(19-03-2020, 12:45)einstein Ha scritto: Il limite di apertura del boma è limitato dall'angolo delle crocette e dallo svergolamento.
ciao
Giustissimo, per cui passando da crocette in linea a crocette acquartierate non si può aprire il boma come prima. Forse perché le barche vanno meglio e più sicure al lasco che in poppa. Però chi fa traversate atlantiche e ha bisogno di fare poppa piena che accorgimento deve prendere per non fare buchi nella randa?
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Forse perchè la gente quando sente parlare di volanti si terrorizza, gli alberi, mia opppppinione, con crocette acquartierate verso poppa sono meno sicuri di quelli con crocette ortogonali con strallo di trinchetto, stralletto, volanti e volantine.
Per correre in poppa come fa il 90% tieni le vele cazzate e non lasche senza appoggiarle sul sartiame, tanto sono comunque in stallo.
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Poppa piena o fil di ruota sono difficili da portare, specialmente con onda lunga dove salita e discesa provocano variazioni di velocità importanti.
Appoggiare la randa alle crocette dritte e un vento apparente che arriva sempre più a prua rispetto all'angolo del vento reale, cosa mi darebbe in più rispetto ad una randa ortogonale al vento apparente ?!
Non possiamo dirigere il vento, ma possiamo orientare le vele .
Seneca
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(18-03-2020, 19:29)lord Ha scritto: Vista la dimensione del trasto ed il boma sempre in barca e' forse inutile il vang su una barca "larga" come il mini di Nimbo. Il boma e' spesso fuori barca
Matteo
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(19-03-2020, 12:45)einstein Ha scritto: Il limite di apertura del boma è limitato dall'angolo delle crocette e dallo svergolamento.
ciao Crocette in linea e volanti strutturali, resta solo lo svergolamento, che pero' essendo in penna non intralcia con le crocette.
Matteo
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(19-03-2020, 18:31)bullo Ha scritto: Forse perchè la gente quando sente parlare di volanti si terrorizza, gli alberi, mia opppppinione, con crocette acquartierate verso poppa sono meno sicuri di quelli con crocette ortogonali con strallo di trinchetto, stralletto, volanti e volantine.
Per correre in poppa come fa il 90% tieni le vele cazzate e non lasche senza appoggiarle sul sartiame, tanto sono comunque in stallo. Non posso che approvare, qui parla l'esperienza con alberi a doppia volante e ventoni, vi assicuro che danno più affidamento, ma non
possono far tutto da soli come i pali del telefono, vanno seguiti, e questo richiede una certa attenzione, merce rara oggi
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(19-03-2020, 19:40)Nimbo Ha scritto: Il boma e' spesso fuori barca
Come chiudi la balumina della randa senza vang quando il boma è fuori ?
La randa e ‘ top square ?
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Direi che è la velocità delle barche che che fa la differenza sull'apertura del boma, infatti più la barca è veloce e più sarà la differenza tra l'angolo del vento reale e quello apparente. Se prendiamo le polari di due barche a noi note come il 40.7 e il Farr40, avremo rispettivamente, per un vento medio reale di 14 nodi, un TWA di 164,8 con un AWA di 149,8 e un TWA di 156,1 con un AWA di 126,7, da cui una differenza d'angolo apparente tra le due imbarcazioni di ben 23° e due rispettive VMG di 6,943 nodi per il 40.7 e di 7,853 nodi per il Farr 40.
Naturalmente la differenza di AWA sarà ancora più marcata per barche più lente o più veloci delle sopra elencate.
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(19-03-2020, 21:44)lord Ha scritto: Come chiudi la balumina della randa senza vang quando il boma è fuori ?
La randa e ‘ top square ? Fino a quando la barca non parte in planata bisogna lasciare che la vela sia grassa, perche' c'e' poco vento, se il vento aumenta la barca plana e a quel punto si cazza la scotta randa e si riduce il grasso e a quel punto si lavora di carrello con il boma che se non e in barcale' poco fuori
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20-03-2020, 01:04
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 20-03-2020, 01:07 da Giuly.)
Per anni ho fatto crociere in Croazia assieme ad un amico, lui con uno ceanis 311 senza tasto io con il mio Sun Light con il trasto, quando dovevamo fare bolina stretta tra le isole io guadagnavo 1bordo su tre. Un giono gli ho montato un paranchino in tuga che gli ha permesso di portare sopravento il boma, da quel momento non gli ho piu dato tanta acqua.
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La prova del nove sarebbe stata fare il cambio dell'armo, te lo scrivo anche in campagnolo "cambio della barca" .
L'Oceanis 311 ha un piccolo genoa con poca sovraposizione o occhio un 110% della J e la randa grande non va cazzata come il sun light 30 che ha un genoa al 150% e una randa piccola, stretta, piano velico IOR. il pescaggio del 311 è di soli 1,4 m il sun light 1,8 m.
Il boma sopra vento? Io non lo porto mai e svergolo solo con poco vento, mia opppppinione.
Secondo me finot non ha messo la rotaia perchè non venga cazzata troppo la randa che fermerebbe la barca.
Mi sembra che 311 sia quasi uguale all'Oceanis 323 che invece conosco bene e va molto bene.
Comunque se mi metto al timone del 311 che ha un metro in più al galleggio del sun light e ci sono 10 nodi di reale di bolina senza trasto ti do io il distacco di 1 bordo su 3.
Modestamente.
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non dubito, comunque il mio SL pesca 1,40, domanda il 323 ha il trasto sulla tuga?
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(20-03-2020, 00:16)Nimbo Ha scritto: Fino a quando la barca non parte in planata bisogna lasciare che la vela sia grassa, perche' c'e' poco vento, se il vento aumenta la barca plana e a quel punto si cazza la scotta randa e si riduce il grasso e a quel punto si lavora di carrello con il boma che se non e in barcale' poco fuori
Perfetto !
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No il 323 non ha il trasto. Ho guardato su sailboatdata e mi danno il pescaggio del SL a 1,78 m. che mi sembra giusto per un V° IOR
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Che basti cazzare la scotta per diminuire il grasso sulla randa mi sembra una cavolata.
Il grasso si diminuisce cazzando il tesa base e imbanando l'albero, mia oppppinione. Qua è tutta un'opppinione?
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20-03-2020, 15:30
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 20-03-2020, 15:35 da nedo.)
(20-03-2020, 13:24)bullo Ha scritto: Che basti cazzare la scotta per diminuire il grasso sulla randa mi sembra una cavolata.
Il grasso si diminuisce cazzando il tesa base e imbanando l'albero, mia oppppinione. Qua è tutta un'opppinione?
Da prima lettura sembra che dica proprio come citi, se lo rileggi meglio… con poco vento la barca non plana quindi vele grasse, con l'aumentare del vento se parte in planata si smagrisce la randa e si cazza scotta, poi si lavora di carrello, su, giù ma con la randa sempre dentro la barca ….in planata l'apparente ti viene a prua e la randa la porti sui filetti .
Io ho interpretato così e sono pure d'accordo !!
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Allora, con l'aumentare del vento smagrisco la randa e siccome l'apparente mi viene più in prua devo bordarla di più.
Per noi che qualche volta andiamo anche con 1/2 nodi di vento, ocio ad ingrassare troppo le vele che sotto vento ci può essere distacco dei filetti fluidi.
I fili sulla randa sono in balumina ed è difficile capire se bordata giusta perchè partono comunque, però se hai un pò d'occhio vedi se si piegano un pò sottovento e questo significa che è troppo cazzata.
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