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Trasformare un gozzo da motore a vela
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Rurik Offline
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Trasformare un gozzo da motore a vela
Io comincerei con stabilire la lunghezza del albero. Junes Vence (1894) 'sentenzia' che la lunghezza del albero deve essere pari o di poco inferiore alla distanza tra battuta e battuta del capo di banda (distanza prua/poppa in coperta). Questo ne limita molto la lunghezza, ma lo ritengo un buon limite per rendere facile disarmare la barca per alarla o carrellarla. Se il gozzo è 22' fuori tutto si parla di 20' circa pari a 6,10m. Armato con sartie, senza crociette, dovrebbe avere un diametro massimo di 12/14cm. (Element of yacht design by Norman L. Skene) Che ne dite?
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Ciao,
Riccardo
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14-10-2009 00:45
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Nausica Offline
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Trasformare un gozzo da motore a vela
Fanfulla concordo con te Wink, ma non comprerei mai un qualcosa che non mi trasmette delle sensazioni. Gli armi avevano una loro logica ed erano funzionali; pertanto una lancia come quella di 900, secondo me, merita delle attenzioni (come dici senza esagerare Wink). Rurik, ma tu proprio che ci dai dentro Cool. Velocemente ho disegnato questo:
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Rurik avevo anche io iniziato a dare dei numeri, ma 900 ci deve fornire ulteriori dati e foto (vedi ultimo disegno e quelli precedenti). E' un vero peccato che non possa intervenire nella discussione (portare avanti un discorso senza il suo contributo :sadsmileySmile. Baladin perchè non può rientrare ? Comunque mi è arrivata una bella email da parte sua e ci chiede di procedere nel progetto. 900 ingrandisci le foto e fammi sapere la posizione del baglio max, dei madieri e se ci fai delle foto dello scheletro della barca (compreso qualche foto del paramezzale centrale). Insomma se la spogli un attimino e ci fai vedere un pò di belle cosine (sai a noi queste cose ci arrapano :coolSmile.
14-10-2009 16:18
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fanfulla Offline
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Trasformare un gozzo da motore a vela
Forse non ho capito niente ma mi pare che la barca di 900 non sia mai stata a vela. Quando nel dopoguerra si sono diffusi i motori anche nelle piccole barche,la vasta famiglia delle barche mediterranee con prua e poppa a cuneo (nelle varie declinazioni regionali) si è andata modificando per adattarsi al nuovo propulsore. In particolare il dritto di prua (prima verticale) si è inclinato in avanti e la prua svasata mentre la poppa (spesso) si è allargata e diventata a specchio per far si che la barca non fosse troppo appoppata (in alcune zone si è preferito mantenere la poppa a cuneo e aggiungere degli orribili flaps). Volendo, adesso, mettere una vela su una barca che è nata senza si ha libertà assoluta di scelta limitata solo dai desiderata del proprietario : prestazioni richieste, tetto di spesa, estetica preferita.
14-10-2009 19:15
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Nausica Offline
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Messaggio: #64
Trasformare un gozzo da motore a vela
Fanfulla la barca di 900 era a vela. Fasciame legno (chi l'ha costruita va a mente e per esperienza tramandata nei secoli, senza disegni) poppa a specchio (non per il motore, ma è tipica di una lancia) dislocante 1,2 tonn lunghezza circa 6 mt larghezza circa 2 mt (cioè larghezza un terzo della lunghezza, cioè una lancia) in altre parole una lancia (a lancitedda). Le costruiscono anche in vetroresina, ma è un' altra cosa (e forse come dici ne modificano anche le linee a causa del motore - ma quelle in vetroresina per me non esistono e possono farci quello che vogliono). Le parti strutturali erano invece in quercia, il fasciame in larice e pino, le sovrastrutture in pino, l'albero o antennina (per la vela latina) in picth pine e olio di lino, remi in faggio ed erano dipinde secondo tecniche utilizzate nell' 800. Erano utilizzate per la pesca costiera e quello che dice Rurik è giusto. Dalle mie parti le costruiscono ancora (a mente e a mano) secondo tecniche antichissime, con i maestri calafati e i pingisanti, ma nessuno vuole più le vele. Se sono cambiate le linee d'acqua (parlo solo di quelle in legno) non credo, perchè vanno per esperienza tramandata di generazione in generazione (piccoli cantieri all'aria aperta, con gesti ed usanze che si perdono nella notte dei tempi). Quello che ti dicono: così faccio perchè così mi hanno insegnato quando ero piccolo. Chiaro è che ci possiamo sbizzarrire ad armarla proponendo migliaia di soluzioni; per esempio quelle non tipicamente Mediterranee. Ma far andare a vela barche di legno è naturale (quasi come se il legno riconoscesse la sua vera natura = la vela). Nell'armare una barca come quella di 900 ti puoi sbizzarrire in mille modi, anche inventati. Il legno non si offende, anzi ti fa capire piano piano come vuole essere condotto al vento. Secondo me devi solo prestare attenzione a non esagerare, perchè altrimenti ne dovresti modificare la chiglia e aggiungere zavorra. Poi si deve far attenzione anche a tante altre cose (che forse usciranno in questa discussione). In ogni caso in quasi tutta Italia la lancia a vela latina o al terzo è molto utilizzata. Naturalmente il mondo è vario e quindi c'è chi ha armato la lancia anche con armo aurico o in altro modo. Certo volendo scegliere la soluzione ottimale, bisogna approfondire il discorso direttamente con l'armatore (come giustamente sostieni). Per ora con te e Rurik ci stiamo solo divertendo ad immaginarla: bellissima, sinuosa, morbida sull'onda, silenziosa, sicura, veloce, ecc. Ma per renderla tale ci vuole pazienza e studio. Vedi Rurik: fellucca e poi se ne viene con vela a chela di granchio (per me è musica). Come dire il pittore Rurik la sta immaginando, la sta sognando, la sta annusando. Bè lo stesso sto provando a fare io, per poi convincere l'armatore a sognare insieme. Per me questa è vela (libertà, genio, fantasia, fascino, poesia). E se 900 riuscirà in tale progetto, scommetti che a vederla navigare a vela sarà uno spettacolo (altro che quei catorci moderni senza senso). Ma sai come 900 si divertirà in piena libertà e poesia. Per tutto questo non c'è prezzo. Cool
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14-10-2009 20:35
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Rurik Offline
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Trasformare un gozzo da motore a vela
@Fanfulla, hai ragione, in effetti devo confessare la mia poca preparazione sul naviglio del sorrentino: ma la poppa a specchio (piccola e fuori acqua) era già in uso quando si procedeva a remi/vela. E' corretto rammentare che è stata allargata per migliorare l'uso del motore. Resta un fatto che le sezioni del Afterglow, sono quelle di un gozzo, quindi compatibile con l'uso a vela, seppur con le limitazioni dello scarroccio dato dalla mancanza di una deriva. E' sempre anche per questa ragione che propongo una vela per andature portanti dato che pensare di andare di bolina è illusorio.

@Nausica, dai tuoi disegni un appunto. Per la scassa del'albero in chiglia si prevede di distribuire su + madieri lo sforzo. Si prepara una scassa di spessore che prende almeno tre madieri, salvo non siano troppo distanziati (+ di 30cm).

Ciao,
Riccardo
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14-10-2009 21:20
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Nausica Offline
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@Rurik ma nel disegno (ti ripeto fatto velocemente senza alcun approfondimento) ci sono proprio tre madieri Wink e poi aspettiamo che si faccia vivo 900 con le foto, altrimenti qui facciamo solo delle supposizioni. Inoltre naviglio sorrentino ? E che ne dici di quello siciliano ? lo specchio è molto più largo. Andare di bolina è illusorio ? Sarà, ma con un armo giusto si va e come (anche se larga) Cool.
14-10-2009 21:33
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Rurik Offline
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... è qui che esce il velista che è in me. Io adoro stringere il vento e 'sverniciare' le boe. Il Rurik è uno yawl cutter, chiglia lunga, votato a stringere il vento, il progetto del N.I.Sharpies 29 Sicumera (Cat Ketch) è stato modificato inserendo un piccolo bompresso per armare un fiocco. Non ho un esperienza significativa su vela latina per sapere a quanto si deriva ma rilevo che da quando ho pubblicato il progetto del Rurik ricevo richieste di supporto per trasformare armi a vela latina in aurica perché agli armatori manca la possibilità di andare al vento.

Ciao,
Riccardo
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14-10-2009 22:06
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Nausica Offline
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Che dire Cool sveliamo troppe carte, ora è il momento di tacere
14-10-2009 22:12
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n/a Offline
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Ancora, ancora, ancora, dai dai che devo andare a Lecce Iniziamo il lavori Big Grin Nausica mi fai il Projet Manager Big Grin
15-10-2009 02:12
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Nausica Offline
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No Walter, non sono più uomo da 'One Minute Manager' (quei tempi lì per fortuna li ho superati). Mi hanno già riempito la testa di minghiate e ai lor signori ho già dato del mio. Parliamo invece di cose serie Wink . Alcune foto, tra cui una lancia in fase di costruzione presso... (solo che l'armatore le vele non le vuole) e foto di gozzi (tra cui proprio un gozzo sorrentino). Le differenze tra lancia e gozzo sono ben evidenti. Quelle di Fife sono solo una provocazione Wink
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Tipico gozzo sorrentino con le modifiche indicate da Fanfulla:
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ha voluto letti, cucina, bagno, ecc... e la ciliegina sulla torta: ha un motore entrobordo Perkins da 110 cv, per cui c'è stata la necessita di apportare delle modifiche (ma che vuoi farci, alla fine è l'armatore che decide).
15-10-2009 16:37
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KEKKUL Offline
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Bello il gozzo sorrentino!!
15-10-2009 20:34
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Rurik Offline
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Mi sono accorto che tra i modelli di barche che ho, c'è quella di 900. Naturalmente l'armo è a vela latina Blush
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Ciao,
Riccardo
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16-10-2009 16:50
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Rurik Offline
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Roberto, ora che sei tornato cosa ne dici di fare qualche commento ?

Ciao,
Riccardo
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02-11-2009 22:38
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Novecento Offline
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Trasformare un gozzo da motore a vela
Ciao Riccardo, mi ero preso un periodo di giusta riflessione per ciò che riguarda tutto quanto su. La cosa che più mi fa riflettere è che comunque facendo 'due conti' riguardo a ciò che verrei a spendere per fare andare il legnetto a vela, non potrà soddisfare del tutto la mia voglia di andare appunto a vela. Mi spiego, è vero si che voglio andare a vela lasciando il motore come ausiliario al movimento, ma è altresi vero che ho voglia di vivere in barca appena posso, traversare ed andare in Grecia appena posso, farmi i fine settimana in giro per la 'mia' stupenda costa. Quindi mandare avanti tutta la faccenda mi lascierebbe al punto di prima o appena un po' più avanti. Quindi sto prendendo in considerazione un'idea diversa per adesso e cioè di far muovere afterglow a vela spendendo il minimo possibile in attesa di potermi permettere un cabinato che si possa chiamare cosi. Quando dico il meno possibile intendo dire che ho la consapevolezza che altri soldi che spenderei non li potrò più recuperare e fatture alla mano sino ad ora tra acquisto e refitting e tutto il resto non ci crederai ho speso all'incirca 15 pezzettoni che non recupererò mai, forse neanche la metà...quindi rifletto un po di più sul da farsi Big Grin
03-11-2009 23:10
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mckewoy Offline
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Trasformare un gozzo da motore a vela
Tanto per incasinare le cose semplici. Due vele da wind-surf senza snodo al piede dell'albero messe a cavallo del baglio massimo una dietro l'altra alte uguali oppure maggiore a poppa oppure un albero a 3/4 verso prua con un gennaker murato su un bompresso con uno stroppo da mezzo metro( fai anche 60° di bolina ma ti diverti tantissimo con l'apparente. Entrambi visti in Tanzania sulle loro lance tipo sambuco (senza bilancere)

i Responsabili. chissà quanto pagarebbero per essere comprati
mi dispiace aver venduto la Gitana ma son contento



(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 04-11-2009 01:57 da mckewoy.)
04-11-2009 01:53
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bisio1964 Offline
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Trasformare un gozzo da motore a vela
Caro Novecento, il nome scelto pari a quello del protagonista de 'Il pianista sull'oceano' spero sia precursore dei medesimi spazi liquidi del film, la tua scelta su che armo usare mi ha spinto ad iscrivermi al forum per commentare e darti qualche dritta. Ho terminato di recente il restauro di un gozzo sciallino di 4,75 metri in legno, del 1968. Il restauro è stato computo dal cantiere cecconi mare, del quale ti raccomando il sito, Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI . . Io ho collaborato in misura minore per la qualità del lavoro, ma per la quantità ti assicuro che mi sono dato da fare parecchio. La barca è stata rimessa con la vela latina, e qui si arriva al dunque. La vela latina trovo che sia molto efficente una volta issata ed in andatura, barca in assetto e via, per il resto ti assicuro che è molto scomoda da maneggiare, hai l'intero armo che scende in coperta con una vela che non puoi terzarolare in nessun modo e che inizia a fileggiare ed a sbattere pericolosamente nell'istante in cui la laschi, all'estremita della bugna la scotta randa gira sempre poi attorno ad un bellissimo bozzello in mogano con tanto grillo in ottone, che quando la vela è a segno è una meraviglia a vedersi ed a regolarsi, ma che quando si agita e nelle pieghe della vela non lo vedi diventa un arma micidiale. L'inerzia dell'antenna, praticamente il picco sul quale la vela è inferita, o meglio dire legata, come sugli optimist, ha molta inerzia, diviene stabile solo quando è completamente issata e la trozza la tiene al suo posto stretta contro l'albero. La trozza altro non è che un cappio rinviato a base d'albero con un bozzello che strozza un collo attorno ad una specie di redancia, e fa aderire l'antenna a quella parte di albero che deve essere appositamente rivestita in cuoio. Ma fino aquel momento rimane un palo di sei o sette od anche otto metri, dipende dalla lunghezza della barca, che sbatte. All'ormeggio non cambia nulla, la trozza deve essere a segno, la lunghezza dell'antenna non ti consente la minima distrazione in maovra perchè se molli la drizza che issa l'antenna a riva contemporaneamente devi mollare il bilancino, una drizza che sale in testa d'albero e che poi va ala vare dell'antenna, in equal misura devi badare anche alle mure, la destra e la sinistra, che sono due scotte che dalla base dell'antenna vanno ai lati della barca, approssimativamente al traverso dell'albero, e poi vengono rinviati a poppa ciascuno con il suo bozzello. La tenzione della mure fa spostare la base della vela a destra od a sinistra, a seconda di come le regoli, toccare l'una vuol dire dover toccare anche l'altra quindi, ed ogni volta che laschi o cazzi in modo importante devi pensare anche a loro. L'albero è stato fabbricato in Emlock, una conifera americana, così come l'antenna, devi provvdere ad un foro adeguato e ben solido in coperta, così come la scassa deve essere in chiglia e con la possibilità di inserire spessori per regolare il centro velico. La mia è una barca di quasi 5 metri, l'albero è 5 metri scarsi, l'antenna è di sette metri, la vela risultante è di poco più di 11mq. Non è tantissimo, Roberto Cecconi, espertissimo in merito mi ha assicurato che potrebbe avere una vela ben più grande, ma ti assicuro che con 10 nodi di vento sei al limite per maneggiarla da solo, quando issi e quando ammaini devi dedicare totalmente la tua atenzione alla vela e devi assicurarti di avere spazio attorno, l'ammainata prevede tu stia in piedi e farlo a bassa velocità da solo, con il motore che va ed il timone bloccato al centro non è uno scherzo, tutto va regolato con cura altrimenti l'antenna falcidia qualsiasi oggetto o persona ci sia attorno. Dopo mezza stagione fatta, sono andato in acqua tardi quest'anno, ho deciso che farò quindi due cose: la prima è di mantenere l'armo latino ma con una randa notevolmente più piccola, con 15 nodi di vento raffiche a 18, che non è un gran vento, ero già sconsigliato ad uscire, la seconda sarà di autocostruirmi un armo a dinghy, sulla cui presenza sui gozzi degli anni 60 ho diverse testimonianze.
La vela del dinghy dovrebbe avere due metri quadri in meno, un boma che raccogli anche con degli antiestetici lazy jack, ed un picco piccino e leggero, quando ammaini tutto resta raccolto, boma cazzato a centro barca e sei a posto. So bene non ci sia nulla che possa competere con l'aspetto di una vela latina, quando sono uscito a vela quest'estate la barca attirava gli sguardi di tutti, ma solo io sapevo quanto mi sentissi tra la vita e la morte...La seconda, anche su consiglio di Cecconi, sarà quella di aggiungere pani di ghisa in sentina, lato motore, su apposite selle di legno, almeno 25 kg per lato, munire la barra del timone di un elegante stick in mogano e delle cinghie per mettermi al peso quando sarò in mare da solo, esattamente come su di un dinghy, anche con un generoso entrobordo il peso non basta, la barca non è pontata e se metti il trincarino sotto sei finito, pensa anche a delle riserve di galleggiamento fissate a bordo, tipo i rulli gonfiabili che si isano per alare i piccoli gommoni in spiaggia, non si sa mai e nessun, nessun, nessun nodo o galloggia per tenere la scotta randa, un nodino astrappo che si sciolga immediatamente è quanto di più consentito, è un attimo credimi. Tieni conto che alla mia barca sono stai aggiunti per tutta la sua lunghezza ben 16 cm di chiglia, ora bolina bene ma quanto alle virate scordatele e fanne come se costassero 50 euro l'una. Il timone vecchio non va bene, va rifatto lungo, almeno 40/50 cm sotto la linea di chiglia,ed allungato all'indietro, come quello di una catboat. Amo molto la mia barca ed anche se ogni tanto fa imprecare credo che insisterò oltre ogni limite per perfezionarla, sono un pò come auto d'epoca, o per usare il paragone riuscitissimo del mio prodiere: come una doma, il cavallo all'inizio non va bene subito, mai. Nemmeno ora sono certo l'armo a dingy sia la soluzione migliore, ed è per questo che in parallelo farò, come consiglitomi da chi ne sa di più, una randa più piccola. Fammi sapere
Luca
28-11-2009 17:40
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Pierr Offline
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Luca di Lucca detto Bisio ti stanno aspettando qui : http://forum.amicidellavela.it/post.asp?...ORUM_ID=50 Corri a scriverci qualcosa dai ! Big Grin
Pierr
28-11-2009 17:45
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Novecento Offline
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Ciao Luca, mi fa piacere che grazie al mio 3D tu abbia scoperto il nostro forum ADV. Detto questo fa come ti dice il nostro bravo Pierr, lui è come i cani da tartufo, riesce a pescare un nuovo arrivato anche due metri...sott'acqua, per cui passa un attimo da Welcome e fai la dovuta presentazione così sei a posto e 'battezzato' Big Grin Poi impara subito come si allegano le immagini ed in seguito dopo che avrò visto la tua stupenda creatura ne riparleremo Big Grin
A presto Bobbetto.
28-11-2009 19:31
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Pierr Offline
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Se vuoi spendere zero ti regalo un wind surf completo e basta che glielo leghi sopra ed in un attimo sei a posto ! Big Grin
28-11-2009 22:45
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Novecento Offline
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Pierr se stai dicendo a me penso che ne devo legare una fila di surf per fare muovere i 1200 kg. della mia barca Big Grin
Bob.
29-11-2009 00:56
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