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Circuito di massa
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aliosha Offline
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Messaggio: #1
Circuito di massa
Buongiorno,
la mia barca a vela, ha tre zinchi, uno sotto il bulbo (in ghisa), uno sotto lo scafo lateralmente a poppavia del bulbo ed uno sull'aletta che regge l'asse dell'elica. In più ci sono tutte le prese a mare metalliche. Vorrei capire le seguenti cose:
- gli zinchi devono essere collegati tra loro?
- è sufficiente collegarvi i negativi delle batterie?
- le prese a mare devono essere collegate elletricamente agli zinchi?
- se metto un dissipatore per i fulmini in testa d'albero e collego l'albero ai prigionieri del bulbo insieme ad altri cavi di massa, rischio che in caso di fulmine mi salti tutto l'impianto?

Se qualcuno può aiutarmi gliene sarei grato.

Saluti

Alessandro
14-02-2011 16:51
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gedeone marco Offline
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Messaggio: #2
Circuito di massa
La mia opinione in rosso tra le righe...
ciao
Marco
Citazione:Messaggio di aliosha
Buongiorno,
la mia barca a vela, ha tre zinchi, uno sotto il bulbo (in ghisa), uno sotto lo scafo lateralmente a poppavia del bulbo ed uno sull'aletta che regge l'asse dell'elica. In più ci sono tutte le prese a mare metalliche. Vorrei capire le seguenti cose:
- gli zinchi devono essere collegati tra loro?
Si, o meglio tutti i ferri (metalli) devono essere collegati tra loro)
- è sufficiente collegarvi i negativi delle batterie?
Se hai una barca NON di metallo, tutti i metalli a bordo è bene che siano collegati e protetti dagli zinchi
- le prese a mare devono essere collegate elletricamente agli zinchi?
Si
- se metto un dissipatore per i fulmini in testa d'albero e collego l'albero ai prigionieri del bulbo insieme ad altri cavi di massa, rischio che in caso di fulmine mi salti tutto l'impianto?
Non solo, i danni da fulmine non si limitano a quello, dove passa la scarica 'svampa' anche la vetroresina

Se qualcuno può aiutarmi gliene sarei grato.

Saluti

Alessandro
14-02-2011 17:16
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wind e sea Offline
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Messaggio: #3
Circuito di massa
se metto un dissipatore per i fulmini in testa d'albero e collego l'albero ai prigionieri del bulbo insieme ad altri cavi di massa, rischio che in caso di fulmine mi salti tutto l'impianto?

gedeone marco:Non solo, i danni da fulmine non si limitano a quello, dove passa la scarica 'svampa' anche la vetroresina

non ho capito se il dissipatore viene considerato un'aggravante (nella domanda)

non ho capito se collegare l'albero ai prigionieri viene considerato un'aggravante (nella risposta)Smile....cioè è più facile che svampi con il collegamento o senza?
14-02-2011 20:47
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IanSolo Offline
Vecio AdV

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Registrato: Nov 2008 Online
Messaggio: #4
Circuito di massa
------
non ho capito se il dissipatore viene considerato un'aggravante (nella domanda)
------
Dai un'occhiata a cio che dice nelle conclusioni (capoverso 6) chi ha fatto delle prove e decidi da solo :

http://www.kp44.org/ftp/ApplicabilityOfL...pators.pdf
14-02-2011 20:58
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aliosha Offline
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Registrato: Jul 2010 Online
Messaggio: #5
Circuito di massa
Nel libro 'lavori a bordo' di Zerbinati, ho letto che è consigliabile mettere un dissipatore (non un'asta parafulmine) in testa d'albero, in posizione dominante rispetto antenna VHF ed altro, collegando il piede dell'albero tramite una piastra in acciaio ai prigionieri della deriva. Questa soluzione dovrebbe contenere i danni da fulmine. La mia domanda, visto che io ho collegati alcuni fili di massa al prigioniero della deriva, serviva a capire se sia giusto o meno collegare altri fili di massa dell'impianto elettrico alla stessa massa metallica costituita dalla deriva.
Citazione:wind e sea ha scritto:
se metto un dissipatore per i fulmini in testa d'albero e collego l'albero ai prigionieri del bulbo insieme ad altri cavi di massa, rischio che in caso di fulmine mi salti tutto l'impianto?

gedeone marco:Non solo, i danni da fulmine non si limitano a quello, dove passa la scarica 'svampa' anche la vetroresina

non ho capito se il dissipatore viene considerato un'aggravante (nella domanda)

non ho capito se collegare l'albero ai prigionieri viene considerato un'aggravante (nella risposta)Smile....cioè è più facile che svampi con il collegamento o senza?
14-02-2011 21:56
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wind e sea Offline
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Registrato: Aug 2008 Online
Messaggio: #6
Circuito di massa
da quello che ha postato IanSolo mi pare di capire che i dissipatori non servono ad un tubo....

io nella mia ho eliminato il collegamnto perchè mi stava rovinando la base dell'albero.....però vorrei anche io sapere se....collegando il piede dell'albero tramite una piastra in acciaio ai prigionieri della deriva. Questa soluzione dovrebbe contenere i danni da fulmine....
ho l'impressione però che collegare ulteriormente 'a massa' con l'albero anche 'altro', come le prese a mare, serva per creare altri danni in caso di fulmine....ma forse è solo una mia impressione.....mi chiedo: forse collegando l'albero e le sartie al mare conviene di più dall'esterno, con i classici spezzoni di catena fuoribordo? e cambia qualcosa fra albero passante e poggiato in coperta?
14-02-2011 22:47
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gc-gianni Offline
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Messaggio: #7
Circuito di massa
Citazione:Messaggio di aliosha
Buongiorno,
la mia barca a vela, ha tre zinchi, uno sotto il bulbo (in ghisa), uno sotto lo scafo lateralmente a poppavia del bulbo ed uno sull'aletta che regge l'asse dell'elica. In più ci sono tutte le prese a mare metalliche. Vorrei capire le seguenti cose:
- gli zinchi devono essere collegati tra loro?
No
- è sufficiente collegarvi i negativi delle batterie?
Non collegarli ai negativi- le prese a mare devono essere collegate elletricamente agli zinchi?
lasciale isolate- se metto un dissipatore per i fulmini in testa d'albero e collego l'albero ai prigionieri del bulbo insieme ad altri cavi di massa, rischio che in caso di fulmine mi salti tutto l'impianto?
non mettere parafulmini, sarebbe una via privilegiata
Se qualcuno può aiutarmi gliene sarei grato.

Saluti

Alessandro
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 14-02-2011 23:20 da gc-gianni.)
14-02-2011 23:17
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IanSolo Offline
Vecio AdV

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Messaggio: #8
Circuito di massa
Per quanto riguarda la protezione dalle scariche atmosferiche (in terra o in barca il sistema e' analogo) un'autorevole opinione (che personalmente ritengo anche piu' di un'opinione) puo' essere desunta dalle pubblicazioni di questo isituto specializzato sull'argomento :

http://www.lightningsafety.com/contents.html

e ulteriori spiegazioni dai link qui elencati :

http://www.kp44.org/LightningProtection.php

fra cui emergono :

http://www.kp44.org/LightningProtectionA...ndards.php (lo stralcio dello standard americano)
http://www.kp44.org/ftp/A_CriticalAssess...s_IEEE.pdf (la critica allo standard che lo considera insufficiente)

In pratica si desume che il collegamento alla chiglia (o piastra di massa se la chiglia e' isolata) deve avvenire tramite un cavo di sezione considerevole e distribuito su piu' bulloni possibile per migliorare al massimo la conduzione (la mia personale opinione e' che i bulloni della chiglia essendo in acciaio inox soffrano della moderatamente alta resistivita' di questo materiale scaldandosi considerevolmente quando sottoposti a correnti estremamente alte).

I famosi spezzoni di catena calati all'esterno servono a poco a causa del non garantibile e non perfetto contatto maglia-maglia che ne alza troppo la resistenza, inoltre e' opportuno avere una via piu' diretta possibile verso l'acqua e questa e' costituita piu' dall'albero che dal sartiame (quest'ultimo ha pure una sezione piu' piccola e una resistivita' piu' alta essendo in acciaio mentre l'albero e' in alluminio che e' notoriamente un discreto conduttore), e' quindi l'albero che deve essere collegato con priorita' alla piastra (o chiglia metallica) di scarico a massa, non guasta naturalmente aggiungere collegamenti al sartiame.
Il collegamento all'albero deve essere fatto in modo da non venire interessato da umidita' per limitare la corrosione (il cavo e' in rame che crea pila con l'alluminio) o deve essere adeguatamente protetto da questa, va avvitato o rivettato (tanti punti e superficie di contatto ampia) non saldato con leghe a basso punto di fusione che, durante la scarica, si squagliano interrompendo il collegamento proprio nel momento piu' critico.
Avendo un albero metallico di discreta elevazione sull'acqua parafulmine o no non cambia niente perche' ne svolge gia' lui la funzione (alla grande !).
Un conforto puo' venire dalle statistiche che rilevano si una frequenza di scariche piu' elevata sulle barche a vela (rispetto alle barche senza albero) ma contemporaneamente una sinistrosita' molto piu' bassa per le stesse e un'incidenza di mortalita' ancora piu' bassa e cio', guarda caso, viene attribuito proprio alla presenza dell'albero !

Per quanto riguarda gli zinchi se le prese a mare sono in bronzo (o materiali egualmente adatti all'acqua di mare) non ne hanno bisogno ed e' bene lasciarle isolate dal resto, zinchi invece necessitano su tutte le parti che possono avere misti di metallo e fra queste e' conclamato il sistema asse-elica (uno in acciaio e l'altra in bronzo o alluminio) o che, anche se non vicine, si possa sospettare che siano in qualche modo elettricamente connesse : per generare corrosione ci vuole contatto fra due metalli diversi (o disomogeneita' di composizione) immersi in un elettrolita (acqua di mare) se il metallo e' di un solo tipo, omogeneo e completamente immerso nell'elettrolita la pila non si forma e la corrosione non puo' esserci.
15-02-2011 05:10
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dapnia Offline
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Messaggio: #9
Circuito di massa
Sui fulmini si è detto e si dirà ancora molto.
Forse sapendo cosa sono tensione e corrente e conoscendo la loro differenza è un po' più chiaro il problema.
Il guaio dei fulmini è che non sai se arrivano, né dove: sono capricciosi.
Per quella poca esperienza che ho, credo che il meglio sia usare un sistema antimpatto, e ce ne sono, per evitare di creare quel canale ionizzato che è la via preferenziale attraverso la quale avviene la scarica (attenzione ho banalizzato molto il concetto e non apriamo un trattato ceraulico); a questo proposito anche solo realizzare un'equipotenzialità tra strutture ed acqua, mettendo tutto a massa, potrebbe essere un buon primo passo, ragionevolmente economico e semplice da realizzare.
E questo s'intende fare con catene in acqua, trecce di rame, ecc.
Pensare così facendo di creare delle vie preferenziali alla scarica, guidandola, e sperare che passi senza fare danni è una contraddizione in termini: correnti di 100.000 Ampère per passare senza fare danni richiedono ben altre sezioni, e temperature elettroniche di 50.000 K squagliano parecchie cose.
E' mia opinione (e banalizzo ancora il concetto) che chi dice di aver subito un fulmine in barca (e non solo in barca), di fatto ha risentito solo delle correnti indotte, non della scarica principale.
Ne consegue che, purtroppo, la certezza non c'è mai fare quindi il ragionevole e sperare è la sola soluzione.
16-02-2011 20:27
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dapnia Offline
Vecio AdV

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Messaggio: #10
Circuito di massa
>>>>>
se il metallo e' di un solo tipo, omogeneo e completamente immerso nell'elettrolita la pila non si forma e la corrosione non puo' esserci.
>>>>>

Vero, ma questa condizione, a bordo, si ha di rado ed è per questo che un impianto di bonder ben realizzato permette di stare sempre dalla parte del formaggio.
Big Grin
16-02-2011 20:31
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