Si, proprio così, grazie per la correzione della tabella. L'originale è in .xls. Per quanto riguarda il coeff. di sicurezza ho tratto le informazioni da alcuni libri e articoli sull'argomento (ovviamente potrei aver compreso male, non sono un tecnico): in particolare D. Zerbinati 'Lavori a bordo' - Nutrimenti 2006 che a pag. 99 scrive:-la capacità minima delle batterie si calcola moltiplicando per 3,3 il consumo totale in A/h-. e più sotto:-...capacità minima delle batterie 310 A/H: valore che per sicurezza conviene aumentare del 40-50%-. Altre informazioni simili le ho tratte da: J.F. Muhs 'L'apparato elettrico di bordo' Mursia 1990. Per quanto riguarda l'assorbimento dell'impianto credo che vada imputato alla caduta di tensione che avviene tra il cavo e l'utenza. Un saluto a tutti.
Citazione:IanSolo ha scritto:
Mare, la tabella avrebbe dovuto essere cosi' ? :
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Ricordo che il calcolo teorico dei consumi in Ah va moltiplicato per 1,6 (coefficiente di sicurezza)perchè tutto l'impianto ha un suo assorbimento e non basta sommare i consumi delle singole utenze.
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Il 60% in piu' e' esagerato e l' impianto di bordo non ha 'un suo assorbimento' (dovuto a cosa?), il margine di 'sicurezza' tipico e' il 25% vedendo le batterie come generatori (ossia quando forniscono la corrente) ed e' variabile vedendole come accumulatori (cioe' quando vengono ricaricate), in questo secondo caso si tiene conto di un 80% di sfruttamento della corrente di carica e di un rendimento variabile per il dispositivo di ricarica (pannelli, alternatore, ecc.) calcolato sulla base del 'caso pessimo'. In pratica i rendimenti (sarebbe meglio indicarli come perdite) sono da attribuire a ciascun elemento che lo determina in modo da aver chiaro come partecipa al bilancio energetico globale.