aggiungerei un altro fattore da tenere in considerazione per determinare la capacità delle batterie, il tempo di ricarica
per farla breve, lasciando da parte per un momento invecchiamento, eccetera, mettiamo che si abbiano 100 Ah di utilizzo al giorno, non voglio usare le batterie più del 50% quindi metto 200Ah
primo giorno, le batterie arrivano al 50%, quindi mi metto a ricaricarle: l'alternatore all'inizio dà come un matto, dopo un po', quando la batteria è tornata al (largo circa) 80% pero' la corrente accettata dalla batteria si riduce, si riduce, si riduce sempre più: per ricaricare gli ultimi 10Ah che mancano per avere la batteria tutta piena è roba da dover star li' delle ore.
Uno magari si stufa, il giorno dopo o consuma di meno oppure scarica le batterie oltre il 50% perché non ha voluto passare ore a ricaricare tutto
Se con lo stesso consumo di 100Ah invece metto 500Ah di batterie, posso farle lavorare per esempio fra il 65% e 85% di scarica, dove 1)vengono scaricate di meno, ma soprattutto 2)per ricaricare gli stessi 100Ah si va enormemente più veloci, perché a quei livelli la batteria accetta molta più corrente.
Personalmente è la soluzione che ho scelto, all'ancora o con il timone a vento con la ricarica normale (se c'è sole) teniamo all'indefinito, poi ogni tanto se siamo in banchina lascio il caricabatterie caricare tutto fino al 100% anche se ci mette una vita non importa. Se invece uno ha accesso al caricabatterie tutti i giorni il discorso chiaro è irrilevante.
E' buffo poi l'equilibrio l'impianto lo trova da solo: si parte dalla banchina a 100, il giorno dopo poniamo si arriva a 75, ricarica fino a 95, scende a 70, sale a 90, scende a 65, sale a 85, scende a 65, 65-85-65-85... e cosi' via.
Chiaro con mezzi di carica diversi il discorso puo' variare, se uno ha 100000W di pannelli solari e accende solo una lampadina a quel punto gli basta una pila tascabile
bv