Citazione:Luca Falegname ha scritto:
Stefano,mi hai frainteso, assolutamente il mio post era una critica a te!!!!!Semplicemente criticavo la forma di costruzione descritta!!!
Per Matteo:
Epossidica della Cecchi (Tixo) West system o qualsiasi altra miscelata in casa la sconsiglio vivamente per incollare coperte di fatto statica e soggetta a possibili crepe e distacchi...!!!Ma posso garantire e di fatto lo faccio quando la uso il collante epoxi della SP 370 Spabond.
E' stato creato e testato e ti posso assicurare che funziona, incolla perfettamente e anche parti di coperta soggetti a forti tensioni e curvature(vedi trincarini, sedute a schiena d'asino, giri di tuga etc.)
Anche io prediligo l'incollaggio dinamico, e questa colla non indurisce mai definitivamente. Mantiene la giusta viscosità che può fare la differenza rispetto ad un epoxi classico.
Ma io uso anche la Sika 298, ogni coperta ha anche la sua giusta colla, dipende da tante cose per me....
Riguardo il cianfrino,mi permetto di contraddirti riguardo il costo superiore del 10%: Chi ti chiede il 10% per cianfrinare le doghe non opera come dovrebbe. Le doghe sono sempre cianfrinate!!!e devono essere tali per la tenuta della gomma e la posa della coperta. Ti lascio immagginare, la posa di doghe senza cianfrino:
1) Quando sarà secco l'incollaggio t'immagini pulire i residui di colla tra doga e doga?? per non parlare delle porzioni di coperta curve, che quando accosti le doghe a pacchetto, pattinano sulla coperta facendoun casino.....La mano d'opera per pulire sarebbe enorme!!!!
2)La cianfrinatura oltre ai motivi sopra descritti serve anche da battuta e quindi da guida per assicurarti che i comenti siano tutti e dico tutti uguali da prua a poppa. Prova a immaginare laddove le doghe 'caricano' li dove curvano ovvero forzano come molle e malgrado i distanziali da te ipotizzati la doga tenderà a 'stringere' ovvero ad accostarsi agli estremi dell'arco e 'lascare' ovvero allargarsi al centro dell'arco....
NO BUONO, NO BUONO!!!!
per le doghe non cianfrinate mi riferivo al costo in più del volume di teak, non al costo dell' operazione di cianfrinatura; certo è vero che bisognerebbe eliminare il collante in esubero dall' incollaggio delle doghe sulla coperta. Guarda che non sono falegname e quindi parlo solo per averci ragionato. Per me il vantaggio della non cianfrinatura è:
1- volume di teak risparmiato, e i comenti sono circa un dieci per cento della larghezza fuga, cioè circa 5 mm di comento per 5 cm di doga
2- senza cianfrino il teak si può consumare finchè è quasi finito perchè il comento è spesso come il teak.
Nelle coperte preassemblate le doghe non sono cianfrinate, è vero che lo spessore in questo caso è minimo, ma forse sono loro più bravini a incollare sul compensato?
Certo è più semplice incollare con l'aiuto del cianfrino, ma utilizzando spessori distanziali sempre costanti (da levare al momento giusto, questo è forse il punto) e viti traditrici, non credo che sia poi impossibile...
Comunque a ognuno il suo mestiere... e questo non è il mio... grazie Luca, poi se riesco a trovarla in rete ti mando un profilo di doga con doppia cianfrinatura...