Citazione:Yanny ha scritto:
premesso che non conosco le batterie in questione, e' sicuramente vero che scaricare una batteria sotto l'80% e' sconveniente.
....omissis...
mi dispiace non riuscire ad essere piu' preciso di cosi'. temo di non averti aiutato molto 
Solo un paio di contributi a qualcosa che condivido largamente.
Per la scarica controllata delle batterie (a scopo verifica stato) mi trovo molto bene con l'inverter. In sostanza attacco solo l'inverter, alla cui uscita metto un timer casalingo (di quelli che girano col motorino, non di quelli elettronici) e quindi una lampadina (Una 200W di solito). Questo sistema ha i seguenti vantaggi:
- l'inverter stacca da solo quando la tensione sotto carico arriva a 10.5V. Questa corrisponde ad una scarica completa ma non danneggia ancora le mie batterie (è espressamente previsto sulle istruzioni delle Lifeline AGM di cui ho già parlato in passato) Pur rimanendo attaccato non assorbe più.
- quando stacca ovviamente non passa più corrente a 220V e (oltre a spegnere la lampadina!) ferma il timer, dandomi una informazione abbastanza precisa di quanto tempo è trascorso, quindi di quanta corrente la batteria è ancora in grado di erogare da massima carica a minima carica 'safe' (una pratica da non fare spesso ovviamente);
- Con un semplice reostato prima della lampadina si 'tara' l'assorbimento DEL 220V che comporta una corrente a 12V di facile calcolo.
- man mano che scende la tensione della batteria l'inverter aumenta il carico per mantenere di massima costante la potenza, perchè deve continuare a dare 220V su un carico fisso. Quando invece attaccavo carichi resistivi direttamente ala batteria, la corrente diminuiva progressivamente (V=R*I), man mano che si scendeva dai 12,5V ai 10,5V ma potevo solo fare ipotesi lineari di quanto 'lavoro' era ancora immagazzinabile (oltre a dover cercare meccanismi per interrompere l'alimentazione ai fatidici 10,5V)
Per quanto riguarda le varie valutazioni dei precedenti post sulle scelte di tecnologie/batterie, riferisco la mia esperienza personale (già riportata in precedenti discussioni), per testimonianza a chi cerca informazioni su cosa prendere.
Servizi:
2 AGM 108AH della Lifeline del 2003(pesano e costano un botto, io le comprai a molto meno!) che controllo annualmente con la procedura su detta e sono entrambe ancora intorno agli 80Ah scaricabili con carico di 20Ah metodo su citato (se le scarico a 5Ah la capacità apparente ovviamente aumenta). Vuol dire che, anche se il mio consumo giornaliero si attesta tra i 60 e 80Ah (di solito aiutati dal pannello fotovoltaico), ho una riserva ragionevole. Quando ricarico si prendono (insieme) tutti gli 80Ah cui è tarato l'alternatore (ho provato anche 130Ah... ma poi ho abbassato la soglia per non cuocere l'alternatore) a circa 14,3V (mesi estivi.. controllato in temperatura batteria)
Cosa ho ricercato all'acquisto: Bassissima autoscarica (per 3 anni non disponevo di corrente in banchina!), capacità di sopravvivere ripetute significative scariche 'quasi complete' per non aumentare le dimensioni del Banco (spazio), grandi correnti di ricarica, zero emissioni gas (puzza+Pericolo)
Motore: Optima Red (Start) 55Ah del 1994 (diconsi millenovecentonovantaquattro

) che ancora fa partire da sola (e con forte spunto!) il motore. Ogni giorno in più è un ulteriore regalo! Mai tenuta scarica, mai scariche complete, maniacale controllo della carica (alimentatore separato), mai troppo al caldo.