ianfranz
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Flex della DP - domanda per i velai
Ok, Albert, concordo ovviamente con te sulla necessità di fare confronti a più ampio spettro non limitandosi ad un 'tot al kg'. Nella prima parte del post, infatti, chiedevo innanzitutto conferma della validità del materiale (il flex, immagino che nel preventivo il velaio abbia considerato il poly e non il polyc che è dotato anche di una protezione superficiale anti-microbica) in rapporto ad un uso crocieristico attento al mix di durata, costo iniziale, prestazioni, etc., magari con un riscontro da chi le ha già usate per qualche tempo. Nessuno dei miei vicini di banchina conosce questo prodotto, qualcuno mi suggerisce mylar/pentex (durate oltre 8 anni con buona soddisfazione anche in regata), ma vorrei ascoltare possibilmente più voci. Ad es ho trovato interessante la tua considerazione sulla contrazione delle fibre 'scariche' che potrebbe modificare la stabilità di forma (anche con bassa deformabilità del materiale base), ma vorrei sapere se questa è una tua deduzione o è stato riscontrato nella pratica corrente. In questo caso può essere più saggio adottare o una soluzione più economica (dacron) o, con una maggiore spesa rispetto al flex, una soluzione che garantisca un reale miglioramento delle prestazioni.
Per quanto riguarda la questioni costi e qualità dei prodotti cinesi, al di là del fatto che molti produttori 'locali' si rivolgono comunque al mercato asiatico per realizzare le vele, converrai che, con tutta la prudenza che occorre nel fare confronti tra preventivi, una differenza di circa 1000euro su un totale ivato di circa 3200 non è proprio trascurabile. Questo, magari, mette un pò in crisi i vantaggi di un rapporto diretto e dell'assistenza pre e post-vendita che non è sempre impeccabile.
Scusa per il mistake, ovviamente non intendevo dire membrane ma laminati.
Grazie per la disponibilità
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05-04-2012 08:55 |
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