catena o cavo vegetale ?
fino alla fine degli anni 80 ho sempre preferito la linea mista catena tessile ( sintetico, non vegetale, ma qui potremmo discuterne per mesi ) , con la giunzione fatta come dice kriss , redancia e grillo. Più scomodo ma più versatile, forse anche più sicuro ma anche qui potremmo discuterne mesi, ognuno ha le sue convinzioni. La scomodità sta nel fatto che devi gestire a mano il passaggio sul verricello e sul musone e inoltre, se non vuoi faticare, devi avere un verricello con la campana o col barbotin adatto anche alla cima , il vantaggio sta nel minor peso a prua , oltre che nel risparmio. Sul fatto che il tessile possa tagliarsi sugli scogli sono abbastanza scettico, se hai 30 metri di catena da stendere sul fondo sono più che sufficienti. In linea di principio quindi sarei più che favorevole alla tua idea, anzi per me resta la maniera migliore per ancorarsi
All'atto pratico però bisogna tener conto che non sei solo, come dicevo dagli anni 90 ho abbandonato questo tipo di linea di ancoraggio a favore del tutta catena, perchè le rade hanno cominciato ad essere affollate, e con la linea mista devi essere considerevolmente più ' lungo ' degli altri, che già di per se sono spesso troppo ' corti ' per ignoranza, e quando gira il vento sono dolori, loro ruotano essenzialmente sulla catena a picco, tu , col tessile, giri liberamente per la baia .
Il mio personale parere, in definitiva, è : Se intendi girare fuori stagione per baie semideserte,, salva quei 30 metri di catena salvabile e aggiungi del tessile giuntato come ritieni opportuno ( io, come detto, preferisco impiombatura su redancia e robusto grillo in ferro zincato SENZA PIPPOLO SPORGENTE, non inox perche è più debole ) , se invece sei condannato alle ferie agostane sei quasi obbligato a mettere una catena nuova per tutta la lunghezza del tuo calumo.
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 05-06-2012 18:13 da Marisco.)
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