Ranger Yacht 37
Più che altro la mia ex aveva problemi conseguenti a madornali ingenuità del cantiere; ad esempio il collo d'oca dello scarico del motore era troppo basso, e navigando a vela in certe condizioni il motore poteva allagarsi; l' acquaio (centrale davanti alla scaletta di discesa) aveva il fondo pochissimi cm sotto il livello del mare, per cui lo scarico era stato previsto tramite pompa, che è abbastanza una follia; la timoneria a ruota aveva un sistema di trasmissione con lamine flessibili inguainate e se non si stava attentissimi ai giochi le lamine andavano a lavorare in compressione e si rompevano...
Oltre a dette ingenuità, la barca aveva anche alcune debolezze strutturali: se molto sollecitata la zona delle rotaie del genova tendeva a sollevarsi, per inadeguatezza delle contropiastre e/o dei rinforzi; dopo che cedetti la mia quota ai miei soci, questi dovettero fare un grosso lavoro di cerchiatura nella zona albero-attacco delle sartie... Tutte cose che venivano risolte, ma non era divertente.
Dopodichè la barca ha avuto una vita lunga e intensa, ha fatto regate, gli abbiamo tirato il collo (eravamo tutti ex derivisti scatenati), navigava bene, era molto docile e divertente... tuttora galleggia.
Ho l' impressione che quella barca fosse venuta qualche quintale più pesa del progetto, e che, vista la limitatezza della impronta al galleggiamento (a occhio direi tra i 15 e i 20 mq), essa se ne stesse in permanenza qualche cm più accucciata del previsto (oltre all' indizio dell' acquaio e dell'allagamento potenziale del motore, un ulteriore indizio di ciò era che il pavimento del pozzetto a volte veniva appena allagato, in alcune zone, dall' acqua che rifluiva dagli scarichi. Tutto questo magari veniva aggravato dalla nostra tendenza ad andare in crociera in tanti, e ad imbarcare un po' di attrezzature in più.
Se tu dovessi prendere una barca USA (una italiana direi che è pacifico che tu la eviti) prendi in considerazione questo aspetto del peso, anche perchè oggi tendiamo a caricare le barche più che negli anni '70 ( e a volte siamo obbligati a farlo, pensa alla zattera autogonfiabile )
Il motore era un Buck da una ventina di cavalli, un po' piccolo (e peso).
Altre cose che ricordo, una gran tendenza a zigzagare all' ancora, e viceversa una perfetta stabilità quando ancorata di poppa, tanto che avevamo adottato l' ancoraggio di poppa come standard. Anche oggi valuterei di buon occhio questa soluzione, magari con un ancora superleggera di ultima generazione e con una linea mista con poca catena, anche perchè non mi sembra di ricordare che a prua ci sia il posto per un salpaancore, a meno di non fare un porcaio
Anche se l' estetica è una delle mie minor preoccupazioni, e detesto coloro che all' estetica sacrificano la funzionalità, devo riconoscere che il Ranger 37 è una delle barche più belle che abbia mai visto, di una bellezza che coniuga semplicità e funzionalità. Ad esempio la forma della tuga raccordata lateralmente, e quindi l' assenza di un vero e proprio passavanti, con le relative limitazioni di larghezza, rendeva comodissimi gli spostamenti a barca sbandata, con una pulizia di forme assoluta. E anche la forma dei tientibene ne permetteva il calpestio senza causare ostacolo o inciampo, pur continuando a offrire una presa sufficiente.
La barca che hai trovato si chiamava mica Carmelita, o qualcosa del genere?
Vuoi che cerchi di rintracciare l' ex proprietario di una (forse) americana?
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 27-09-2012 21:13 da Stefano Di.)
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