Franzdima
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timonare in poppa con onda
Premetto che ho il Bav 32 (vecchio modello), che è una barca da crociera, quindi è quasi sempre più lenta delle onde e la porto in equipaggio molto ridotto, di solito due o da solo, quindi l'obiettivo è la sicurezza, non la prestazione massima.
Il peso dell'equipaggio le cambia poco o niente.
In poppa piena con un'onda moderata lavoro di anticipo, anche perché quando l'onda mi prende c'è un attimo in cui la pala è ferma rispetto all'acqua.
Se l'onda è considerevole meglio una ritenuta del boma, non si sa mai.
Con mare molto formato, cioè con le onde che frangono, diciamo oltre i 25 nodi di vento, evito la poppa piena e vado a gran lasco.
Devo giocare molto in anticipo, già la barca è molto orziera di suo, poi l'onda al giardinetto me la manda sempre in 'sovrasterzo'. Quindi tengo la randa ridotta (1 o 2 mani) ed un po' chiusa mentre tengo pieno il genova, col carrello portato un po' verso prua ed il paterazzo ben cazzato. Poggio deciso ogni volta che sento il rumore del frangente che si avvicina, se ho dato troppo timone riorzare non è un problema.
In generale resto molto invelato, preferisco avere la barca potente nel cavo dell'onda. Dato l'equipaggio estremamente ridotto lavoro solo di timone.
In queste condizioni mi assesto in media a 7/8 nodi di velocità (gps), salvo qualche picco sulla cresta dell'onda.
Il mio autopilota è come un camionista ubriaco sul ghiaccio.
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17-10-2012 00:02 |
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