Citazione:Observer ha scritto:
Citazione:Tamata64 ha scritto:
DIrei che secondo me la procedura del tirone sull'ancora è corretta, anzi obbligatoria.
Qualche dubbio nasce sui fondali molto morbidi dove, almeno la Delta, a volte rischia di rimanere girata con l'unghia in su e appoggiandosi sul fuso scivola via senza riuscire a girarsi. Qui forse un arco come ha la Rocna potrebbe servire.
Comunque io in genere distendo più catena, tiro una bella retro, poi recupero quello che serve per l'ancoraggio finale e testo ancora.
Mai afforcato (e non lo farei) mai appennellato perchè non mi è mai servito. Ho un 47 piedi catena da 10 e Delta da 20kg. Il bagnetto lo faccio spesso per controllare e non do fondo sulle alghe. non voglio distruggere il fondale.
Proprio per il problema che poni è molto meglio 'tirare' e far prendere (con retro, o anche solo con il vento se sufficiente) l'ancora con poca catena(2/3x) e poi distendere il resto.
Inoltre se cominci a calare quando la barca già comincia ad arretrare, e non appena si ferma, il problema difficilmente si presenta.
Se poi vuoi anche fare la prova, la fai a 4/5x, se tiene allora sei tranquillo che anche se si alza vento forte con 6/8x non ti muovi.
Con buona linea d'ancora retro a 1.800/2.000 giri, calumo 5x la barca non deve muoversi!
BV
il mio ex 31.7 con 2000 giri di motore non risaliva un vento di 35 nodi, in retromarcia il rendimento dell' elica e' di un buon 30% peggiore che in avanti!
mi chiedo:
e' un modo che puo dare sicurezza quello di testare cosi la tenuta dell' ancora?
non e' polemica, purtroppo e' esperienza!
quello che fa spedare e' il brandeggio, le forze di inerzia che il brandeggio genera possono essere di dieci volte piu grandi di quelle che produce la spinta del vento.
ha ragione nanni 66 a preoccuparsi di quello... o ci si ancora di poppa.. con tutti i problemi che cio genera o si usa una vela da ormeggio.