corradino
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Ripartitore di Carica serve?
Citazione:giacomino64 ha scritto:
Citazione:corradino ha scritto:
Citazione:giacomino64 ha scritto:
Io non ho il ripartitore di carica. Pero' non metto mai le batterie in comunicazione a motore spento. Dopo che ho acceso il motore metto il parallelo. Ho scarse conoscenze, ma mi hanno detto che, con l' alternatore in funzione le batterie non sentono differenze di tensione e quindi non c'è passaggio di carica dall' una all' altra. Appena spengo via subito il parallelo, mai avuto problemi ( ma il ripartitore e' in programma).
Ciao Giacomino io avevo il tuo stesso metodo ma poi stanco di girare lo staccabatterie ho automatizzato ed ottimizzato il sistema facendo fare il lavoro ad un relais senza dovermi ricordare e scenedere sottocoperta..
comunque con 100 euro compri un CIRIX relais intelligente che vede la tensione delle batterie e chiude il parallelo solo se serve..
Ciao corradino. Qualcosa faro' sicuramente. Visto che mi sembri/ sembrate molto ferrati sull' argomento vorrei porvi due domande.
La prima. Il relais da te citato e' praticamente un meccanismo che rende automatico il parallelo, che io attacco e stacco manualmente? Io ho un impianto da rivedere, perché gli alternatori caricano una delle due batterie motore e da questa, con il parallelo mi carica l' altra. Tieni presente che avvio i motori alternativamente, o almeno cerco di farlo, con una batteria o l' altra, saggiandone così lo stato di carica. Da qui parte un altro parallelo che invia corrente alla batteria servizi. Lo so, va sistemato, ma non si può fare tutto insieme. Se faccio tutto correttamente pensate posso arrivare al prossimo inverno o e' preferibile agire prima?
Seconda domanda. Quando sono al disopra dei 1400 rpm, quindi sempre, il voltmetro segna una tensione variabile, credo influisca anche lo stato di carica delle batterie, da 14,5 a 15 v. Se, misurandola alla batteria, questa tensione venisse confermata, gli 0,2 o 0,5 v di perdita influiscono molto sull' operazione di ricarica? E ancora, se un diodo si rovina, e' vero che le batterie cariche travasano subito verso le scariche potendo anche mettere a rischio l' avviamento del motore, o e' una leggenda metropolitana? O piu' semplicemente la batteria collegata a quel diodo non riceve piu' carica?
Chiedo questo perché, andando a motore, il tempo di funzionamento degli alternatori e' talmente ampio da potermi far risparmiare quei fogli da 100 necessari per l' acquisto di un ripartitore intelligente.![Blush Blush](images/smilies/blush.gif) ![Smile Smile](images/smilies/smile.gif)
guarda così a parole non ho inqadrato un granchè lo schema del tuo impianto magari se posti uno schemino sia io che altri più bravi potremo dire la nostra e consigliarti al meglio pe rora se non hai tempo di ottimixzzare come si deve devi controllare bene tutte le connessioni dell'impianto sia sui negativi che sui positivi e verifcare durante il funzionamento se cavi o punti di giiunzione risultano caldi o più caldi di altri questo per non rischiare di andare a fuoco a causa di falsi contatti. per quel che riguarda i diodi come detto sopra a me non piacciono ma metti in conto una caduta di almeno 0,6 V che da 14,5 ti porterebbero a 13,9 il rischio è di non ricaricare completamente le batterie e quindi diminuirne di molto la durata per solfatazione delle piastre.
chiaro che i diodi potrebbero (bucarsi) non nel senso che si fanno le pere ma che permettono alla corrente di circolare in entrambi i versi in quel caso avresti le batterie sempre in parallelo ...
LA TERRA la madre terra.. non ci sopporta più..ma la nostra economia funziona solo sulla crescita continua siamo un treno lanciato verso il binario morto
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12-12-2012 23:28 |
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