Non sono totalmente d'accordo con quanti di voi sostengono che l'AIS è uno strumento superfluo e che è preferibile il Radar. E vi spiego perché sono invece convinto che sia uno strumento fantastico, indispensabile per chi vuole fare navigazione d'altura. L'AIS fornisce informazioni dettagliate sulle imbarcazioni/navi che ne sono dotate e che sono posizionate entro 15-30 miglia una dall'altra. Oltre a posizione, rotta, velocità, fornisce una stima della distanza e del tempo dell'eventuale incrocio e il nominativo e MMSI delle imbarcazione/navi in oggetto. In tal modo, se si prevede un incrocio difficile e pericoloso, si ha anche la possibilità di chiamare sul VHF ed accordarsi sulla rotta da tenere. Rispetto al Radar che dà solo posizione e, con il marpa, rotta e velocità, consuma molto meno energia, costa molto meno ed è di più facile lettura ed interpretazione. Per contro l'AIS non 'vede' le barche di stazza inferiore a 300 ton per le quali non è oggi obbligatorio. Ma sempre piu barche di piccolo tonnellaggio ne sono ora fornite e forse,e spero, diventerà presto obbligatorio anche sui pescherecci. Nel corso del mio giro del mondo mi è capitato di navigare in zone molto trafficate dove nel raggio di 50 miglia c'erano centinai di navi, alcune in navigazione altre alla fonda. Senza AIS sarebbe stato molto problematico navigare. Vi allego una foto del mio chartplotter in entrata a Colon, Panama, alle 3 del mattino sotto vela con un aliseo di 25 nodi. Senza AIS sarei morto! BV
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