Citazione:Stefano Di ha scritto:
Regatando, o comunque navigando, in vento e corrente costante l' approccio migliore è considerare come reale quello che bullo chiama 'vento di superficie', e kermit chiama 'sailing wind' (sailing wind che ci viene indicato costante in qualunque andatura noi stiamo andando).
A questo punto dobbiamo considerare le boe e il battello comitato come se fossero in movimento, cioè come se diventassero un bersaglio mobile e non più fisso, e dobbiamo quindi fare tutte le considerazioni del caso (la rotta per boa diventa per esempio una rotta di riunione a una barca che si muove di moto rettilineo ed uniforme).
Questa piccola complicazione ci regala la semplificazione di poter impostare la conduzione della barca, la tattica e la strategia come se la corrente non ci fosse.
Questo vale se ci basiamo sugli strumenti classici (log e stazione del vento), non interfacciati col gps.
Certo che si, solo che inutile chiamare il vento reale in modo fantasioso, si chiama semplicemente vento vero TW (true wind)

e prima diventassimo tutti inglrsi si chiamava vento di superficie.
Se poi vogliamo chiamarlo jolie wind, sailingwind, helmwind, ciupaciupawind, va bene basta capirsi