In effetti bisogna fare sempre attenzione quando si fanno manovre sul circuito del gasolio, in particolare se qualcun altro ci ha messo le mani.
Mi è capitato di riprendere la barca dopo che era stato a bordo il perito RINA per il collaudo quinquennale, io non avevo presenziato ed il cantiere mi aveva già rimesso la barca in acqua.
Metto in moto, disormeggio e parto, fatto quasi mezzo chilometro il motore si pianta e non c'è verso di riavviare, butto l'ancora in mezzo al canale per non finire in barena con la corrente e scendo a controllare.
Vedo quasi subito che erano state azionate le due manopole di chiusura di emergenza delle valvole dei due serbatoi (le manopole sono sotto l'ultimo gradino della scaletta), evidentemente il perito le aveva tirate per verificare che funzionassero (a motore spento, la barca era a terra) e non rimesse a posto le valvole.
Per riaprire bisogna alzare i materassi ed i fondi della cuccetta nella cabina di poppa e, dopo avere individuato le valvore nel groviglio di tubi, azionarle in apertura.
Dopo aver azionato la pompa manuale fino a scomparsa delle bolle di aria il motore è ripartito al primo colpo.
Ho riprovato in seguito e, una volta chiuse le valvole, il motore, al minimo, si è spento dopo quasi mezz'ora, evidentemente finchè non si consuma tutto quello contenuto nel filtro e nela pompa di iniezione il motore và.
E' un fatto da tenere presente, sopratutto se si hanno a bordo bambini che tipicamente toccano tutto per curiosità ed uno può trovarsi in panne nel momento peggiore senza capire perchè!