IanSolo
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Problemi con la 220 a bordo
Corretto in gran parte, infatti piu' sopra dissi:
'Ma anche l'impianto della barca deve essere regolamentare e, rispettando le norme, avrebbe dovuto scaricare le dispersioni (presenti in quanto certamente c'e' almeno un'apparecchiatura non adatta a lavorare senza collegamento a terra ovvero non a doppio isolamento) attraverso il ritorno di terra della linea di alimentazione.'
ovvero, dopo una doverosa e facile verifica che la linea del cantiere sia a posto (il minimo assoluto e' misurare se e' presente tensione sul loro collegamento di terra), va data anche una coscienziosa occhiata agli impianti a bordo per assicurarsi che non siano potenzialmente pericolosi in quanto una pur modesta dispersione puo' essere il segnale che qualcosa sta per succedere.
Ma e' bene osservare che le apparecchiature a doppio isolamento richiedono (per norma) di essere progettate anche in modo da non presentare dispersioni apprezzabili neppure per effetto capacitivo e quindi basarsi sulla semplicistica logica che un trasformatore di isolamento dia una separazione galvanica efficace non e' sufficiente per concludere che ci si trovi in sicurezza.
Per cronaca un'apparecchio a doppio isolamento si riconosce dal simbolo costituito da due quadrati concentrici (uno interno all'altro) apposto sulla targhetta identificativa dell'apparecchio stesso. Se questo simbolo non e' presente l'apparecchio richiede di porre a terra le parti conduttrici accessibili (anche non facenti parte dell'apparecchio ma ad esso collegate).
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 12-04-2013 15:40 da IanSolo.)
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12-04-2013 15:39 |
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