12-04-2013, 15:39
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 12-04-2013, 15:40 da IanSolo.)
Corretto in gran parte, infatti piu' sopra dissi:
'Ma anche l'impianto della barca deve essere regolamentare e, rispettando le norme, avrebbe dovuto scaricare le dispersioni (presenti in quanto certamente c'e' almeno un'apparecchiatura non adatta a lavorare senza collegamento a terra ovvero non a doppio isolamento) attraverso il ritorno di terra della linea di alimentazione.'
ovvero, dopo una doverosa e facile verifica che la linea del cantiere sia a posto (il minimo assoluto e' misurare se e' presente tensione sul loro collegamento di terra), va data anche una coscienziosa occhiata agli impianti a bordo per assicurarsi che non siano potenzialmente pericolosi in quanto una pur modesta dispersione puo' essere il segnale che qualcosa sta per succedere.
Ma e' bene osservare che le apparecchiature a doppio isolamento richiedono (per norma) di essere progettate anche in modo da non presentare dispersioni apprezzabili neppure per effetto capacitivo e quindi basarsi sulla semplicistica logica che un trasformatore di isolamento dia una separazione galvanica efficace non e' sufficiente per concludere che ci si trovi in sicurezza.
Per cronaca un'apparecchio a doppio isolamento si riconosce dal simbolo costituito da due quadrati concentrici (uno interno all'altro) apposto sulla targhetta identificativa dell'apparecchio stesso. Se questo simbolo non e' presente l'apparecchio richiede di porre a terra le parti conduttrici accessibili (anche non facenti parte dell'apparecchio ma ad esso collegate).
'Ma anche l'impianto della barca deve essere regolamentare e, rispettando le norme, avrebbe dovuto scaricare le dispersioni (presenti in quanto certamente c'e' almeno un'apparecchiatura non adatta a lavorare senza collegamento a terra ovvero non a doppio isolamento) attraverso il ritorno di terra della linea di alimentazione.'
ovvero, dopo una doverosa e facile verifica che la linea del cantiere sia a posto (il minimo assoluto e' misurare se e' presente tensione sul loro collegamento di terra), va data anche una coscienziosa occhiata agli impianti a bordo per assicurarsi che non siano potenzialmente pericolosi in quanto una pur modesta dispersione puo' essere il segnale che qualcosa sta per succedere.
Ma e' bene osservare che le apparecchiature a doppio isolamento richiedono (per norma) di essere progettate anche in modo da non presentare dispersioni apprezzabili neppure per effetto capacitivo e quindi basarsi sulla semplicistica logica che un trasformatore di isolamento dia una separazione galvanica efficace non e' sufficiente per concludere che ci si trovi in sicurezza.
Per cronaca un'apparecchio a doppio isolamento si riconosce dal simbolo costituito da due quadrati concentrici (uno interno all'altro) apposto sulla targhetta identificativa dell'apparecchio stesso. Se questo simbolo non e' presente l'apparecchio richiede di porre a terra le parti conduttrici accessibili (anche non facenti parte dell'apparecchio ma ad esso collegate).
