Citazione:TestaCuore ha scritto:
riapro questa discussione perchè anche un altro amico regattante mi ha consigliato di lasciare la mura ad andature strette. ho provato ed effettivamente la barca va meglio. cosa mi sfugge?
Non ho provato a mollare la drizza perchè sinceramente credevo che quella non andasse mai toccata.
Sarebbe utile per me capire (a questo punto, perchè ora ho le idee confuse) i seguenti principi:
A) quello per cui, poggiati, il penzolo tende ad andare sopravento (cosa che non avviene ovviamente se si cazza la ghinda); io credevo si trattasse 'semplicemnete' del taglio del gen, che è già fatto per avere il grasso più a prua...ma attendo conferme/smentite;
B) quello per cui, ad andature più strette, mollando la drizza, la vela si appiattisce consentendo di 'bolinare' di più; la tesata della vela invece di scadere sotto vento si sposterebbe semplicemente in avanti consentendo soltanto l'appiattimento della vela senza altre ripercussioni?
C) quello per cui la regolazione della drizza sul gennaker ha incidenza diversa da ciò che avviene sulle vele inferite quali randa e genova, dove con la drizza il grasso lo spostiamo, non lo regoliamo. Io intuisco che, per via del taglio del gennaker, mollando tensione sulla ghinda, quest'ultima si apre al centro facendo diminuire la curvatura della vela in maniera accentuata verso il centro della stessa (ossia dal centro della ghinda verso la balumina; attendo conferme/smentite.
non è la barca che va meglio: probabilmente è solo la vela che in questo modo non punge sulla ghinda e appare perfettamente piena ma,
quello che ti sfugge è che, in andature al traverso con la borosa di mura lascata sottovento, la forza aerodinamica espressa dalla vela ( vedi disegnino di Albert) non è più orientata verso l' avanti ma direttamente sottovento, il che significa una cosa sola: scarroccio.