bullo
Vecio AdV
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COMET 12 O 375
Zandro chiedo scusa invece di scrivere LWL ho scritto loa.
A quei tempi se andavi a comperare la barca alla comar c'era un'adetto alle vendite che di barche non sapeva quasi nulla, era stato selezionato dalla piscologa.
Se chiedevi la barca per fare le regate ti diceva che pesava 7,5 ton. se per la crociera 9 ton.
Preso il piano velico si constatava che mancavano 6 mq. di vela. L'armatore mio amico per tre giorni discusse con allora Zavatta propietario, non dormì per tre notti. Alla fine andò in cantiere della Nemo dove facevano gli alberi e tutto fu risolto con l'albero di 17 m. normale. L'unica cosa, impossibile avere, lo strallo di trinchetto e le volanti, c'erano gli attacchi già predisposti,ma li montammo noi.
L'allora Zavatta, meglio chiamarlo Zappatta da zappa, pensò che la barca con l'albero normale sarebbe andata in mano ai Milanesi e a gente che l'avrebbe trovata troppo invelata. E di sua iniziativa aveva levato un m. di albero.
Quando andammo a stazzarla IOR invece di risultare un rating di 30.5 questi risulto di 31.5. Come mai? Il nostro Zappatta oltre che a diminuire l'albero fece alzare il bordo libero di 10 cm. per dare più altezza in cabina. Veniva venduta con tutta la batteria di pentole Lagostina, ma senza bussola. La barca l'ho alata in secco per 5 anni diverse volte e bastava poggiarla in chiglia, i perni del bulbo sono presi su madieri in acciaio zincato dove scaricano anche le lande. Anche poggiandola solo sulle taccate non ho mai viso rientrare lo scafo. Le resine erano buone uno dei pochi cantieri che a quel tempo resinava a temperatura e umidità costante.
Una sola cosa abbiamo fatto, i perni che congiungono lo scafo con la coperta, in falchetta, li abbiamo passati tutti, stretti. Le barche sono un'oppppppinione.
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28-04-2013 06:27 |
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