Paul Sproge (classe 1886) alias Fred Rebel, dopo aver campato di espedienti in giro per il mondo, durante la crisi degli anni trenta si trovava in Australia e disoccupato.
Pensò allora di emigrare negli Stati Uniti in cerca fortuna, ma il consolato gli negò il visto.
Decise così di andarci lo stesso per conto suo.
Aveva 45 anni e nessuna esperienza di vela.
Riadattò una vecchia deriva di 6 mt. e acquistò un libro di navigazione vecchio di 70 anni con l’intenzione di studiarlo in mare.
Avendo scarsità di fondi, si costruì anche un sestante usando ferri vecchi (la scala degli angoli era fatta con un pezzo di sega), compresi altri strumenti di navigazione (tra cui il solcometro).
Salpò da Sydney il 31 dicembre 1931 per atterrare vicino San Diego l’8 gennaio 1933, compiendo la prima traversata in solitario del Pacifico della direzione contro vento (la prima traversata nel senso degli alisei era stata invece compiuta da Bernard Gilboy tra il 1882 e il 1883).
Insomma, per imparare ad andare a vela si può iniziare costruendosi la barca, come per imparare la navigazione astronomica si può iniziare costruendosi il sestante.
Perché allora non fare lo stesso per le impiombature, considerato peraltro la semplicità degli strumenti necessari?
Del resto Brion Toss non ha forse scritto che gli strumenti veramente indispensabili per impiombare sono solo tre: una cima, una caviglia e un coltello da rigger?
Magari aggiungiamoci anche una “bacchetta magica” per le “moderne” cime intrecciate…
Ah! Dimenticavo
Per Toss qualunque attrezzo (fatto in un certo modo), anche una gruccia per vestiti, potrebbe fungere da “bacchetta magica”…quindi nulla di magico… perché l’unica magia deriva da capacità, voglia e tempo di fare…