19-06-2013, 00:48
E' opportuno specificare che:
- non basta 'attaccare uno zinco ad una cima e fissarla ad una galloccia' perche', come minimo, e' necessario che il collegamento sia conduttore elettrico (una cima non lo e') perche' un pezzo di zinco isolato non fa da anodo sacrificale e non serve a niente. E' necessario anche che il cavetto (di questo si tratta) di collegamento sia rivestito di isolante per non eliminare localmente l'effetto dello zinco. E' necessario anche che lo zinco non si trovi a distanze esagerate da cio' che si vuole proteggere. E' necessario infine che il cavetto sia collegato elettricamente ad un punto a sua volta elettricamente in contatto con le parti da proteggere e una galloccia puo' essere adatta, se non isolata dalla anodizzazione, solo su di una imbarcazione metallica visto che la vetroresina e' isolante e il legno poco conduttore.
- staccare solo il conduttore di terra con il rischio di possibili dispersioni di qualche apparecchio elettrico che non sia stato posto in sicurezza con un corretto progetto dell'impianto di bordo non serve a niente (la dispersione c'e' lo stesso e cosi' la corrosione) e' oltretutto molto pericoloso (se ne e' parlato in altra discussione) e non va assolutamente consigliato senza un esame preliminare eseguito da un esperto (vero esperto !).
---
Observer,
uno zinco per lavorare come anodo sacrificale di protezione richiede di essere immerso nello stesso elettrolito (l'acqua di mare in questo caso) in cui si trova la parte da proteggere e quindi applicarlo (ho capito male?) all'esterno dello scambiatore non serve, inoltre un anodo sacrificale svolge bene il suo servizio se si trova alla distanza piu' ridotta possibile dalla parte che deve proteggere senza pareti in mezzo (problema di 'campi elettrici').
Con queste semplici considerazioni puoi certamente ipotizzare una decente soluzione al tuo problema (reale o immaginario che sia non importa).
Il consiglio di Rob e' molto sensato e facile da attuare.
Uno zinco sacrificale 'volante' (lo si vede utilizzato su alcune barche da lavoro metalliche all'ormeggio) e' normalmente realizzato fissando un lingottino di zinco mediante viti in acciaio inox ad un cavetto inguainato anch'esso in acciao inox che viene collegato in coperta ad appositi morsetti. Tale 'pendaglio' (piu' di uno) e' lasciato immerso nell'acqua a barca ferma e rimosso per la navigazione. Sulle barche in vetroresina tale artificio non e' di alcuna utilita'.
- non basta 'attaccare uno zinco ad una cima e fissarla ad una galloccia' perche', come minimo, e' necessario che il collegamento sia conduttore elettrico (una cima non lo e') perche' un pezzo di zinco isolato non fa da anodo sacrificale e non serve a niente. E' necessario anche che il cavetto (di questo si tratta) di collegamento sia rivestito di isolante per non eliminare localmente l'effetto dello zinco. E' necessario anche che lo zinco non si trovi a distanze esagerate da cio' che si vuole proteggere. E' necessario infine che il cavetto sia collegato elettricamente ad un punto a sua volta elettricamente in contatto con le parti da proteggere e una galloccia puo' essere adatta, se non isolata dalla anodizzazione, solo su di una imbarcazione metallica visto che la vetroresina e' isolante e il legno poco conduttore.
- staccare solo il conduttore di terra con il rischio di possibili dispersioni di qualche apparecchio elettrico che non sia stato posto in sicurezza con un corretto progetto dell'impianto di bordo non serve a niente (la dispersione c'e' lo stesso e cosi' la corrosione) e' oltretutto molto pericoloso (se ne e' parlato in altra discussione) e non va assolutamente consigliato senza un esame preliminare eseguito da un esperto (vero esperto !).
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Observer,
uno zinco per lavorare come anodo sacrificale di protezione richiede di essere immerso nello stesso elettrolito (l'acqua di mare in questo caso) in cui si trova la parte da proteggere e quindi applicarlo (ho capito male?) all'esterno dello scambiatore non serve, inoltre un anodo sacrificale svolge bene il suo servizio se si trova alla distanza piu' ridotta possibile dalla parte che deve proteggere senza pareti in mezzo (problema di 'campi elettrici').
Con queste semplici considerazioni puoi certamente ipotizzare una decente soluzione al tuo problema (reale o immaginario che sia non importa).
Il consiglio di Rob e' molto sensato e facile da attuare.
Uno zinco sacrificale 'volante' (lo si vede utilizzato su alcune barche da lavoro metalliche all'ormeggio) e' normalmente realizzato fissando un lingottino di zinco mediante viti in acciaio inox ad un cavetto inguainato anch'esso in acciao inox che viene collegato in coperta ad appositi morsetti. Tale 'pendaglio' (piu' di uno) e' lasciato immerso nell'acqua a barca ferma e rimosso per la navigazione. Sulle barche in vetroresina tale artificio non e' di alcuna utilita'.
