Eccomi qua

, ma in questo caso temo di non avere in tasca la soluzione ....
Ognuno ha dato delle motivazioni in sè corrette, ma in questi casi non si può procedere a spanne o per tentativi, ma vanno calcolate le risultanti aerodinamiche delle due vele, e poi va calcolato il loro baricentro aerodinamico.
Ma, per capirci, dato che la forza aerodinamica varia in base al coefficiente di portanza, che dipende dalla forma dei profili della vela, e, come ha riportato einstein qui sopra, anche la posizione del centro di portanza varia a seconda del profilo e dipende dall'angolo di incidenza (più si lasca o si svergola più avanza, più si cazza più arretra), ci troviamo in presenza di una 'bilancia' in cui possono variare sia i pesi (forze aerodinamiche) che i bracci (le distanze dei punti di applicazione dal centro di deriva).
Di solito il problema di sergiolino si riscontra quando ad una barca si fa una delle due vele nuova e l'altra è vecchia e spanciata, e il velaio difficilmente farà una vela fuori standard per adeguarla a quella vecchia.
Difficilmente accade se la barca è nota, come in questo caso, e se le vele sono progettate correttamente con lo stesso standard; attualmente ci sono a disposizione dei velai alcuni programmi di analisi aerodinamica che calcolano pressioni, forze, posizioni delle stesse, efficienza, sia per le vele prese singolarmente che, nel caso di progetti di più vele, per le vele che interagiscono (i risultati cambiano sostanzialmente).
Ovviamente non è sufficiente acquistare a caro prezzo

(che poi incide sul prezzo della vela

) il software che ovviamente richiede anche la parte dedicata di progettazione/pannellatura/fibratura/analisi strutturale, ma bisogna sapere cosa si vuole ottenere e come interpretare i dati.
A questo punto sergiolino si sarà chiesto 'ma a me di tutto ciò chemme....'.... e purtroppo non saprei, dato che essendo già fatte le vele, gran parte del lavoro è già stato fatto, nel bene o nel male.
Il consiglio è di cercare di ingrassare i profili della randa e di provare a tenerla poco svergolata e cazzata al limite dello stallo, e di cercare di smagrire i profili del Genoa, ma senza doverlo sventare o svergolare eccessivamente.
Probabilmente, ma senza vedere una foto dal basso posso anche sbagliare, il grasso delle vele potrebbe essere troppo avanzato, e di conseguenza anche i due centri di pressione e dunque il centro velico. Non resta che provare con le opportune regolazioni (maggior tensione del paterazzo per il Genoa, eventuale allungamento dello strallo di prua o regolazione delle sartie basse per la randa) ed eventualmente interpellare il velaio per le opportune correzioni se ciò non bastasse.
Ciao