oudeis
Vecio AdV
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Come navigare con vento sui 40 nodi
battute a parte, mancano dati: rotta rispetto a onda e paraggi, che barca,
taratura anemometro, ecc.
fino a 30 o giù di lì ancora si naviga, dai 40 prevale la cura della
sopravvivenza.
la questione cambia molto se stiamo in acque protette con le classiche rafficone
di caduta - Liguria e Trieste sono famose- oppure in mare con onda formata.
nel primo caso le crocette in acqua si possono salvare due o tre volte...
nel secondo una navigazione conservativa deve tener conto di una spinta
adeguata a superare le onde e mantanere una rotta di sicurezza.
rande di cappa non se ne vedono più, ma una sola mano è decisamente
scarsa, mi è capitato di prenderne anche tre, e non mi sono sembrate
troppe.
per rispondere alle tua domande ci sono due punti da chiarire
primo: si deve tenere la tela sufficiente a governare e non di più per
non sottoporre a stress eccessivo armo e manovre (equipaggio compreso)
secondo: aver cura di dove dobbiamo/possiamo andare sia per cercare un
ridosso sia per evitare situazioni peggiori (tipo scogli sottovento).
Quanto a poggiare o orzare, dipende. nell'immediato una orzata sotto raffica
o sull'onda può servire, ma se il mare è grosso metterselo al giardinetto è
il consiglio più diffuso.
un po' di attenzione al meteo per le uscitine kamikaze?
BV!
Timore di vita frugale induce molti a vita piena di timore.
(Porfirio)
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18-09-2013 05:14 |
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