Il dispositivo cui si riferisce Enio.rossi non e' altro che una cella elettrolitica che opera sull'acqua di mare usata per il risciacquo producendo cloro libero, ipoclorito di sodio e idrato di sodio: in pratica candeggina che e' disinfettante. (
http://www.fni.it/assets/files/fni/manua...liano.pdf)
Personalmente ritengo che sulle nostre piccole barche (non sono navi) con modeste quantita' di liquami non sia necessaria una complicazione del genere, basta sciacquare bene e, tuttalpiu' saltuariamente versare mezzo bicchierino di candeggina o amuchina (quelle gia' fatte che si trovano al supermercato per pochi soldi e che destiniamo anche ad altri usi).
Dal punto di vista ecologico ho sempre in mente la frase di un mio amico e compagno di studi che operava in un grande impianto lombardo per il trattamento delle acque di scarico che recitava cosi' : 'Sapessi quanto e' benvenuta della sana m..da !' intendendo dire che cio' che e' biodegradabile (e il contenuto del serbatoio acque nere lo e') non crea problemi di sorta perche' (se non e' troppo) la natura stessa e' gia' organizzata per il riciclo.
Negli USA cui si fa riferimento va notato che vi sono moltissimi fiumi e laghi che richiedono di evitare il rilascio di prodotti organici potenzialmente veicolo di infezione, a seguito di cio' e' molto probabile che le regole prevedano o il divieto di scarico o la previa disinfezione se lo scarico e' permesso in considerazione dell'ampiezza del bacino idrico. (da noi lo scarico su fiumi e laghi e' semplicemente vietato)